Arriva su Netflix la pellicola diretta da Marti Noxon con protagonista Lily Collins.
È una storia tutta al femminile ad animare le stagioni cinematografiche di Netflix, che dal 14 luglio ha aggiunto alla sua raccolta, Fino all’osso (To the bone).
Scritto e diretto da Marti Noxon, come regista che esordisce dietro la macchina da presa, e interpretato da Lily Collins, fisicamente trasformata da un lavoro attoriale che va oltre la semplice restituzione della verità.
Avendo in passato sofferto di disordini alimentari, sembra aver abbracciato la vicenda di Ellen con grande empatia e dedizione.
Trama:
Ellen, ventenne dal temperamento artistico, passa anni a rimbalzare da un centro di recupero all’altro, spinta dalla matrigna Susan e dalla sorellastra Kelly.
L’anoressia è solo il segno evidente di una ferita più profonda, una reazione fisica al disagio mentale che la ragazza non sa, o non vuole risolvere.
Ellen sta per toccare il fondo ma la vita le offre un’ultima opportunità: la casa famiglia gestita dal Dottor William Beckham, con una terapia poco tradizionale che la mette di fronte a se stessa in un percorso intimo e doloroso di ritorno alla vita.
Impressioni:
Lily Collins, attrice che sta dimostrando una progressiva maturazione in progetti sempre più stimolanti come, Love Rosie e Ojka, ci affascina anche sta volta. Con al fianco un Keanu Reeves medico e guru, contro le regole.
Per questo Fino all’osso rivela al pubblico una versione più nuda dell’anoressia, nel descrivere meglio di altri l’origine del problema, le conseguenze e i danni che infligge a livelli nascosti dell’animo umano.
Ma secondo voi, basta davvero toccare il fondo per risollevarsi?