La musica non si ferma neanche in periodo di quarantena e anzi, sono numerosi gli artisti che si stanno dedicando alla scrittura di nuovo materiale, lasciandosi ispirare anche dal delicato momento che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Coronavirus.
Uno di questi è Mahmood che ha voluto sorprendere i suoi fan pubblicando un inedito scritto con lo scopo di raccontare in musica un aspetto della vita da quarantena. Dall’unione di questo termine e di “eterna”, riferendosi alla sensazione provata da molti sul lento scorrere del tempo è nato il brano “Eternantena”.
“Questo periodo ci sta regalando la possibilità di essere tutti uniti per un unico obiettivo. Tutti i giorni leggo i vostri messaggi pieni di sostegno e incoraggiamento e per ringraziarvi ho deciso di farvi un piccolo regalo. Questo è il mio primo inedito social, in regalo a tutti”
Con queste parole ha accompagnato l’uscita del brano pubblicato su Youtube, accompagnato dal suo video che lo ritrae immerso nell’acqua ad occhi chiusi, mentre effetti quasi psichedelici si intrecciano allo scorrimento del testo della canzone in sovraimpressione.
Nel testo riferimenti ai passatempo con i quali cerca di occupare le giornate (“sto chiuso in bagno, gioco alla Nintendo, perdo tempo, da un po’ non fumo, sto impazzendo”) e a ciò che succede fuori dalla propria abitazione (“c’è chi gioca a dama con la mamma, chi cammina sotto casa poi se becca la madama piange, poi si ammala”).
Non si tratta di un singolo ma di un vero e proprio regalo che il cantante ha voluto fare al pubblico. Dopo l’uscita di “Rapide” e prima dell’emergenza sanitaria che ci ha colpito, era alle prese con la sua promozione e con la preparazione del concerto che avrebbe dovuto tenere ad Aprile nella città di Milano.
La data è stata posticipata a Novembre, andando così ad aggiungersi al tour già annunciato. Le tappe europee, invece, sono state spostate a Febbraio 2021.
Testo di Eternantena di Mahmood
Vorrei, vorrei
Vivrei, vivrei
Come gli, come gli dei a Pompei
Esser ricordato nei musei
Ma non lo paragonerei
A ciò che vedo qua coi miei occhi
Sembra la fine, fine, fine, fine, fine
Ah
Ho dato un calcio alla porta della cucina
Da un mese e mezzo che non vedo più un’anima ma
Fuori sembra caldo, dentro forse mollo
Guardo il sole e il mondo, pregando ad Apollo
Sai tu che ore sono? Le quattro e non ho sonno
È facile per me perdere briciole del mio controllo
Dimmi, gridi pure te
Sto chiuso in bagno, gioco alla Nintendo, perdo tempo
Da un po’ non fumo, sto impazzendo
Starò fuori quest’inverno? Boh
C’è chi gioca a dama con la mamma
Chi cammina sotto casa
Poi se becca la madama piange, poi si ammala
Alla tele fanno a gara delle lacrime Niagara
Per un Avada Kedavra che ti pugnala
Che ti pugnala
Che ti pugnala ah ah
Che ti pugnala ah
C’è chi gioca a dama con la mamma
Chi cammina sotto casa
Poi si becca la madama piange, poi si ammala
Alla tele fanno a gara delle lacrime Niagara
Per un Avada Kedavra che ti pugnala
Che ti pugnala
Che ti pugnala
Che ti pugnala ah ah
Che ti pugnala ah
Che ti pugnala
Vorrei vorrei
Vivrei vivrei
Come gli, come gli, come come gli Dei a Pompei