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La recensione dettagliata per Manchester By The Sea:
Manchester By The Sea non sarà sicuramente il film più allegro dell’anno, ma è così abilmente scritto, diretto ed interpretato che è impossibile non essere attirati nella sua drammaticità con forza straziante. Lo scrittore e regista Kenneth Lonergan (dai un’occhiata anche al suo ottimo film del 2011 Margaret) ha creato dei personaggi vividi e profondi, e che difficilmente dimenticheremo negli anni.
Questa è la storia di Lee (Casey Affleck), un bidello che si nasconde dal suo passato a Boston. Quando suo fratello Joe (Kyle Chandler) ha un attacco di cuore, ritorna nella sua città natale Manchester per prendersi cura del figlio di Joe, Patrick (Lucas Hedges), che ha solamente 16 anni. Il problema è che Patrick non è molto contento di questa situazione. Purtroppo per lui non ci sono altre alternative, visto che la ex moglie di Joe, Elisa (Gretchen Mol) è sparita, e l’ex moglie di Lee, Randi (Michelle Williams) ha iniziato una nuova vita. Così, mentre Patrick lotta per mantenere la sua indipendenza, Lee cerca di costruire una sorta di rapporto con lui. Ma entrambi sono ancora provati dal dolore per le cose che sono successe a loro nel corso degli anni.
Sì, il tema centrale del film è il dolore, e Lonergan ne accumula a tonnellate in questi personaggi. Quando i dettagli delle loro sotto-trame vengono rivelati, l’intensità delle emozioni diventa quasi inesorabile, ma tuttavia né Lonergan né gli attori cadono nella trappola del sentimentalismo banale. Manchester By The Sea è dolorosamente realistico, un’esplorazione di come la gente riesce a sopravvivere anche nelle situazioni peggiori della vita, a cui è impossibile sottrarsi. Affleck offre l’interpretazione dell’anno nel suo ruolo. E’ devastante, trasparente e tiene il pubblico in attenzione costante. Il giovane Hedges prova ad essere un adolescente profondamente simpatico al pubblico grazie alle sue reazioni pungenti. Williams e Mol aggiungono un po’ di energia al film come donne che lottano per reinventarsi.
Mentre i punti cardine della trama appaiono un po’ prepotenti, l’attenzione di Lonergan rimane “giustamente” ancorata sui dettagli dei personaggi. La mancanza di primi piani in questo film è da considerarsi uno degli aspetti “strategici” più interessanti. Quasi tutto è girato da lontano, che riflette l’allontanamento emotivo di Lee. Noi non possiamo fare a meno di identificarci con tutto ciò che accade, soprattutto perché sappiamo che le emozioni che possiamo vedere sono solo la punta dell’iceberg. Sono persone profonde e complesse alle prese con problemi che sono raramente affrontati in modo onesto nei film. Essi possono essere feriti ed abbattuti, ma i loro spiriti restano grintosi. Ed alla fine, offrono un barlume di speranza ispiratore.
Conclusioni su Manchester By The Sea:
Kenneth Lonergan è uno scrittore di grande talento. Il suo dramma è bello e riccamente strutturato, soprattutto per come tratta i temi della redenzione e senso di colpa in modo originale. Il sentimentalismo non è mai invadente, anzi, si fa sentire fin troppo reale, e rappresenta un credito per la sceneggiatura e per le fantastiche interpretazioni. Che dire di Casey Affleck? E’ la migliore interpretazione maschile dell’anno. Manchester By The Sea non ha paura di essere il film più emotivo e personale dell’anno, e sapete perché? Perché forse è il migliore del genere!
La Recensione
Il Verdetto su Manchester By The Sea
<p style="text-align: justify;">Kenneth Lonergan è uno scrittore di grande talento. Il suo dramma è bello e riccamente strutturato, soprattutto per come tratta i temi della redenzione e senso di colpa in modo originale. Il sentimentalismo non è mai invadente, anzi, si fa sentire fin troppo reale, e rappresenta un credito per la sceneggiatura e per le fantastiche interpretazioni. Che dire di Casey Affleck? E' la migliore interpretazione maschile dell'anno. Manchester By The Sea non ha paura di essere il film più emotivo e personale dell'anno, e sapete perché? Perché forse è il migliore del genere!</p>