Inizialmente, quando ho iniziato a guardare “Ni una más“, non avevo idea di cosa aspettarmi. Ma poco dopo qualche episodio, le cose si sono fatte abbastanza interessanti. E nelle prossime righe ti dirò perché.
“Ni una más” racconta la storia di Alma, una ragazza di 17 anni alle prese con le difficoltà dell’adolescenza, fino a quando un giorno la sua vita cambia completamente. Questa serie TV stimola la riflessione e permette al pubblico più giovane di interrogarsi su cosa sia la violenza inflitta contro le donne. Non parlo solo di abusi sessuali ma anche abusi di violenza fisica ecc. Attraverso quattro protagoniste, la serie esplora i diversi modi in cui le ragazze vengono trattate e come possono affrontare queste terribili sfide. Spesso, le ragazze sono portate a credere di essere loro problema e si mettono in situazioni in cui subiscono violenze. La serie esplora questi pensieri in modo abbastanza rispettoso e offre uno sguardo su questi sentimenti, mostrando allo stesso tempo i diversi modi in cui si può essere molestate.
Spesso, ciò che delude in queste serie è la rappresentazione grafica della violenza, che finisce per diventare il punto focale, rendendo queste serie insopportabili da guardare. Di solito, i teen drama sono fatti apposta per farci vivere le nostre fantasie indirettamente. Poi, di tanto in tanto, arriva una serie come questa, che vuole trasmettere un messaggio e diventa una pillola difficile da ingoiare. Molte di queste serie perdono rapidamente il filo quando cercano di incorporare il contesto adolescenziale generale, facendolo sembrare un’aggiunta. Prendiamo ad esempio la popolare serie “Tredici“. L’idea è che più i contenuti visivi sono disturbanti, più la serie diventerà popolare. È un concetto detestabile, ma vero. Questi showrunner riescono a ridurre la violenza a una semplice scena inquietante in un film o in una serie. Ciò che apprezzo davvero di “Ni una más” è che la maggior parte delle violenze vengono lasciate alla nostra immaginazione. Di tanto in tanto, ci sono immagini disturbanti, ma sono contestualizzate.
Come detto, in “Ni una más” abbiamo 4 protagoniste, ognuna con una storia diversa da raccontare. Alma è la protagonista principale, ma è solo un catalizzatore che aiuta a spingere le trame delle altre ragazze. Questo non vuol dire che ciò che vive non sia significativo; è solo che è la persona che spinge le altre ragazze a esprimere i propri sentimenti. Berta è la ragazza con problemi di salute mentale, incapace di uscire dal suo guscio. Greta è la ragazza lesbica che si innamora di una donna molto più grande e Nata ha un fidanzato orribile. La serie riesce a far capire che non si è mai al sicuro, nemmeno con gli amici, nemmeno con le persone di cui ci si fida ciecamente. In qualche modo, la serie riesce a raccontare le lotte e le sfide universali delle ragazze adolescenti. Il cast è composto da un gruppo favoloso di ragazze, alcune delle quali molto popolari. Nicole Wallace, della popolarissima serie “My Fault”, interpreta Alma. Clara Galle, nota per “Dalla mia finestra“, è Greta. Teresa De Mera interpreta Berta e Aicha Villaverde interpreta Nata. L’intero cast è davvero efficace e consiglierei di guardare la serie in spagnolo originale piuttosto che doppiata, perché il doppiaggio rovina un po’ il tutto. Comunque non mi è dispiaciuto nemmeno il doppiaggio in italiano.
In tutta onestà, all’inizio della serie, mi sembrava di guardare una di quelle tipiche storie adolescenziali che non portano a nulla e ci lasciano con un senso di disagio per aver consumato tali contenuti ed esserne stati d’accordo. Il ritmo della serie non è eccezionale e alcune scelte sembrano discutibili; tuttavia, alla fine della serie, tutti questi dubbi sono svaniti perché il finale è piuttosto stimolante dal punto di vista emotivo. Questo non vuol dire che sia una delle migliori serie che abbia mai visto nel 2024 o che debba essere il modello per altre serie con lo stesso contesto, ma penso che riesca a trattare argomenti difficili in modo efficace e molto rispettoso.
Ciò che delude un po’ della serie è che cerca di inserire troppe idee nei suoi otto episodi. La prima metà della serie è piuttosto noiosa e penso che la serie avrebbe avuto più fascino con episodi più brevi. Molte cose sembrano un po’ superflue, soprattutto nella prima metà. Come accade nelle serie per adolescenti, utilizza musica hip-hop e pop popolare per far salire l’adrenalina e, a volte, funziona molto bene, ma altre volte questa scelta appare come forzata. La serie inizia davvero dopo il quarto episodio, quando le cose più importanti vengono rivelate al pubblico e iniziamo a sentirci più coinvolti da ogni personaggio. A volte la serie dà sui nervi, in particolare le scelte di una delle ragazze, ma è una rappresentazione realistica, un’altra prospettiva che dobbiamo conoscere, soprattutto quando, alla fine, possiamo vedere un grande cambiamento e crescita di molti personaggi. Ciò che apprezzo veramente è l’enfasi sul sostegno e sull’amicizia, in particolare sull’amicizia femminile in queste situazioni. Possiamo vedere più lati della stessa scatola, tutti attraverso lenti diverse, che non permettono giudizi ma solo comprensione.
Anche se all’inizio “Ni una más” mi ha lasciato confuso, alla fine della serie mi sono ritrovato con molti pensieri in testa. Suppongo che se volete una serie culturalmente unica con un contesto interessante, allora “Ni una más” vi interesserà. Anche se i primi episodi vi annoieranno un po’, il finale è gratificante. Consiglierei di cercare gli avvisi sui contenuti sensibili prima di guardare la serie, soprattutto per i più giovani. È una serie che consiglierei soprattutto per il modo in cui descrive un mondo così oscuro e spaventoso. Ho deciso di premiare questo lavoro con un bel 8. Sei d’accordo con il mio voto? Dì la tua nei commenti qui sotto.
La Recensione
Ni una más
"Ni una más" è un teen drama spagnolo che affronta il tema della violenza sulle ragazze in modo realistico e rispettoso, evitando la rappresentazione grafica tipica di altre serie. La trama segue quattro amiche adolescenti alle prese con diverse forme di abuso, mettendo in luce le loro lotte e la forza dell'amicizia femminile. La serie, pur trattando un tema difficile, risulta stimolante e offre spunti di riflessione, anche se la prima metà può sembrare lenta e alcuni episodi troppo lunghi.
PRO
- Affronta temi importanti
- Personaggi coinvolgenti
- Finale gratificante
CONTRO
- Primi episodi un po' più noiosi