Noir in Festival copre di giallo Milano con la nuova edizione
Il Noir in Festival è arrivato alla sua ventottesima edizione, partendo con le date di Milano, dal 3 al 5 di dicembre, e quelle di Como, dal 6 al 9 di dicembre. ll festival cinematografico italiano più importante sul genere giallo e sul mistero comincia oggi, con un ricco programma.
Il festival, diretto da Giorgio Gosetti, Gianni Canova e Marina Fabbri, è meta d’incontro per gli appassionati di cinema, ma anche letteratura, fumetti, attualità e memoria, e la nuova edizione ospita tantissimi rappresentanti dei vari generi.
Non mancano gli ospiti internazionali, che hanno contribuito a rendere il noir un genere seguito e apprezzato su vari livelli.
Programma della nuova edizione del Noir in Festival
Il Noir in Festival si apre con vari eventi, incontri con ospiti internazionali, presentazioni cinematografiche, anniversari e concorsi.
Tra gli ospiti ci sarà Joe Dante, Jo Nesbø, Gianfranco Manfredi, Dario Argento, Katarina Kubrick, Sujata Massey, Jill Dawson, Sarah Pinborough. Presidente della giuria per il cinema è Ning Ying.
Saranno presenti anche gli esperti di ‘zombilogia’ in occasione della celebrazione dei 50 anni del film La notte dei morti viventi di George A. Romero.
Katarina Kubrick, invece, presenzierà la celebrazione di un ulteriore successo del cinema, il film 2001: Odissea nello spazio.
Gli eventi in programma del Noi in Festival 2018 sono:
Sergio Stivaletti e le magie degli effetti speciali, evento in cui lo sceneggiatore e regista, Stivaletti, incontra Alessandro Sabbioni, responsabile del Vfx team dello studio FramebyFrame, per discutere sugli effetti speciali e le varie tecniche utilizzate.
Un confronto sull’artigianato, la creazione manuale, e le moderne tecniche digitali, realizzato ad hoc per parlare dei lavori in studio e dei film di Gabriele Salvatores: Nirvana (Stivaletti) e Ragazzo Invisibile (Sabbioni)
Tra gli ospiti di spicco in quest’edizione ci sarà anche Jo Nesbø, lo scrittore norvegese di thriller più influente dell’ultimo decennio.
Sujata Massey, Jill Dawson, e Sarah Pinboroug faranno parte dell’incontro The British Touch, per un confronto tra scrittrici.
I Manetti Bros. saranno presenti per un omaggio a Stan Lee, padre del mondo Marvel.
Per l’appuntamento dei film in concorso e non del Noir in Festival ci sarà l’anteprima di Les Fauves – Savage di Vincent Mariette, City of Life di Brad Furman, fuori concorso, e Black is Beltza di Fermín Muguruza, Border di Ali Abbasi, Birds of passage di Cristina Gallego e Ciro Guerra, The Angel di Luis Ortega, A simple favor di Paul Feig e Destroyer di Karyn Kusama.
Per il Premio Caligari 2018 i film in gara sono: Ride di Jacopo Rondinelli, Una storia senza nome di Roberto Andò, La terra dell’abbastanza dei fratelli D’Innocenzo, Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, Respiri di Alfredo Fiorillo e Dogman di Matteo Garrone.
Seguiremo le varie date del festival e le varie premiazioni, il giallo si espande.
Premiazioni del Noir in Festival
Il film che si è aggiudicato il premio Black Panther per il miglior film alla ventottesima edizione del Noir in Festival è Gräns (Border) di Ali Abbasi. Secondo l’esito della giuria, la pellicola è stata scelta
“Per il suo modo straordinario e di forte impatto di mescolare fantasia e realtà. In un’epoca di caccia al mostro, il film ci pone dinanzi all’interrogativo: chi è il vero mostro?”
Ricordiamo i componenti della giuria cinematografica internazionale: i registi Ning Ying ed Edoardo De Angelis, gli attori Barbara Chichiarelli e Erik Madsen, e Katharina Kubrick.
El ángel di Luis Ortega ha vinto il Black Panther per la migliore interpretazione, assegnato a Lorenzo Ferro e Chino Darin
“per la sinergia della loro recitazione”.
