Il bestseller di Elena Ferrante, “L’amica geniale”, arriva in tv, precisamente su Rai1. Quattro le protagoniste scelte, rispettivamente due per interpretare Elena e Lila da bambine, Elisa Del Genio e Ludovica Nastri, mentre le altre due per interpretarle da adolescenti, Margherita Mazzucco e Gaia Girace.
Opposte, ma simili, ragazze che si sono ritrovate tutte e quattro a leggere un libro che solo in Italia ha ottenuto un successo clamoroso, per poi essere venduto in altri 40 paesi; mentre Saverio Costanzo, il regista, ha avuto il compito di dirigere un film tratto da un successo innegabile e scegliere le giovani protagoniste.
“E’ la prima volta che siamo state su un set, – hanno dichiarato le attrici – ma ci siamo impegnate, appassionate, abbiamo seguito i consigli del regista, le lezioni del coach per parlare il napoletano stretto, e ci piacerebbe in futuro continuare a fare le attrici”.
I dettagli della serie
8 puntate, per un totale di 4 prime serate in onda dal 27 novembre non solo su Rai1, ma anche in diretta su Rai Replay e su Tim Vision. Un progetto importante che coinvolto più soggetti, ovvero Lorenzo Mieli e Marco Gianani per Wildside, Domenico Procacci per Fandango, in collaborazione inoltre con Rai Fiction, HBO Entertainment e TimVision.
La storia mostra i due differenti modi di esprimere la propria femminilità, partendo da una Napoli anni ’50 intrisa di violenza. Ma non finisce qui, poiché verranno percorsi 60 anni di vita due delle due ragazze, di pari passo con quella dello stivale nazionale.
“Gli otto episodi – spiega il regista Costanzo – vogliono essere parte di un unico racconto, eppure la divisione tematica li differenzia per forma filmica e struttura narrativa, ispirandosi ogni volta ai mutamenti del corpo e agli stati d’animo delle protagoniste. L’immagine, la messa in scena, i colori della serie evolvono così e si modificano con l’avanzare della Storia”.
150 attori, 5000 comparse sono soltanto alcuni numeri indicativi dell’impegno messo per la realizzazione di questa miniserie. A questo punto non resta che fare il countdown.
Bello anche se alcune volte lento non stanca ma, avvince e ti senti dentro la storia. Le due bambine sono vere rivelazioni degne di OSCAR. Ho apprezzato il colore seppiato degli anni 50 ma non mi è tanto piaciuta la citazione di “Roma Città Aperta” nessuno potrà rifare “quella” scena che appartiene all’immagine storica del cinema. Non ho letto il libro ma non vedo l’ora di vedere gli altri due episodi. Sarà dura impersonare le due bimbe da adolescenti solitamente i bimbi interpretano giocando quindi naturalmente crescendo si diventa maliziosi e forse perderà di naturalezza ma chissà magari mi ricrederò.
COMPLIMENTI a tutti.