Un’automobile ipertecnologica tiene prigioniero un bambino in mezzo al deserto. Riuscirà la madre a tirarlo fuori?
Sotto la direzione di Ivan Silvestrini, e coprodotto da Sergio Bonelli Editore, il film racconta le sventure di una madre che si dovrà relazionare con Monolith, un’automobile ipertecnologica, smart, con norme di sicurezza imparegibili, che terrà prigioniera il figlio della protagonista.
Monolith è ispirato alla graphic novel scritta da Roberto Recchioni e Mauro Uzzeo, illustrata da Lorenzo Ceccotti, e prodotta da Sergio Bonelli Editore.
“Questo thriller narra, appunto, dell’automobile più sicura del mondo” ci racconta Recchioni.
Intorno a questa macchina ipertecnologica, vediamo una madre non molto responsabile, di un bambino troppo piccolo per essere cosciente, in una strada in mezzo al nulla. E di un incidente.
Cosa potrà essere successo con la macchina più sicura del mondo?
Il soggetto nasce alcuni anni fa per un possibile sviluppo cinematografico, che sappiamo essere stato realizzato da un team italiano. All’epoca, erano stati chiamati vari artisti a svilupparne i concetti visivi, tra cui Massimo Carnevale, Werther Dell’Edera e Federico Rossi Edrighi.
Il thriller psicologico e tecnologico vede, tra gli attori: Katrina Bowden, Damon Dayoub, Brandon Jones, Ashley Madekwe, Jay Hayden e, per la prima volta sullo schermo, Nixon e Crew Hodges.