Bruno Arena, celebre comico e cabarettista del duo I Fichi d’India, è morto oggi all’età di 65 anni.
La notizia della sua scomparsa è stata divulgata dal figlio Gianluca, con un emozionante messaggio postato su Instagram:
“Non ero pronto, ma tanto non lo sarei mai stato. Buon viaggio papà, lasci un vuoto immenso”
Numerosi i messaggi di cordoglio sui social da parte dei colleghi e gente comune per il cabarettista molto amato dal pubblico.
Tra i primi a piangere il comico è stato il collega e amico Paolo Belli: “Riposa in pace, grande amico mio”, ha scritto sui social commentando una foto che li ritrae insieme abbracciati all’interno di un ristorante.
Immancabile il saluto del compagno di avventure sul palcoscenico, Max Cavallari che su Facebook ha dedicato un commovente post scrivendo: “Hai preso la valigia e le parrucche?…adesso farai ridere i grandi lassù… È solo un arrivederci. Ti amerò per sempre”.
Morto Bruno Arena: la carriera e la malattia
Bruno Arena era nato a Milano nel 1957. Dopo un primo impiego come insegnante di educazione fisica in diverse scuole della provincia di Varese, nel 1983 si era avvicinato al mondo dello spettacolo, come cabarettista in villaggi turistici. L’anno successivo è rimasto coinvolto in un grave incidente automobilistico che gli ha provocato la perdita parziale della vista da un occhio e le evidenti cicatrici sul volto.
Nel 1988 la svolta lavorativa, grazie all’incontro con Max Cavallari, con il quale fonda il duo comico i “Fichi d’India”. Dopo un iniziale periodo di esibizioni in locali di cabaret lombardi, approdano nel 1994 in televisione e subito dopo ottengono la conduzione del programma radiofonico “Tutti per l’una” su Radio Deejay.
La loro carriera prende il via definitivamente in televisione su Canale 5, grazie alla partecipazione al programma di gara di barzellette “La sai l’ultima?” anche se a rendere conosciuti i “Fichi d’India” in tutta Italia è l’apparizione nelle prime edizioni di Zelig, trasmesso da Italia 1.
Sono numerosi i personaggi portati sul palco da “I Fichi d’India” e fra quelli più noti ricordiamo l’imitazione dei Neri per caso. I due si dilettavano ad imitare lo stile “a cappella” del noto gruppo, battendo le mani sul petto e imitando il loro ritmo. “Tichi-Tic” è diventato per anni un tormentone tv, insieme ovviamente a quello dello sketch dei due venditori in stile “Roberto da Crema” (indimenticabile è la celebre battuta “amici ahrara!”).
Al cinema, Bruno Arena e Max Cavallari sono apparsi in ruoli comici e secondari in diverse commedie all’italiana, tra cui “Natale in India” del 2002 e “Natale sul Nilo” del 2003 entrambi del regista Neri Parenti.
Nel 2002, Roberto Benigni sceglie il duo comico per interpretare il gatto e la volpe nella sua celebre versione di “Pinocchio”. L’ultima apparizione di Bruno Arena sul grande schermo risale al 2008 all’interno del film “La fidanzata di papà” di Enrico Oldoini.
Nel Gennaio del 2013 Bruno Arena era stato colpito da un aneurisma al termine delle registrazioni di una puntata di Zelig. Subito dopo il malore, il comico era stato operato di urgenza all’ospedale San Raffaele di Milano.
Dopo un periodo di coma, l’attore milanese era stato dimesso e aveva iniziato una lenta ripresa. Tuttavia l’aneurisma aveva compromesso le capacità motorie: da quel momento ha dovuto abbandonare gli spettacoli e interrompere la carriera attoriale.
Bruno Arena era molto amato nel mondo dello spettacolo e molti colleghi hanno mostrato vicinanza e affetto per questo addio anticipato dalle scene pubbliche. L’amico Max Cavallari gli è stato sempre vicino anche nella malattia e proprio qualche giorno fa aveva pubblicato una foto con il compagno di scena, visibilmente provato su una sedia a rotelle.
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