Mike Tyson è un ex pugile di New York classe 1966. Senza ombra di dubbio si tratta di uno dei nomi più importanti nel suo sport. Tuttavia la sua non è sempre stata una vita facile, ma spesso sopra le righe. Come quando, nel 1992, è stato accusato di stupro nei confronti di Desiree Washington e condannato a sei anni di carcere.
Ed anche oggi torna a far parlare di sé poiché ha alzato i toni e lo ha fatto contro Hulu questa volta. Hulu “colpevole” di aver prodotto una serie tv sulla sua vita dal titolo Mike e che sarà trasmessa a breve negli Stati Uniti. Il motivo? L’ex pugile afferma che è stata raccontata per filo e per segno la sua carriera e la sua vita privata, ma che non gli è stata garantita una percentuale economica. C’è stata la mancanza di un accordo economico e questo proprio non gli va giù poiché si parla della sua vita. Non è certo una novità, già lo scorso anno quando è stato annunciato l’arrivo di questo lavoro, Mike Tyson aveva alzato la voce contro la produzione poiché si era sentito usato. E questa volta ha affidato i suoi pensieri ai suoi profili sui social network:
“Non lasciatevi ingannare da Hulu. Non appoggio la loro storia sulla mia vita. Non è il 1822. È il 2022. Hulu è la versione streaming dello schiavista. Hanno rubato la mia storia e non mi hanno pagato”.
Parole dure, ma spazio anche ai ringraziamenti, nonostante tutto, come quelli fatti a Dana White, il numero uno della Ufc che non ha voluto promuovere la serie Mike:
“Lui ha rifiutato perché onora l’amicizia e tratta le persone con dignità. Non dimenticherò mai quello che ha fatto per me così come non dimenticherò mai quello che Hulu mi ha rubato”.
Si tratta di accuse forti mosse da un personaggio sempre in grado di far parlare di lui. Così Hulu non ha perso tempo ed ha dato la sua versione dei fatti con un comunicato ufficiale e con le parole di Karin Gist, la produttrice della serie tv:
“Volevamo solo raccontare una storia imparziale e lasciare che fosse il pubblico a decidere cosa pensare o sentire. Sfidare ciò che le persone pensano di sapere su Mike e sperare che escano dalla serie con qualcosa di diverso su cui riflettere. Che vi piaccia o lo odiate, la storia vi fa interrogare su quanto la società sia stata complice. Questa era l’intenzione, questa era la stella polare della stanza degli sceneggiatori mentre creavamo le storie”.
E tu cosa ne pensi di tutta questa vicenda? Stai dalla parte di Mike Tyson o di Hulu? Ti aspettiamo nei commenti!