Molte sono le uscite al cinema che sono state rimandate per via della quarantena dovuta al Coronavirus, e tra queste purtroppo rientra anche No Time To Die, il nuovo film della saga di James Bond, l’agente 007. Doveva uscire il 2 aprile al cinema, ma la data è stata posticipata fino al 12 novembre, in attesa di un momento migliore.
Molti hanno pensato che questo tempo in più potesse essere utile per la post-produzione, per poter ancora lavorare su qualche dettaglio, per migliorare ancora più il risultato finale, ma pare proprio che non sarà così. A confermarlo è stato lo stesso regista del film, Cary Fukunaga.
No Time To Die: le parole del regista
In un commento su Instagram, Cary Fukunaga ha spiegato quella che è la situzione della post-produzione di No Time To Die. Dopo aver raccontato di aver finito tutto entro quella che doveva essere la data di première, per ovvi motivi poi slittata in avanti, non c’è più modo di mettere mano al lavoro per un semplice motivo: denaro e guadagno, ecco con quali parole ha descritto la situazione il regista:
Si tratta di soldi. Sebbene Bond sia un grande film, dobbiamo ancora valutare il costo con il valore finale del film. Come con qualsiasi cosa, si potrebbe rimaneggiare all’infinito.
Il film è bello così com’è, e spero che tutti la penserete così quando arriverà in sala
L’ennesima sfortuna, sebbene questa condivisa con l’intero mondo dello spettacolo, per un film che per molti giornali scandalistici è stato sfigato sin dall’inizio.
All’inizio l’abbandono di Danny Boyle come regista, poi un infortunio per Daniel Craig alla caviglia. Infine un incidente di un membro della troupe a causa di un’esplosione… No Time To Die è davvero maledetto e destinato al flop o sono una serie di sfortunate coincidenze alle quali si è andata ad aggiungere anche la pandemia?
Per me è solo sfortuna, e dal film mi aspetto un successo, ma fammi sapere cosa ne pensi anche tu nei commenti.