TITOLO: Noi siamo infinito
TITOLO ORIGINALE: The Perks of Being a Wallflower
REGIA: Stephen Chbosky
CAST: Logan Lerman, Emma Watson, Ezra Miller, Mae Whitman, Kate Walsh, Dylan McDermott, Melanie Lynskey, Julia Garner, Nina Dobrev
PAESE: USA
ANNO: 2012
GENERE: drammatico, sentimentale
DURATA: 101 minuti
Noi siamo infinito è un film di Stephen Chbosky tratto direttamente dal suo romanzo epistolare “The Perks of Being a Wallflower”, tradotto “Ragazzo da parete”. Un cult oltreoceano che merita di essere letto in lingua originale (ve lo garantisce una che l’inglese lo sta imparando grazie a questo libro, di facile comprensione).
Per l’adattamento cinematografico non si ha badato a spese: il cast, difatti, vanta nomi di tutto rispetto come per esempio Emma Watson (Hermione Granger in Harry Potter), Kate Walsh (Addison Montgomery in Grey’s Anatomy) e Nina Dobrev (Elena Gilbert in The Vampire Diaries).
Logan Lerman, poi, stupisce e attira l’attenzione di tutti con questa interpretazione tanto strabiliante quanto azzeccata. Insomma, nell’insieme, difficile trovare pecche o lacune per quel che concerne gli attori e il lavoro svolto.
La pellicola drammatica/sentimentale ha come protagonista Charlie, un ragazzo molto introverso e timido. Un ragazzo che legge e pensa tanto, ma parla poco. Un ragazzo considerato sfigato da tutti i suoi coetanei ma non dagli spettatori che, attraverso lo schermo, riescono a sentire i suoi pensieri e captare, di conseguenza, le sue reali emozioni. Charlie è in piena adolescenza, deve iniziare il liceo, ma si porta dentro due gravose perdite che scopriremo solo pian piano con lo scorrere dei minuti. Perdite che, emotivamente, sconvolgerebbero chiunque.
“Caro amico, scrivo a te perché lei ha detto che tu ascolti e comprendi e non hai cercato di portarti a letto quella persona alla festa anche se avresti potuto. Ti prego di non provare ad indovinare chi sono, non voglio che tu lo faccia. Io ho solo bisogno di sapere che persone come te esistono e che se mi incontrassi non penseresti che sono quel ragazzino strano che stava in ospedale. E non ti renderei nervoso. Spero non ti dispiaccia se penso questo. Sai non ho parlato praticamente con nessuno per tutta l’estate, a parte la mia famiglia. Ma domani è il mio primo giorno di liceo e devo raddrizzare un po le cose. Per questo ho un piano: quando entrerò a scuola per la prima volta mi raffigurerò mentalmente il mio ultimo giorno dopo la maturità. Purtroppo però ho fatto i conti e sarà.. Tra esattamente 1385 giorni. Soltanto 1385 giorni.”
Giunge il primo giorno di liceo e, Charlie, a causa del suo carattere e di un nervosismo non indifferente, non riesce a socializzare con nessuno. Solo il professore di letteratura instaura un rapporto con lui. Ma è lo stesso Charlie a considerare la cosa un po’ “deprimente”, intendo dire: avere come unico amico il proprio insegnante.
Il suo personaggio ci appare subito molto contorto: è nettamente influenzato dal passato il quale non fa che presentarsi di continuo nella sua mente, non lasciandolo tranquillo un secondo. Tutto questo ci rende empatici. Ci affezioniamo subito al giovane: dare contro a Charlie equivarrebbe a sparare sulla Croce Rossa. E’ l’unico “sfigato” sulla faccia della Terra che piace. Non tanto per il suo leggere libri e ascoltare musica, no. Non è il classico nerd che ci immaginiamo, uscito magari da The Big Bang Theory. Charlie ha la particolarità di essere vero. Puro. Onesto. Sincero. E’ sicuramente un buono. Ma, allo stesso tempo, dimostra di diventare estremamente violento qualora gli vengano toccati gli affetti. Tutto ciò, mixato ai suoi problemi psicologici, lo rendono a tutti gli effetti uno di quei ragazzi etichettabili come “strani ma fighi”.
“Patrick: Tu osservi le cose da lontano e le comprendi. Non ti metti in mostra.
Charlie: Non credevo che qualcuno potesse notarmi.”
Fortunatamente anche il destino arriva puntuale e la vita di Charlie comincia a prendere una piega diversa quando conosce Patrick (Ezra Miller) e Sam (Emma Watson), due fratellastri: lui, platealmente ed inconfondibilmente gay; lei, particolarmente originale ed unica nel suo genere.
Charlie lega immediatamente con i due poiché, in primis, sono le uniche persone a prenderlo in considerazione e, inoltre, sono differenti e si distinguono dallo status quo.
Nasce così una profonda amicizia che li porta inaspettatamente ad aprirsi e confrontarsi l’un l’altro, venendo così a conoscenza di segreti, paure ed ossessioni. Ma, insieme, i tre riescono anche a crescere e divertirsi, facendo leva su questo sentimento controverso ed inspiegabile.
Patrick è gay che più gay non si può. Ma non lo nasconde, non finge di essere altro, e per tale motivo risulta essere un personaggio innovativo e non stereotipato come i gay di Glee che, inizialmente nascondono la loro natura. Vero anche lui. Non camuffa niente, se non la sua galeotta relazione con il quarterback della scuola che, attenzione pericolo cliché, recita invece la parte dell’etero per non perdere popolarità e rispetto (come dicevamo, vedi anche serie televisiva Glee). La recitazione di Ezra Miller è stata notata clamorosamente e, difatti, ha ricevuto consensi e complimenti da tutti i fronti.
Sam, invece, il terzo personaggio principale, è totalmente fuori dal comune. Viene descritta come una ragazza dalla precedente brutta reputazione. Una ragazza facile con un’innata attitudine verso gli amori sbagliati. Ce la aspetteremmo quindi in una certa maniera ma in realtà si rivela essere l’opposto. Intelligente, premurosa, educata e a modo, è la prima ad accorgersi dell’umanità e del potenziale di Charlie, il “ragazzo da parete”.
“E in questo momento, lo giuro, noi siamo infinito.”
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La Recensione
Descrizione e Verdetto
Tra problemi adolescenziali comuni, problemi adolescenziali non comuni, passati che ritornano, allucinazioni, scene violente ed inaspettate, drammi, gioie e divertimenti da liceali, Noi siamo infinito è uno dei capolavori del cinema degli ultimi anni. In grado di toccare quelle corde emotive che pochi sanno far vibrare (indipendentemente che siate femmine sensibili o maschi duri e burberi). Emblema dei malesseri e dei disagi tipici della gioventù, Noi siamo infinito DEVE essere visto.