Soldi, piacere, inganni: questo è tutto ciò che vi dovete aspettare da “Le Ragazze di Wall Street”, con le stupende e talentuose Jennifer Lopez e Costance Wu
E’ il novembre 2015 e la giornalista Jessica Pressier pubblica sul New York Magazine un articolo intitolato “The Hustlers at Scores” che parla di come alcuni uomini facoltosi di Wall Street fossero stati drogati e poi derubati da un gruppo di spogliarelliste, una notizia che fece un grandissimo scalpore tra tutti i media americani. Ed è proprio da qui che parte il film scritto e diretto da Lorene Scafaria, “Le ragazze di Wall Street”, “Hustlers” in lingua originale, uscito in Italia il 7 Novembre scorso.
Un cast di piccoli e grandi talenti tutto al femminile: dalle protagoniste Jennifer Lopez e Costance Wu si va a Julia Stiles (Bourne, Dexter), Keke Palmer (Jump In!) e Lili Reinhart (Riverdale), con le comparse delle simpaticissime Lizzo e Cardi B.
Se prima di addentrarvi nella recensione volete leggere l’articolo su cui si basa l’intera vicenda, lo trovate qui.
Una storia, mille maschere
Una storia che si presenta in un modo ma che ti lascia (quasi) un senso di pesantezza, come se indossasse una maschera, ma non deve essere necessariamente una cosa negativa: dal trailer e dalle immagini promozionali “Le Ragazze di Wall Street” si presentava come un film quasi leggero, allegro; non passano nemmeno cinque minuti di pellicola che invece lo spettatore è costretto a rendersi conto che ha a che fare con la dura realtà delle spogliarelliste, delle stripper, ragazze che hanno bisogno di guadagnare qualcosa per vivere e che hanno scelto di farlo così – nonostante però il senso di leggerezza si faccia sentire (seppur raramente) durante il film.
La prima parte della storia è ambientata nel 2007: Destiny (Wu) una ragazza asiatica che vive a New York con sua nonna, inizia a lavorare in un locale di spogliarelliste per guadagnare per aiutarla a sanare i suoi debiti. E’ proprio così che incontra Ramona (Lopez), la ballerina piú conosciuta e richiesta del locale, con cui stringe da subito una bella amicizia.
Ramona è una madre, una donna forte, bellissima e indipendente, determinata e sa come gestire il lavoro che fa. Per questo fin da subito è disposta a prendere Destiny “sotto la sua ala” e insegnarle i trucchi del mestiere che ormai lei conosce più di chiunque altro. Le due iniziano a lavorare così insieme, dividendosi i clienti e riscuotendo molto successo in particolare con gli uomini d’affari di Wall street, cioè quelli che sono spesso disposti a pagare prezzi molto alti per balletti e spogliarelli delle ragazze.
Tutto sembra andare bene e i guadagni delle ragazze sono sempre più alti, almeno fino alla – udite udite – fortissima crisi economica del 2008, dopo la quale molte delle cose cambiano. Molti clienti smettono di frequentare il locale e finiscono per spendere sempre meno. Destiny, che nel frattempo ha abbandonato il locale e avuto una figlia, Lily, cerca di avvicinarsi a lavori umili per garantire alla piccola e alla nonna una buona vita, finchè non si rende conto che, se vuole tornare che la sua vita torni come una volta, deve fare ritorno al locale.
Dopo quasi due anni rivede dunque Ramona e le due escogitano un piano per truffare i loro clienti più ricchi: decidono di attirarli in alcuni bar per poi drogarli e approfittare del loro stato di incoscienza per derubarli, spillando soldi dalle loro carte di credito in modo non troppo evidente, senza farsi scoprire.
Il piano inizialmente funziona alla perfezione, le ragazze si arricchiscono e il loro legame diventa sempre piú stretto. Riescono praticamente ad aprire un’attività: Ramona comincia a farsi aiutare anche da Mercedes (Palmer) e la giovanissima Annabelle (Reinhart): tutte insieme formano una famiglia, un’ amicizia che si trasforma in un vero e proprio legame di sangue.
Purtroppo però tutte le cose belle hanno una fine: le ragazze di Wall Street finiscono per tagliare troppo la corda e smascherarsi da sole, e insieme, qualche anno dopo e grazie ad una soffiata, vengono scoperte, processate e condannate a 5 anni di libertà vigilata.
