Dopo Africa e Cantarè, che hanno aperto le porte all’album V, Mannarino torna in radio con un singolo estratto dal titolo Ballabyonia, una canzone a tutto ritmo, che ci spinge a ballare a ritmo dei tamburi.
La musica, come nei precedenti singoli, esplode nel ritmo e ci trasporta in un mondo lontano, indigeno, ancestrale e atavico. Una musica che risveglia qualcosa nel profondo di noi stessi, cosa nella quale Mannarino è particolarmente bravo e che si può ritrovare in tutto l’album.
Il significato del testo di Ballabylonia di Mannarino
Il testo di Ballabylonia, così come tutti i testi dell’ultimo album di Mannarino, ha un significato che va oltre il detto, e che affonda le radici nella critica. Tutto l’album è infatti molto politicamente impegnato, e questo singolo non fa eccezione.
Nel testo si racconta di una ragazza della giungla, un’indigena, che viene attirata dalle luci della città e del villaggio globale. Le luci e le musica però, a poco a poco, la stringono in un vortice mortale, perché quelle luci e quei suoni sono, come si scopre solo andando avanti, una vera e propria trappola. Tra quei rumori e quelle luci la ragazza ad un certo punto pare non capire più niente, e l’unica cosa che l’è familiare è il suono del tamburo, lontano, nella sua tribù.
Anche in questo testo Mannarino gioca con varie lingue e vari suoni, trasportando il significato stesso della canzone ad un livello universale. Una canzone davvero esplosiva, che ancora una volta non ci delude.
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