Sono passati cinque anni da quando Angelina Jolie ha assunto il ruolo di Maleficent per la prima volta, reinventando l’elegante ma monotono personaggio del classico “La Bella Addormentata” della Disney per un’intera nuova generazione. Il suo sequel, Maleficent: Signora Del Male, è un deciso passo in avanti rispetto al primo film, dato che riesce a espandere la storia oltre la classica natura fiabesca, portando nuovi avvincenti personaggi (e attori per recitarli).
Ma analizziamo bene il tutto!
Nel primo film Malefica fu tradita dall’uomo ambizioso e crudele che una volta amava e che la portò a diventare la madre surrogata di Aurora (Elle Fanning). Da lì a poco nacque un bellissimo rapporto madre/figlia. Anche se non devi aver visto il primo film per apprezzare Maleficent: Signora Del Male, questo sequel segue direttamente la storia finale del primo Maleficent, con Aurora in veste di Regina del regno delle fate. Devi sapere che entrambe le loro vite (Aurora e Malefica) sono sconvolte quando il Principe Filippo (Harris Dickinson) chiede ad Aurora di sposarlo, scatenando una catena devastante di eventi.
Anche se il film ripropone la bellissima ambientazione del primo capitolo, il team creativo ha fatto un lavoro incredibile nel creare nuove ambientazioni e nell’introdurre un cast completamente nuovo di personaggi. Le nuove creature danno alla storia di Malefica un nuovo e interessante punto di vista e il regista ha la possibilità di creare molteplici sfaccettature per questo sequel. I simili di Malefica e la storia delle sue origini, sono una delle parti più belle di Maleficent: Signora del Male ed è un peccato che queste creature non abbiano un ruolo più ampio, sebbene il film lasci una grande porta aperta per un potenziale terzo capitolo con loro in veste di protagonisti.
Anche il cast umano sembra cavarsela meglio in questo sequel con Jolie più in forma che mai nei panni della fata oscura. Il grande arrivato qui, tuttavia, è Michelle Pfeiffer che eccelle nel ruolo della pericolosa e antipatica regina Ingrith, madre del principe Filippo. Pfeiffer è una gioia per gli occhi. Difficilmente tiferete per lei ma il modo in cui si evolve da madre supponente a leader militare è fantastico.
Il regista Joachim Rønning si dimostra molto abile quando mostra i due mondi di Malefica e, soprattutto, quando inquadra il castello inespugnabile della regina Ingrith nell’ultimo atto del film.
Non è però tutto oro ciò che luccica. Maleficent: Signora Del Male perde alcuni colpi nella narrazione. Ancora una volta, la storia di Malefica da più importanza al mondo delle fiabe rispetto alla storia principale, che purtroppo risulta molto prevedibile e a tratti scontata. Sia nel primo che nel terzo atto ci sono sequenze che avrebbero potuto essere facilmente accorpate e queste scene troppo lunghe impantanano il ritmo del film e, purtroppo, anche quello del pubblico.
Cosa salta immediatamente all’occhio mentre si guarda Maleficent: Signora Del Male? Gli effetti visivi ovviamente. Quelli della Disney hanno fatto dei passi da gigante negli ultimi anni. Abbiamo già apprezzato questa cosa negli ultimi live action e anche Maleficent segue a ruota questa evoluzione. Il mondo technicolor delle fate è coinvolgente e divertente. Le creature sembrano vive e molto meno inquietanti rispetto alla precedente avventura Disney. Complimenti ragazzi!
La Recensione
Maleficent: Signora Del Male
Come il suo predecessore, Maleficent: Signora Del Male è un'ambizioso ed epico film fantasy che a volte perde la sua strada durante la narrazione. A differenza del primo film, tuttavia, questo sequel vola al di fuori dei vincoli della classica fiaba su cui si basa. In più ci propone immagini impressionanti e un cast nuovo e avvincente... che difficilmente non amerai.
PRO
- Cast
- Effetti Visivi
CONTRO
- Narrazione