Si sa, ormai è cosa accertata: le serie comedy, che per definizione sono create per fare ridere e divertire gli spettatori, sono poi allo stesso tempo quelle che offrono scene tristi, emozionanti e toccanti come talvolta neanche le opere esplicitamente drammatiche riescono a fare.
Forse questo senso di colpo al cuore è dettato, o meglio, aumentato, dalle aspettative, perché di fronte ad una serie comedy ci si aspetta solo gag spassose e talvolta persino paradossali, e quando di colpo avvengono certe situazioni ci si ritrova spiazzati: niente più risate di sottofondo, niente più estremismi. Solo la malinconica trasposizione della realtà di ogni giorno, quella che non sempre per sua stessa natura è allegra e serena.
Così è successo in “The Big Bang Theory“, sitcom simpaticissima che, oltre a scene davvero esilaranti, ha messo di fronte noi spettatori anche a dei momenti intensi, che hanno inevitabilmente sfiorato le corde più intime di ogni cuore.
Vediamone allora tre, di queste scene emozionanti di “The Big Bang Theory“, per ricordarle e riviverle.
La lettera del padre di Howard (“La riconfigurazione del ripostiglio“, 6×19)
Howard Wolowitz è uno dei personaggi iconici di “The Big Bang Theory“: dalla personalità sfaccettata, una delle caratteristiche che vengono maggiormente accentuate sin dalle prime puntate di questo giovane uomo è il suo rapporto con i genitori.
Se da un lato vive una sorta di simbiosi con la madre, dall’altro è totalmente distaccato dal padre, che ha abbandonato la famiglia per rifarsi una vita quando lui era solo un bambino.
Un giorno, però, durante il diciannovesimo episodio della sesta stagione della serie, Howard trova nel ripostiglio della propria abitazione una lettera indirizzata proprio a lui e scritta dal padre prima di abbandonare la famiglia, il che genera nel suo animo dei sentimenti contrastanti.
A dominare è inizialmente la freddezza, dettata dal lungo periodo di separazione dalla figura paterna che contro la sua volontà è stato costretto ad affrontare e superare, e che lo porta a non voler neanche leggere la lettera che il genitore gli ha lasciato come ultimo dono prima di sparire, e ad affidarla alle fiamme.
Ma questa emozione lo abbandona ben presto, venendo sostituita dal rimpianto per ciò che avrebbe potuto costruire insieme al padre: Howard dunque si pente di aver bruciato quella lettera, di aver gettato al vento l’unica occasione in suo possesso di scandagliare almeno un po’ l’anima del genitore da lungo tempo, e forse per sempre, perduto.
Ed è in questo momento che intervengono i suoi amici più cari: ognuno di loro gli fornisce una propria versione del contenuto della lettera, siccome tutti in un modo o nell’altro ne sono venuti a conoscenza, ma solo una di essa corrisponde realmente a quanto scritto da Wolowitz senior, mentre le altre sono puro frutto di fantasia.
Howard decide tuttavia di non sapere quale di quelle sia la versione corretta, e lascia semplicemente che impetuose e calde lacrime scorrano sul suo viso, in qualità di ricordo – e forse definitivo commiato – al genitore.
La dichiarazione d’amore di Sheldon (“L’equivalenza del ballo“, 8×08)
Tanto ci sarebbe da dire su Sheldon Cooper, sulle sue fisse e manie che lo rendono un protagonista indimenticabile e che, indipendentemente da tutto, non si può proprio evitare di amare.
Uno dei lati principali di Sheldon è la sua difficoltà ad instaurare rapporti con le altre persone, a causa soprattutto della sua eccessiva schiettezza, che lo porta a dire ciò che pensa senza porsi alcun filtro, e della sua totale mancanza di empatia.
Eppure. Eppure una delle scene riguardanti Sheldon che maggiormente ci ha toccato l’anima è stata quella, nel corso dell’ottava stagione, in cui finalmente ha aperto il proprio cuore alla compagna Amy, affermando di amarla per la prima volta nel corso della loro alquanto particolare relazione (e senza terminare la frase con il suo classico “Bazinga!”).
Amy non credeva a quanto sentito, e a dirla tutta non ci credevamo neanche noi da questo lato dello schermo, ma è successo, ed è stato bellissimo; sì, anche Sheldon Cooper ha un cuore, e sa come mostrare i propri sentimenti.
Il discorso di ringraziamento di Sheldon e la scena finale (“La sindrome di Stoccolma“, 12×24)
L’ultima puntata della dodicesima stagione di “The Big Bang Theory“, che segna la conclusione definitiva di questa meravigliosa sitcom, è forse la più commovente di tutte.
Non solo perché rappresenta il punto di arrivo, e dunque di stop, di una serie che ha accompagnato per anni i suoi fedeli spettatori, che sono cresciuti insieme ai protagonisti ed hanno imparato a conoscerli e ad amarli sempre di più, puntata dopo puntata, ma anche perché ci ha mostrato a pieni titoli l’evoluzione di Sheldon, più ancora di quanto affermato precedentemente.
In questo episodio, Sheldon ed Amy si apprestano a ritirare il premio Nobel per la fisica che hanno ricevuto in seguito alla scoperta della teoria della super asimmetria.
Questo evento rappresenta il coronamento del sogno dell’intera vita di Sheldon, e tutti si aspettavano che, durante il discorso di ringraziamento per l’assegnazione del prestigioso premio, avrebbe elogiato se stesso e le sue doti (cosa caratteristica di lui).
Tuttavia Sheldon li sorprende ancora una volta, e in positivo.
Di fronte a tutti, infatti, nomina se stesso sì, ma solo come risultato del rapporto di amicizia che gli è stato donato nel corso di tutti quegli anni da Leonard, Penny e gli altri.
Li nomina dunque uno per uno, e li ringrazia pubblicamente per ciò che hanno costituito per lui.
Una scena che ha commosso anche i cuori più duri, ne siamo certi.
E poi, subito dopo, c’è la scena finale.
Sulle note di una sigla più lenta e malinconica di come siamo stati abituati per ben 12 stagioni a sentire, i nostri carissimi protagonisti si riuniscono in quello che è iniziato come l’appartamento di Leonard e Sheldon e che è finito come quello di Leonard e Penny: seduti ai soliti posti a mangiare il classico cibo cinese, salutiamo in questo modo, per l’ultima volta, Sheldon, Amy, Leonard, Penny, Howard, Bernadette e Raji.
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E voi? Cosa pensate di queste scene emozionanti di “The Big Bang Theory”? Hanno commosso anche voi? Ne ricordate altre? Ditecelo nei commenti!