Una previsione non azzeccata, è stata quella fatta dal colosso dello streaming Netflix alla fine del 2021: si era infatti stimato che, nel primo trimestre del 2022, la quota di abbonati avrebbe sfiorato la vetta dei 2 milioni e mezzo.
Ma così non è stato, e i risultati parlano chiaro: Netflix ha perso 200.000 abbonati, da gennaio a oggi.
Il che, di conseguenza, ha provocato anche una riduzione dell’utile, calato ad 1,6 miliardi rispetto all’1,71 miliardi del medesimo periodo del 2021.
Sono invece al contrario aumentati i ricavi, di circa il 10% (per un totale complessivo di 7,87 miliardi di dollari), valore che tuttavia è inferiore rispetto alle stime effetuate, secondo le quali il totale si sarebbe dovuto aggirare sui 7,93 miliardi.
Tale calo è il primo a colpire così drasticamente la piattaforma in 10 anni di utilizzo e servizio.
Le cause
Secondo quanto affermato dai dirigenti stessi di Netflix, tre sono principalmente i motivi che hanno portato a questa rilevante emorragia di abbonati.
Gli account condivisi
Sono oltre 100 milioni gli utenti Netflix che utilizzano la piattaforma senza pagarla, grazie alla possibilità di condividere password e account. Come sostenuto dall’azienda, infatti:
“Il gran numero di famiglie che condividono account sta creando venti contrari alla crescita dei ricavi, e influisce sulle capacità di investimento in nuovi film e serie tv”.
Una condizione sfavorevole, questa, che però Netlifx si sta apprestando ad affrontare duramente, mediante l’attuazione di sistemi volti a far sottoscrivere abbonamenti, applicando dunque dei costi in più, agli utenti “furbetti”: le prime sperimentazioni circa tale metodo sono recentemente avvenute in Cile, Costa Rica e Perù, ma probabilmente, se considerate utili e vantaggiose, verranno estese ed applicate in via definitiva anche nei restanti paesi che godono del servizio Netflix.
La concorrenza
Con il periodo del lockdown causato dalla pandemia da Covid-19, è aumentato esponenzialmente il numero di individui che, impossibilitati a recarsi al cinema per godersi un buon film, hanno sottoscritto abbonamenti a servizi di cinema in streaming. Una notizia buonissima per Netflix… se non fosse stato per la sempre più dirompente concorrenza: Prime Video, Disney+, HBO max, Apple tv plus, sono solo alcune delle numerose altre piattaforme che hanno dato, e stanno tuttora dando, del filo da torcere al più grande servizio di streaming a livello mondiale.
Un problema che tuttavia Netflix non sente così pressante, nè irreparabile: come sostenuto dall’azienda stessa, infatti, basterà semplicemente atturare programmi migliori al fine di attirare un maggior numero di nuovi clienti, ed al medesimo tempo trattenere a sè i già presenti abbonati.
Le perdite per aree
La maggior parte dei clienti che hanno cancellato la propria iscrizione a Netflix provengono, secondo le stime, essenzialmente dagli Stati Uniti e dal Canada, che hanno registrato la perdita di più di 600mila utenti.
Ciò è dovuto all’aumento dei prezzi che Netflix ha applicato agli abbonamenti in tali aree (oltre alle sopracitate, anche in Irlanda e nel Regno Unito), al fine di poter in tal modo finanziare la produzione e l’aumento dei contenuti streaming in luoghi del mondo meno digitalizzati.
Come affermato dalla società, infatti:
“Mentre centinaia di milioni di case pagano per Netflix, ben oltre la metà delle case a banda larga del mondo non lo fa ancora, rappresentando un enorme potenziale di crescita futura”.
In Asia, infatti, si è come previsto registrato un notevole aumento di clienti: più di un milione.
Contraria è invece la situazione in Europa, Africa e Medio Oriente, luoghi nei quali sono stati persi oltre 300mila utenti.
La guerra russo-ucraina ha poi dato in tal senso il suo notevole contributo, causando una riduzione di ulteriori 700mila iscritti alla piattaforma.
Le previsioni per il futuro
Nonostante l’obiettivo di Netflix sia quello di rifarsi delle perdite mediante il blocco degli account condivisi gratuitamente e tramite l’aumento di contenuti, le prospettive per il futuro non si mostrano rosee come si potrebbe pensare: come stimato da Bloomberg (multinazione operante nel settore dei mass media con sede a New York), si prevede che nel secondo trimestre nel 2022 verranno persi da Netflix altri 2 milioni di utenti, forse più, consacrando dunque quest’anno come il peggiore per gli affari della piattaforma.