Il 25 novembre, per la giornata contro la violenza sulle donne, la musica italiana non é rimasta in silenzio. Claudia Lagona, meglio conosciuta con il proprio nome d’arte Levante, ha pubblicato il suo nuovo singolo intitolato ‘Gesù Cristo sono io’.
Purtroppo, é ormai risaputo che questo periodo non può essere considerato tra i più felici nella storia della lotta contro la violenza sessuale. Solamente a Milano i casi di stupro molestia abuso e omicidio verso persone del gentil sesso sono diventati sempre più frequenti. Forse é, dunque, ancora più opportuno alzare la voce contro tale abominio. Bisogna sempre ricordarsi che la violenza contro le donne é una piaga sociale che non ha mai una scusante, per nessun motivo.
Per ricordarlo a tutti, Levante ha proprio deciso di pubblicare questa canzone ispirata dai continui casi di femminicidio che l’Italia sta vivendo proprio in questo momento. Come sostiene Levante, il brano é, infatti, un grido di dolore ma, allo stesso tempo, anche di speranza nei confronti delle vittime. L’artista, con questa canzone, si augura che le donne sopravvissute agli abusi possano, un giorno, tornare a condurre una vita “normale”.
Il significato di “Gesù Cristo sono io”
Ma perché la canzone é intitolata “Gesù Cristo sono io” ? Il testo parla, appunto, di una donna che, avendo subito degli abusi, é riuscita a risorgere dalle proprie ceneri. La persona in questione si ritrova in una situazione quasi di impotenza, provando vergogna per la relazione malsana in cui si é ritrovata.
Le parole del brano descrivono l’uomo di questo rapporto amoroso come un vero e proprio demonio. Un mostro che trascina nell’oscurità della violenza la vittima in questione. Ad ogni modo il brano incoraggia le donne a non inginocchiarsi agli abusi del partner (in questo caso).
Il videoclip di “Gesù Cristo sono io”
Il video é stato girato a Cinecittà e mostra la cantante siciliana dietro le quinte di uno spettacolo.
La scelta non é stata sicuramente casuale. Infatti, per come sono state girate le scene, il video da un senso quasi angosciante. Sembra quasi che Levante sia intrappolata in un circolo vizioso girando sempre in tondo e passando sempre per le stesse porte, quasi come una leonessa in gabbia. Inoltre il video vuole anche toccare argomenti più generici come l’oppressione sociale nei confronti del sesso femminile.
A volte, é proprio necessario ricordarsi di alzare la testa contro queste violenze e questi abusi. La lotta culturale e sociale contro il femminicidio non deve dissolversi nel silenzio. Sicuramente, con questo gesto, Levante ha trasmesso un messaggio forte e chiaro: mai genuflettersi ai soprusi, per nessuna motivazione.
Ecco il testo di “Gesù Cristo sono io”:
Gesù cristo sono io
Tutte le volte che mi hai messo in croce
Tutte le volte che sei la regina
E sulla testa solo tante spine
Gesù cristo sono io
Per le menzogne che ti ho perdonato
E le preghiere fuori dalla porta
Per il mio sacro tempio abbandonato
Confessa che sei il demonio nella testa
Che mi trascina sempre giù
Confessa
Che il paradiso non mi spetta
Che non mi sono genuflessa
Che non mi sono genuflessa
Che, che da te risorgo anch’io
Gesù cristo sono io
Moltiplicando tutta la pazienza
Avrò sfamato te e la tua arroganza
Forse ti ho porto pure l’altra guancia
Gesù cristo sono io
Che di miracoli ne ho fatti tanti
Ti ho preso in braccio e ti ho portato avanti
Ma tu ricordi solo i miei peccati
Confessa che sei il demonio nella testa
Che mi trascina sempre giù
Confessa
Che il paradiso non mi spetta
Che non mi sono genuflessa
Che non mi sono genuflessa
Che, che da te risorgo anch’io
Per tutte le spine del mondo
I chiodi piantati nel cuore
Questo è il mio sangue, questo è il mio corpo
Li porto via, amore
Per tutte le spine del mondo
I chiodi piantati nel cuore
Questo è il mio sangue, questo è il mio corpo
Li porto via, amore
Confessa che sei il demonio nella testa
Che mi trascina sempre giù
Confessa
Che il paradiso non mi spetta
Che non mi sono genuflessa
Che non mi sono genuflessa
Che, che da te risorgo anch’io
Che da te risorgo anch’io
Che da te risorgo anch’io
Che da te risorgo