Narvik (Kampen om Narvik – Hitlers første nederlag) è un film norvegese diretto da Erik Skjoldbjaerg con Kristine Hartgen, Carl Martin Eggesbø ed Henrik Mestad nei ruoli principali. Questo è un film che, nonostante il buon lavoro tecnico, non riesce ad essere un “grande film” che è molto probabilmente quello che ci si aspettava da una produzione come questa. Diciamo un bel film ma non memorabile come “Niente di nuovo sul fronte occidentale“.
Ma di cosa parla Narvik? Narvik è una citta molto tattica per le sorti della seconda guerra mondiale. La Norvegia, un paese apparentemente neutrale durante la seconda guerra mondiale, era un obiettivo per tedeschi e inglesi a causa dei minerali e delle materie prime che partivano dalla piccola città nel nord della Norvegia per entrambi i contingenti in guerra. Ovviamente, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, l’equilibrio si ruppe ed i norvegesi dovettero prendere parte a una battaglia che durò due mesi.
Questa è stata la prima volta che l’esercito di Hitler venne sconfitto durante la seconda guerra mondiale ed i norvegesi l’hanno anche ben rimarcato nel titolo originale del film.
Tecnicamente parlando ci troviamo di fronte a un lavoro di ottimo livello. La Norvegia è riuscita a reinventarsi e, grazie a produzioni occasionalmente spettacolari come il recente film Trol, sta dimostrando di cavarsela piuttosto bene con gli effetti speciali.
Sicuramente non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Narvik si basa su formule che sono state testate mille volte nei film di guerra e, sebbene non tenti di essere originale, si ispira a solide idee (cinematografiche) che difficilmente deludono.
Girato molto bene, equilibrato nei personaggi, nelle scene d’azione e nella sceneggiatura, Narvik è un film che delizierà gli spettatori a cui piacciono i film di guerra meno audaci e complessi ma scoraggerà un pochino gli spettatori più esigenti, quelli che cercano film che vanno oltre le aspettative: non c’è un forte intento artistico come quello che possiamo vedere in Niente di nuovo sul fronte occidentale, i personaggi mancano di profondità e la storia non è supportata da un racconto filosofico che può offrire quel di più al film. Narvik è più una storia che si accontenta di mostrare l’evidenza, raccontare un fatto reale e portare elementi eroici che soddisfano un pubblico che cerca un bel film da vedere la sera.
Non aspettarti il tipo di film come Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick ma anche perché Narvik non vuole essere questo. Si tratta di un film patriottico narrato dai personaggi piuttosto che un’introspezione di questi personaggi.
Tuttavia, le scene di battaglia e quelle girate sul ponte sono davvero d’impatto. Buona anche la recitazione dei personaggi che soddisfano l’obiettivo di raccontare questa storia vera in modo corretto e senza eccessi di alcun tipo. Inoltre ho apprezzato le interruzioni di schermo di tipo testuale che permettono allo spettatore di seguire correttamente l’evolversi della trama, dato che è ambientata in un periodo non troppo ristretto. In più danno anche qualche aggiunta di carattere storico che farà piacere ai fan delle battaglie belliche.
Il film è stato presentato in anteprima il 15 dicembre in Norvegia e ora ha raggiunto il pubblico internazionale grazie a Netflix. Nel momento in cui sto scrivendo questa recensione, Narvik è il film più visto su Netflix Italia. Mica male.
E tu hai visto Narvik? Ti è piaciuto? Dimmi cosa ne pensi attraverso i commenti.
La Recensione
Narvik
Narvik è un film di guerra che, nonostante il buon comparto tecnico e qualche virtuosismo nella fotografia, non riesce ad eccellere nel genere come Niente di nuovo sul fronte occidentale, uscito pochi mesi fa sempre su Netflix. I creatori di questo film si sono accontentati di fare il compitino: cioè realizzare un bel film senza dare quel di più che avrebbe permesso a Narvik di essere un film di guerra eccellente.
PRO
- Un bel film di guerra
- Alcune scene d'azione sono piuttosto belle
- Ottimo comparto tecnico
- Mi sono piaciute le interruzioni testuali
CONTRO
- Fa il compitino
- Eccelle solo dal punto di vista visivo