Di soldi, menzogne e legami di sangue
Il filo conduttore della storia risulta essere il forte legame che si crea tra Ramona e Destiny: due donne “sole”, che devono cercare un modo di andare avanti per se stesse e le loro figlie, che una notte si ritrovano a condividere una sigaretta e una pelliccia nel bel mezzo di una New York maschilista e sporca.
Proprio questa pelliccia diventa forse il simbolo per eccellenza che sigilla un silenzioso patto: Ramona, calda, sexy, accogliente, accetta la più giovane e ingenua Destiny nella sua vita e le promette che insieme faranno grandi cose. Così entrambe si auto-convincono che sia giusto derubare agli uomini che hanno rovinato il loro Paese – anche usando metodi non proprio corretti.
Eppure alla fine del film nessuno si sente di giudicarle, nemmeno la giornalista (interpretata dalla Stiles, la controparte fittizia di Jessica Pressier) che le contatta per scrivere l’articolo: agli occhi di tutti, ma in particolare delle donne, “Le ragazze di Wall Street” si trasformano in una sorta di figura di Robid Hood moderno, che invece di rubare ai ricchi per dare ai poveri, ruba ai ricchi per vivere dignitosamente – facendosi scappare anche qualche capriccio di troppo.
Dal film, è chiaro che anche la regista stessa sia dalla parte delle sue protagoniste: madri devote, amiche leali, totalmente a loro agio con le loro scelte e i loro corpi. E tutto questo non può essere altro che accolto positivamente dallo spettatore, che spesso è messo di fronte al dipinto delle spogliarelliste come qualcosa di estremamente negativo. Scafaria ha voluto farci vedere l’altro lato della medaglia, se così si può dire, una sorta di porta lasciata aperta metà per farci sbirciare dall’altra parte.
I personaggi
Inutile dire che il personaggio che più rimane impresso una volta che il film si conclude è quello di Ramona. Jennifer Lopez ha fatto un lavoro eccellente, aiutata da una bellezza e ferocia naturali che mostra in tutte le piccole cose che fa, dall’essere una ballerina elegantissima, a una mamma, una buona amica. Questo forse è anche un pochino il punto debole, se vogliamo, dell’intera pellicola: tolta Jennifer Lopez, ci sono pochissimi altri personaggi che riescono a catturare l’attenzione dello spettatore come riesce a fare lei.
Peccato il film non abbia voluto essere più introspettivo: alla fine ci ritroviamo davanti a dei personaggi che hanno spiegato la loro vita e le loro ragioni in una manciata di frasi. Non viene fatta alcuna menzione del passato di Ramona, quello di Destiny lo scopriamo grazie alla giornalista alla fine della pellicola, e le altre ragazze sono contestualizzate attraverso pochissime azioni nel corso del film (Annabelle vive da sola quindi si presume abbia lasciato alle spalle l’abbandono della sua famiglia, mentre Mercedes a suo malgrado sceglie di stare con un ragazzo che è in prigione).
E’ comunque poco, molto poco, in confronto a quello che il film avrebbe potuto fare se avesse scavato più a fondo nel passato e nelle scelte dei suoi personaggi.
Curiosità
- Per prepararsi per il ruolo, Jennifer Lopez ha imparato a esibirsi nella pole dance grazie alla ballerina e coreografa professionista Johanna Sapakie, allenandosi per due mesi e mezzo prima delle riprese.
- Le ultime aggiunte al cast sono state quelle dei cantanti Lizzo e Usher, rispettivamente nell’aprile e nel maggio 2019.
- La regista del film ha dichiarato che ogni canzone che fa parte della colonna sonora è stata scelta perchè spiega le scene che accompagnano. Le aveva già scelte durante il processo di scrittura, pur non avendo la certezza di ottenerne i diritti.
Voi cosa avete pensato del film “Le Ragazze di Wall Street”? Era ciò che vi aspettavate? Piaciuta Jennifer Lopez? Fatemi sapere nei commenti!
La Recensione
Le Ragazze di Wall Street: la recensione
Una meravigliosa ed esplosiva Jennifer Lopez fa un ottimo lavoro in una pellicola che non riesce a starle dietro al cento per cento e risulta più drammatica del previsto. Il film in alcuni passaggi manca di introspezione e per questo molte scelte dei personaggi sono fini a se stesse. Nonostante questo nel complesso risulta un film ben pensato e piacevole.