I Negramaro tornano con un nuovo singolo capace di catturare il pubblico grazie al suo significato profondo e alla sua carica emotiva. ‘Marziani’ è una delle tracce più intense del loro nuovo album, prodotta da Giuliano Sangiorgi e d.whale, e rappresenta un viaggio sonoro tra l’immaginario del diverso e la ricerca della connessione umana. I Negramaro, con il loro sound inconfondibile e testi poetici, ci accompagnano in un percorso alla scoperta della nostra umanità più vera, invitandoci a muovere le mani e a rimanere sempre connessi gli uni agli altri.
Il significato di ‘Marziani’: tra alienazione e connessione
‘Marziani’ è una riflessione sull’alienazione moderna e sulla necessità di riscoprire l’umanità. Il titolo stesso evoca l’immagine di esseri alieni, ma la metafora è chiara: spesso, nel caos della vita moderna, ci sentiamo estranei e distanti, come dei marziani. I Negramaro usano questa immagine per rappresentare l’incomunicabilità e il bisogno di ritrovare un contatto autentico. Nel ritornello, il movimento delle mani come aeroplani lontani diventa un simbolo potente di desiderio di libertà e di connessione con gli altri. La frase “Muovi le mani, le mani, che rimaniamo più umani” è un invito a superare le barriere e a riscoprire la nostra vera natura.
Strofa 1: il contrasto tra apparenza e realtà
Nella prima strofa, Sangiorgi canta di una relazione fatta di apparenze e parole vuote: “Parliamo sempre delle solite cose”. Questo verso esprime la frustrazione di chi si rende conto di quanto spesso i nostri dialoghi siano superficiali e privi di significato. Il riferimento a “trema il coeur” e “teniamo a mente le più piccole cose” sottolinea la fragilità delle emozioni umane, mentre l’immagine del cuore che trema rappresenta la vulnerabilità e il desiderio di qualcosa di più profondo.
Ritornello: la metafora del volo e dell’umanità
Il ritornello ripetuto più volte nel brano rappresenta il fulcro emotivo della canzone. “Muovo le mani, le mani, come aeroplani lontani” evoca un senso di leggerezza, di voler volare via dalle difficoltà quotidiane, ma allo stesso tempo la richiesta di rimanere umani è un richiamo potente a non perdere il contatto con la realtà e con chi ci circonda. I Negramaro qui riescono a creare una forte dicotomia tra l’anelito verso qualcosa di lontano e la necessità di rimanere con i piedi per terra.
Strofa 2: la paura e la ricerca di autenticità
Nella seconda strofa, la paura diventa un elemento centrale: “Sono stordito di paura al coeur”. Questo verso mostra come, nonostante il desiderio di connessione, la paura di esporsi e di mostrarsi per quello che si è possa spesso bloccare la comunicazione autentica. Il riferimento alla perdita della pace, “poi gli toccano il culo, è finita la pace”, è una critica ironica alla superficialità e alla vulnerabilità umana, che spesso viene compromessa da azioni o gesti inopportuni.
Bridge: la felicità e la sincerità
Il bridge di ‘Marziani’ è forse uno dei momenti più toccanti del brano. “Senza più fingere, noi saremo felici con niente, basterà stringere mani” rappresenta un invito alla semplicità, alla riscoperta del contatto umano senza maschere e senza finzioni. La richiesta di “lasciare muovere le mani, come un sole che splende sempre” è un’immagine poetica che evoca la bellezza della libertà e dell’espressione spontanea, senza timore del giudizio altrui.
La celebrazione dell’umanità: il potere del contatto
Il ritornello torna con forza, ripetendo l’invito a muovere le mani per rimanere più umani. È un richiamo semplice ma potente, che i Negramaro utilizzano per ricordarci quanto sia importante rimanere connessi gli uni agli altri. In un mondo che sembra sempre più frammentato e diviso, la canzone ci invita a non dimenticare l’importanza del contatto umano, del gesto semplice ma significativo di tendere la mano a qualcuno.
Conclusione: ‘Marziani’ come inno alla vulnerabilità condivisa
‘Marziani’ dei Negramaro è molto più di una semplice canzone pop. È un inno alla vulnerabilità, alla connessione e alla necessità di rimanere umani in un mondo che spesso ci fa sentire alieni. La metafora dei marziani non è un richiamo all’estraneità, ma piuttosto un modo per sottolineare quanto sia importante riconoscere le nostre differenze e abbracciarle come parte dell’essere umani.
E voi, cosa ne pensate di questo brano? Vi sentite mai come dei marziani in questo mondo? Lasciate un commento e condividete con noi le vostre riflessioni su questa canzone così emozionante e significativa.
Il testo di Marziani
[Ritornello]
Muovo le mani, le mani
Come aeroplani lontani
Sono tsunami e rimani
Che da domani mi ami
Come due antichi egiziani
Per molti sono marziani
Muovi le mani, le mani
Che rimaniamo più umani
[Strofa 1]
Hai sex appeal da vendere, da vendere
Cos’altro c’è? Parliamo sempre delle solite cose
Se poi ti trovo bene, se tu hai mai preso un cane
C’est la vie, oui-oui, c’est l’amour
Non hai capito che qui trema il coeur
Teniamo a mente lе più piccole cose
Se ci tocca qualcuno è finita la pacе
[Ritornello]
Muovo le mani, le mani
Come aeroplani lontani
Sono tsunami e rimani
Che da domani mi ami
Come due antichi egiziani
Per molti sono marziani
Muovi le mani, le mani
Che rimaniamo più umani
[Strofa 2]
Mon amie, mon amour
Sono stordito di paura al coeur
C’è chi non sente le più piccole cose
Poi gli toccano il culo, è finita la pace
[Ritornello]
Muovo le mani, le mani
Come aeroplani lontani
Sono tsunami e rimani
Che da domani mi ami
Come due antichi egiziani
Per molti sono marziani
Muovi le mani, le mani
Che rimaniamo più umani
Che rimaniamo più umani
[Bridge]
Senza più fingere, noi saremo felici con niente
Basterà stringere mani, che sono mani sempre
Se saprai fingere, le tue mani non sanno niente
Lasciale muovere, come un sole che splende sempre
Senza più fingere, noi saremo felici con niente
Basterà stringere mani, che sono mani sempre
Se saprai fingere, le tue mani non sanno niente
Lasciale muovere, come un sole che splende sempre
[Ritornello]
Muovi le mani, le mani
Come aeroplani lontani
Sono tsunami e rimani
Che da domani mi ami
Come due antichi egiziani
Per molti sono marziani
Muovi le mani, le mani
Che rimaniamo più umani
Muovo le mani, le mani
Come aeroplani lontani
Sono tsunami e rimani
Che da domani mi ami
Come due antichi egiziani
Per molti sono marziani
Muovi le mani, le mani
Che rimaniamo più umani
[Outro]
Senza più fingere, noi saremo felici con niente
Basterà stringere mani, che sono mani sempre
Se saprai fingere, le tue mani non sanno niente
Lasciale muovere, come un sole che splende sempre