Per l’nterpretazione di Nicole Kidman, in Destroyer, è stata affidata una menzione speciale
“per la scelta coraggiosa di cimentarsi in un ruolo diverso come quello della detective Erin Bell“.
Premio Giorgio Scerbanenco al Noir in Festival
Per quanto riguarda i riconoscimenti letterari, sono stati selezionati i romanzi Il purgatorio dell’angelo di Maurizio De Giovanni, A chi appartiene la notte di Patrick Fogli, Il compimento è la pioggia di Giorgia Lepore, I fiori sopra l’inferno di Ilaria Tuti, Lo stupore della notte di Piergiorgio Pulixi.
La giuria, formata da Cecilia Scerbanenco (Presidente), Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Loredana Lipperini, Sergio Pent, Sebastiao Triulzi e John Vignola, ha presenziato l’evento per il premio Giorgio Scerbanenco.
Piergiorgio Pulixi, tra i finalisti, ha vinto il Premio del pubblico, e Ilaria Tuti una Menzione speciale.
Con il suo Lo stupore della notte, Puxili ha raccontato le paure in una città, Milano:
«Se parliamo di noir, la metropoli è un topos letterario. Sono arrivato a Milano attraverso l’oggetto del romanzo che tratta di una paura quotidiana, quella del terrorismo. Milano è un luogo in cui tutto accade, è una città in vista e quindi rappresenta un simbolo potenzialmente sensibile. Ho descritto la Milano contemporanea – ha proseguito Pulixi -, volevo parlare della bellezza di questa città. Ho cercato di raccontare i luoghi più iconici, ma anche quelli più periferici, mettendo in luce le contraddizioni di questa metropoli che ha tre milioni di abitanti la mattina e uno e mezzo la sera».
Ilaria Tuti, invece, ha parlato del suo personaggio in Fiori sopra l’inferno:
«La mia protagonista è un commissario di polizia. Inizialmente, non pensavo di scrivere un romanzo, stavo cercando un soggetto per i miei racconti. Sentivo il bisogno di una figura femminile nuova, diversa. Così, mi è apparsa l’immagine di Teresa, una donna quasi sessantenne. Già con l’età, quindi, ero fuori dai canoni».
Giorgia Lepore, con il suo Il compimento è la pioggia ha spiegato l’origine del personaggio:
«Penso che l’idea sia nata dal fatto che per tanti anni, essendo archeologa, ho lavorato nei cantieri dell’alta velocità a Roma, in zone in cui erano presenti campi rom. Ho avuto una frequentazione quotidiana con i ragazzini rom, giocavano e perdevano tempo con noi perché per andare dalla scuola al campo dovevano attraversare il cantiere».
Per il vincitore del Premio Scerbanenco, Patrick Fogli, ha spiegato
«Il mio personaggio, Irene, ha un’innata ossessione per la verità. Ha bisogno di una formula, di una dimostrazione oggettiva, non si accontenta dei suoi occhi che potrebbero averla ingannata. Il mondo in cui viviamo ha un enorme problema con la realtà dei fatti e questo significa avere a che fare con chi quei fatti dovrebbe raccontarli, ossia con i giornalisti. Oggi, rispetto al passato, avremmo notevoli possibilità di percepire se ci viene detta una fesseria, eppure ce la beviamo comunque».
Le ultime date dell’evento sul lago di Como, sono state presenziate da Simona Rossotti (assessore ai rapporti internazionali del Comune di Como), Nevina Satta (Sardegna Film Commission), Chiara Omero (Presidente AFIC), Michelangelo Messina e Ernestina Mazzella (Ischia Film Commission), Chiara Coppola (Apulia Film Commission), Davide Montecchi (AGICI), un rappresentate di Lombardia Film Commission e il giornalista ed esperto Pietro Berra, che hanno chiuso il Noir in Festival sotto una nuova luce.
Como s’impegna, infatti, a realizzare un grande laboroatorio creativo in ambito di cineturismo, per la promozione di prodotti cinematografici e, attribuendo all’Italia, come da esempio anche altre regioni, un ruolo internazionale significativo.