Walt Disney Company Italia, insieme al regista Marco Spagnoli e ai suoi collaboratori, hanno realizzato un documentario che tratta della macchina in Italia. “Motori Ruggenti 95 anni di velocità e passione per le auto in Italia”.
Ieri ho avuto la fantastica opportunità di assistere alla riproduzione riservata del documentario, firmato Disney, che ci ha ricordato la storia della macchina in Italia.
La macchina italiana e la sua storia:
Il documentario inizia proprio dall’origine della macchina in Italia, parlando delle maggiori eccellenze come, Fiat, Lancia, Ferrari, Lamborghini e Maserati.
Elogiandone non soltanto le capacità uniche che aveva l’Italia nel realizzarle, ma anche nel disegnarle.
Il design delle macchine italiane fu immediatamente insuperabile, grazie alla cultura del bello e alla passione che gli uomini mettevano nell’assemblare le proprie auto, senza catene di montaggio automatizzate.
Fin da subito grazie anche all’influenza artistica dei Futuristi di quel periodo, nasce il mito della velocità.
Andando avanti con il tempo la macchina si evolve e nascono nuove idee, come la creazione di autostrade, per renderla più utilizzabile da tutto il popolo italiano, trasformandola in un simbolo di libertà.
Nel 1936 la Fiat crea la prima macchina utilitaria, conosciuta come “Topolino“, a cui gli italiani si affezionano subito.
Nel 1940, prima di poter ottenere il diritto al voto, le donne iniziano a guidare.
Ormai il gusto del bello, la perfezione delle proporzioni e lo stile italiano erano impareggiabili, a tal punto da esportare in tutto il mondo il nostro design.
In Italia nasce la cultura dell’officina come punto di ritrovo, per chiacchierare o bere con amici, e la figura dell’anziano sui motori diventa una caratteristica indispensabile.
Da quando è nata la macchina, l’uomo è sempre stato affascinato dal brivido della velocità, così sono nate le corse di automobili.
I piloti spingendosi al limite, con velocità impressionanti, si sfidavano sulle piste, con tanta passione per quello che stavano facendo.
Il futuro della macchina:
L’Italia è sempre stata all’avanguardia, quando si tratta di automobili, e guarda sempre al futuro.
Le macchine elettriche saranno sicuramente il modo più ecologico e sicuro di andare in giro, e andando avanti con gli anni e con le tecnologie, potremmo utilizzare macchine completamente automatizzate e che occuperanno anche gli spazi aerei delle città italiane.
Il cinema e la macchina:
In Italia un’altra eccellenza è il cinema, ed ha sempre avuto a che fare con la macchina. Entrando in contatto con grandi stelle come Sophia Loren che ha anche prestato la voce per uno dei personaggi di Cars.
La produzione cinematografica ha sempre avuto a che fare con la macchina e il movimento.
Come con il film “Il Sorpasso” del 1962, in cui la macchina rappresentava lo spostamento e la dinamicità della scena.
Intervista dopo il documentario:
Si è parlato molto di passione, per questo argomento, e della memoria personale di ogni collaboratore e anche del doppiatore della famosa auto da corsa Saetta Mcqueen, cioè Massimiliano Manfredi, che ha prestato la voce come narratore del documentario.
Strappandoci un sorriso ripetendo il motto ricorrente di Saetta: “Cia-Ciao!”, ci parla del procedimento con il quale i doppiatori italiani.
Che creano da zero un personaggio come quello di Cars, dandogli una propria personalità.
Tra le donne presenti all’evento di ieri c’era anche Prisca Taruffi, figlia del pilota Piero Taruffi, ci racconta della sua esperienza come pilota, parlandoci anche della guida sicura.
E’ stato un documentario molto interessante che ci ha ricordato i fasti dell’Italia, che amiamo tutti.
Vi consiglio vivamente, il 25 e il 26 Luglio di andarlo a vedere in tutti i The Space e UCI cinema.