I nuovi singoli di Mina, da oggi in rotazione radiofonica, sono Un Tempo Piccolo e Nel Cielo dei Bars, rispettivamente omaggi a Franco Califano e Fred Buscaglione.
Le due cover fanno parte dell’ultimo progetto discografico di Mina dal titolo Italian Songbook, in uscita il prossimo 27 novembre, suddiviso in Cassiopea e Orione, due parti del concept album che ormai attendiamo da mesi.
La cover di Mina di Un Tempo Piccolo
La canzone Un Tempo Piccolo, riproposta da Mina, è una canzone scritta da Antonio Gaudino, Alberto Laurenti e Franco Califano ed interpretata dai Tiromancino nel 2005. In questa nuova versione di Mina, il tutto andrebbe riletto e reinterpretato in una chiave più intensa e malinconica, sfumatura che solo una voce come quella di Mina può dare.
Il significato del testo è da ricercare nella consapevolezza del tempo che passa, delle cose che cambiano repentinamente facendoti perdere le vecchie certezze, ma ponendo le basi per le nuove.
Nel Cielo dei Bars di Mina
Altra cover di Mina per il suo nuovo album è Nel Cielo dei Bars, canzone di Fred Buscaglione, che ci fa perdere in un intenso sound blues, carico di malinconia, tristezza e ricordi. Immagini vivide di emozioni che sembrano perdute, ma che non sono capaci di lasciare la nostra mente.
La voce di Mina descrive alla perfezione la musica e le parole, trascinandoci in questa meravigliosa malinconia.
Un’ottimo assaggio di quello che sarà l’album Italian Songbook, che non vediamo l’ora di ascoltare. E tu cosa ne pensi di queste due cover di Mina? Lascia un commento qui sotto per dire la tua, ma fallo dopo aver letto i testi per intero delle due canzoni.
Il testo di Un Tempo Piccolo
Diventai grande in un tempo piccolo
mi buttai dal letto per sentirmi libero
vestendomi in fretta per non fare caso
a tutto quello che avrei lasciato
scesi per la strada e mi mischiai al traffico
rotolai in salita come fossi magico
toccando terra rimanendo in bilico
diventai un albero per oscillare
spostai lo sguardo per mirare altrove
cercando un modo per dimenticare
dipinsi l’anima
su tela anonima
e mescolai la vodka
con acqua tonica
poi pranzai tardi all’ora della cena
mi rivolsi al libro come a una persona
guardai le tele con aria ironica
e mi giocai i ricordi provando il rischio
poi di rinascere sotto le stelle
ma non scordai di certo un amore folle
in un tempo piccolo
ingannai il dolore con del vino rosso
buttando il cuore in qualunque posto
mi addormentai con un vecchio disco
tra i pensieri che non riferisco
chiudendo i dubbi in un pasto misto
dipinsi l’anima
su tela anonima
e mescolai la vodka
con acqua tonica
poi pranzai tardi all’ora della cena
mi rivolsi al libro come a una persona
guardai le tele con aria ironica
e mi giocai i ricordi provando il rischio
poi di rinascere sotto le stelle
ma non scordai di certo un amore folle
in un tempo piccolo
e mi giocai i ricordi provando il rischio
poi di rinascere sotto le stelle
ma non scordai di certo un amore folle
in un tempo piccolo
Il testo di Nel Cielo dei Bars
Ci vediamo al fondo di un bicchiere
Illusione che non so dimenticar
Ogni notte ti devo ritrovare
Nel mio cielo popolato di barsCi vediamo al fondo di un bicchiere
Dolci labbra che non posso più baciar
Voglio perdermi e sognar
Fino a quando può durare
Tristemente l’orizzonte di ogni barDa principio non ti vedo
Troppo whisky mi separa da te
Ma poi bevo e a poco a poco
Tu mi appari e sei tutta per meCi vediamo al fondo di un bicchiere
Fino a quando l’alba in cielo tornerà
E nell’alba disperata
Sarà triste rincasare
Per attendere la notte
E poterti ritrovar
Al fondo di un bicchiere
Nel cielo dei bars
Da vecchio estimatore delle canzoni del grande Fred Buscaglione mi sono molto emozionato ad ascoltare questa versione della grandissima Mina di una canzone che quasi non ricordavo. Grande interpretazione con un’atmosfera e un pathos che purtroppo oggi non si trova più nei locali dove ascolti musica. Nostalgia? Certamente ma questa è poesia e storia ed emozioni infinite da conservare e insegnare nelle scuole…
Vero Emilio, una poesia in musica e parole…
Grazie per il tuo commento 🙂
Non nascondo di essermi commosso come un vecchio bambino. Mi ero dimenticato di queste due splendide canzoni e riascoltandole nella Sua interpretazione mi chiedo come questo sia stato possibile. Ho cercato di immaginarmi Mina oggi ,ma non ci sono riuscito. Non perché non ho visto le sue foto , ma perché evidentemente lei non ha età e mai la avrà. Grazie Mina sei stata e sarai sempre una splendida compagna di strada di intere generazioni , al fianco di tutti noi nei momenti felici e dolcemente tristi che segnano il nostro cammino. Claudio
Un bellissimo pensiero, Claudio! Come non darti ragione…
grazie per il commento 🙂
Sono due bellissime canzoni, interpretate in maniera magistrale dalla Signora della canzone italiana e non solo. Non è più quella voce che si espande, raggiungendo le vette più alte, a cui mi riporto ascoltando molto del suo repertorio passato, indistruttibile e inarrivabile ma ci toccano l’anima e il cuore e ci fanno ripensare con struggimento e tanta malinconia agli anni che passano e ad un mondo che non c’è più ma che rimane indelebile nei nostri cuore. Complimenti, Signora.
E’ vero Giuseppe, due canzoni rese ancora più emozionanti dall’interpretazione di Mina!
Grazie per il commento 🙂