Presentato ieri al nuovo parcheggio R1 di via Plebiscito 747 di Catania il cortometraggio “Librino Express”, diretto da Alfio D’Agata con assistenza alla regia di Giuseppe Coco e produzione di Fabio Fagone. Un’azione di prevenzione educativa alla base dell’iniziativa, finalizzata alla sensibilizzazione sul problema della violenza sui mezzi pubblici.
Iniziativa unica nel suo genere in italia: apri pista del progetto nazionale “bus sicuri”
Iniziativa partita dall’ AMT (Azienda Municipale Trasporti) e nata proprio da un’idea del Presidente dell’azienda metropolitana trasporti Puccio La Rosa e del Consigliere d’amministrazione Raffaella Mandarano, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione a livello nazionale e che si chiamerà “Autobus Sicuri”.
Il problema delle aggressioni al personale viaggiante dei mezzi di trasporto, vale a dire dai controllori agli autisti è un problema avvertito a Catania come a Palermo, Milano, Roma. Le pagine dei giornali ne sono piene. Il corto stesso, riprende l’episodio avvenuto nel mese di Marzo.
I componenti di un cast tutto siciliano
Girato nei giorni scorsi a Catania, il cortometraggio ha preso vita grazie alla partecipazione corale e gratuita da parte di ben 32 attori tra professionisti e gente del territorio, tutti rigorosamente siciliani: Tuccio Musumeci, Gino Astorina, Cristiano Distefano, Manuela Ventura, Edoardo Saitta, Aldo Messineo, Maurizio Nicolosi e tra i più giovani il protagonista Danilo Arena, Marta Canneva e i ragazzi dell’Istituto Cirino La Rosa, centro socio-educativo e assistenziale catanese che ospita minori in condizioni di disagio. Sarà invece il cantautore italiano di musica leggera Vincenzo Spampinato a curare la composizione della colonna sonora.
Trama
Librino Express racconta la storia di un ragazzino del quartiere e di suo nonno: Gaetano e Leo, il primo un giovane ribelle, il secondo un nonno saggio. Un incontro/scontro razionale e generazionale che porterà al dialogo e alla consapevolezza dello sbaglio commesso, all’inutilità del gesto vandalico ad un mezzo pubblico e alle conseguenze, anche gravi, che esso può portare.