Nel film, Cyrus, un personaggio interpretato dall’attore Kevin Hart, è a capo di un gruppo internazionale di ladri molto affiatati. Questa squadra viene ingaggiata dall’FBI, e la richiesta arriva tramite l’ex fidanzata di Cyrus, Abby, interpretata da Gugu Mbatha-Raw. Il loro compito insolito è di prendere il controllo di un aereo passeggeri mentre è in volo.
Spesso i comici, nel corso delle loro carriere, decidono di esplorare generi diversi dalla comicità, orientandosi verso ruoli drammatici nei film. Questo cambiamento ha spesso portato a risultati sorprendenti, facendo emergere alcune delle migliori interpretazioni di questi artisti. Tuttavia, questo non significa che ogni comico dovrebbe necessariamente intraprendere questo percorso. Un esempio di questa dinamica è Kevin Hart, il cui percorso professionale lo ha visto trasformarsi da artista itinerante in una stella del cinema, ammirata e di grande successo.
Uno degli aspetti più apprezzati di Hart è la sua capacità di bilanciare momenti di leggerezza e umorismo con momenti di maggior profondità emotiva. Questo equilibrio è diventato una sorta di marchio di fabbrica per lui. Nella pellicola “Lift”, Hart si cimenta in un ruolo diverso dal solito, interpretando una sorta di capo criminale, un personaggio attorno al quale ruotano altri attori meno inclini alla comicità. In questo contesto, però, Hart appare meno incisivo e memorabile rispetto ai suoi ruoli precedenti.
Il film “Lift” si contraddistingue per la sua finitura lucida e per un montaggio particolarmente rapido. Questi elementi, però, anziché valorizzare la pellicola, finiscono per darle un aspetto eccessivamente rifinito, che a volte risulta più fastidioso che emozionante. Ma ti spiego meglio a cosa mi riferisco.
Quando si parla di “finitura lucida” in riferimento al film “Lift”, si intende una qualità visiva molto pulita e sofisticata delle immagini. Mi riferisco all’uso di effetti speciali di alta qualità, a una fotografia molto curata o a tecniche di produzione che rendono il film visivamente molto elegante e moderno.
Il “montaggio particolarmente rapido” si riferisce al modo in cui le scene sono tagliate e messe insieme. In “Lift”, le scene cambiano velocemente, con tagli rapidi che passano da un’azione all’altra senza indugi. Questo stile di montaggio è spesso utilizzato nei film d’azione per creare un senso di urgenza e di dinamismo.
Però Lift appare troppo elaborato o artificiale, perdendo forse un po’ di autenticità o di naturalezza. La finitura lucida e il montaggio rapido, invece di aggiungere tensione ed emozione, possono risultare eccessivi al punto da distogliere l’attenzione dalla storia o dai personaggi, rendendo l’esperienza di visione meno coinvolgente e a volte persino fastidiosa per lo spettatore.
Il film si affida al carisma dei suoi attori per mantenere l’attenzione del pubblico. Qui spicca in particolare la performance di Mbatha-Raw: la sua abilità nel rendere le scene di combattimento sia impressionanti sia divertenti diventa uno dei punti di forza del film.
Penso che Lift avrebbe potuto trarre maggior vantaggio dall’esperienza comica di Hart. L’impiego di questa esperienza avrebbe potuto arricchire la sceneggiatura, aumentare l’intensità emotiva e creare una dinamica più coinvolgente tra i personaggi di Cyrus e Abby. Invece, come è stato realizzato, “Lift” sembra non decollare veramente, non riuscendo a sfruttare pienamente le potenzialità narrative e il talento degli attori.
Il regista del film è F. Gary Gray, noto per aver diretto thriller atmosferici degli anni ’90 come “Set It Off – Farsi notare” e “Il negoziatore”. “Lift” si presenta come un heist movie abbastanza convenzionale. Il personaggio di Hart, Cyrus, pianifica e mette in atto rapine complesse e audaci insieme a un gruppo variegato di specialisti. Tra questi ci sono un esperto di travestimenti, interpretato da Vincent D’Onofrio, un genio dell’informatica, Yun Jee Kim, e un personaggio un po’ furbetto, interpretato da Billy Magnussen, che si distingue per alcune delle battute più riuscite del film. Questa squadra viene coinvolta da Abby, interpretata da Gugu Mbatha-Raw, in seguito alla scoperta dell’FBI che una grossa somma di denaro sta per essere trasportata via aereo a un’organizzazione terroristica. Il gruppo si trova di fronte a una scelta difficile: intercettare l’aereo in volo per appropriarsi del denaro oppure rischiare il carcere.
In sintesi, “Lift” rappresenta un tentativo di unire l’azione e il crimine con uno stile eccessivamente elaborato, ma questo approccio diventa un’esperienza di visione piuttosto disomogenea. Nonostante ciò, vale la pena guardare il film per ammirare le capacità action di Mbatha-Raw, che con questa sua performance dimostra di essere pronta per ruoli sempre più importanti e sfidanti.
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La Recensione
Lift
"Lift" è un film d'azione che vede Kevin Hart nei panni di Cyrus, leader di una banda di ladri internazionali. Reclutati dall'FBI, il loro obiettivo è dirottare un aereo di linea, un'operazione orchestrata attraverso l'ex di Cyrus, Abby, interpretata da Gugu Mbatha-Raw. Sebbene il film, diretto da F. Gary Gray, presenti un'estetica lucida e un montaggio rapido, questi aspetti risultano talvolta troppo forzati, compromettendo l'impatto emotivo e la credibilità della narrazione. Pur vantando un cast di personaggi intriganti e scene d'azione elaborate, "Lift" manca di sfruttare a pieno il talento comico di Hart, preferendo invece concentrarsi sulle scene d'azione.
PRO
- Ottima performance di Gugu Mbatha-Raw.
- C'è Kevin Hart...
CONTRO
- ... Ma è poco sfruttato,
- Appare troppo elaborato e artificiale.