Quando si parla di “Friends” e dell’amore che aleggia tra i personaggi della serie viene subito in mente, di primo acchito, la storia tra Ross Geller (nella serie interpretato da David Schwimmer) e Rachel Green (interpretata da Jennifer Aniston). Un relazione che si basa su lunghe attese, piccoli segnali, lente conquiste e riconquiste, prese di coscienza improvvisi, nomi sbagliati all’altare, fino a giungere al tanto agognato lieto fine.
Ma per quanto essa sia una storia vera, divertente, a tratti dolce e tenera, è allo stesso tempo anche estenuante, talvolta fastidiosa, in cui spesso viene a mancare il rispetto per l’altra persona, piena di errori di cui non ci si prende neanche la responsabilità (“ci eravamo presi una pausa!“). Un continuo prendersi, lasciarsi, riprendersi e ritrovarsi, il più delle volte senza un filo logico conduttore, spesso soltanto per evitare di stare da soli, o per avere rassicurazione e conforto in un momento difficile.
Tuttavia, accanto a questa soap opera nella soap opera, si colloca (per fortuna) il vero pezzo grosso della serie – amorosamente parlando, si intende – la storia tra Monica Geller (interpretata da Courtney Cox) e Chandler Bing (interpretato da Matthew Perry).
Diciamo la verità: chi mai all’inizio della serie avrebbe creduto possibile una loro unione? Di certo non Monica, che scoppiava a ridere come una matta alla sola ipotetica, lontanissima idea di stare con l’adorabilissimo Bing (a differenza della maggior parte di noi dall’altro lato dello schermo).
E invece. Invece, quasi per caso, sono finiti insieme, e quella che più che altro era iniziata come un’avventura si è trasformata in una relazione profonda, impegnata, sincera, basata sul rispetto e l’amore reciproco. Una coppia che mai vacilla, mai si perde, e se si allontana, si allontana soltanto spazialmente, e neanche per troppo tempo.
Perché Chandler e Monica sanno cosa vuol dire avere una relazione da persone mature. Sanno cosa vuol dire dover scendere a compromessi per far felice l’altro/a, sanno cosa vuol dire dover accettare pregi e difetti del rispettivo partner. Sanno cosa vuol dire essere fedeli reciprocamente, sempre e comunque, e non soltanto per valore morale, ma per volontà. Indipendentemente dalle situazioni, dalle circostanze e soprattutto dalle persone.
E più di tutto, Monica e Chandler sanno stare insieme nel momento più intimo e delicato per una coppia: quello delle difficoltà.
Difficoltà che però appaiono ogni volta meno oppressive, meno pesanti, perché non importa di chi sia il fardello; è sempre diviso tra due schiene. Il tutto ciò viene esemplificato a meraviglia da un problema che sfortunatamente accumuna entrambi, ma che forse in qualche modo li rende ancora più simili, e li avvicina.
“Allora, chi è? Sei tu o sono io?”
“Siamo entrambi.”
Sì, entrambi sono sterili.
Ma il loro amore è in grado di superare anche questo valico, confluendo in un bambino, anzi in due, che non sono figli loro, perlomeno non biologicamente parlando; i figli però, si sa, sono di chi li cresce.
La stessa cosa vale per l’Amore. E Monica e Chandler, in entrambi i casi, hanno fatto un lavoro splendido.