Di cosa parla questo film disponibile ora su NOW? Un veterano della Seconda Guerra Mondiale, stanziato in un istituto di cura nell’Irlanda del Nord, intraprende un viaggio emozionante e ispiratore verso la Francia per partecipare al 75° anniversario degli sbarchi del D-Day, trovando il coraggio di affrontare i fantasmi del suo passato.
La narrazione di “The Last Rifleman – Ritorno in Normandia” si dipana a partire dalla perdita della moglie da parte di Artie Crawford (interpretato da Brosnan), un veterano della Seconda Guerra Mondiale, che si sente solo e abbandonato nell’istituto di cura. Nel tentativo di superare il recente lutto, decide di partecipare all’anniversario dello sbarco in Normandia. Così, fugge dall’istituto entrando nel camion della lavanderia e si avventura verso la Francia.
Il suo percorso è costellato di ostacoli, ma lungo il viaggio si unisce a lui un giovane uomo, Rory (Bottomley). Nonostante le difficoltà legate alla salute, la storia di Artie diventa presto di dominio pubblico, suscitando grande interesse in Irlanda.
Questo film presenta notevoli somiglianze con “The Great Escaper”, uscito pochi mesi prima, soprattutto per il concept del viaggio a partire dall’Irlanda, le memorie evocate e l’amicizia improbabile nata durante l’avventura. Nonostante la difficoltà di immaginare Pierce Brosnan nei panni di un nonagenario, il film mantiene un forte impatto emotivo.
A mio avviso “The Last Rifleman – Ritorno in Normandia” è un viaggio emozionale che celebra il ricordo, l’onore e la determinazione di un uomo nel voler rendere omaggio ai suoi compagni e alle proprie esperienze di guerra, dimostrando che la forza di volontà e il coraggio possono guidare anche attraverso le sfide più dure.
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La Recensione
The Last Rifleman - Ritorno in Normandia
“The Last Rifleman - Ritorno in Normandia” è una commedia drammatica che cattura il cuore degli spettatori raccontando la storia di un veterano della Seconda Guerra Mondiale in cerca di redenzione e ricordo. La performance di Brosnan è emotivamente coinvolgente, sebbene la sua credibilità come nonagenario possa essere messa in discussione. Il film brilla per il suo approccio umano alla guerra e alla memoria, ma soffre in parte di prevedibilità.
PRO
- Racconta un viaggio ispiratore con personaggi memorabili e paesaggi affascinanti.
- Emoziona profondamente, offrendo una riflessione su guerra e memoria.
CONTRO
- La rappresentazione di Brosnan come nonagenario può risultare poco convincente.