Riconoscimento importante per i Nomadi, capitanati dal loro cofondatore, Beppe Carletti, che in occasione del 60° anniversario della loro costituzione, hanno incontrato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il Capo dello Stato ha fatto i complimenti ai membri della band, sottolineando che quello compiuto da loro è uno “straordinario percorso“.
Il tastierista Beppe Carletti, che nel 1963, insieme ad Augusto Daolio creò i Nomadi, ha spiegato al Presidente Mattarella che il gruppo: “è il secondo al mondo come longevità, dopo i Rolling Stones”.
Per questo, ha scherzato il musicista: “stiamo aspettando che smettano per diventare i primi”.
I Nomadi in carriera hanno pubblicato 82 album, tra dischi registrati in studio o dal vivo e raccolte varie. Hanno venduto complessivamente 15 milioni di dischi, sono il terzo gruppo italiano per vendite, preceduto dai Pooh e dai Ricchi e Poveri.
Per celebrare la loro carriera, a Maggio 2023 è uscito il loro nuovo lavoro di inediti “Cartoline da Qui“ preceduto dall’omonimo singolo scritto per loro da Luciano Ligabue.
Questo progetto, supportato dal prezioso contributo di amici storici, contiene ben 12 inediti.
Tra i tanti episodi musicali: Francesco Guccini ha regalato una poesia recitata da Neri Marcorè e poi troviamo le parole inedite di Giorgio Faletti arrangiate dalla band.
La band più longeva d’Italia, che da 60 anni, fa cantare generazioni, è anche in tour, con tantissime date da nord a sud, e l’estate 2023 non fa eccezione.
Le migliori canzoni dei Nomadi in occasione del loro 60°anniversario
Io vagabondo
Si tratta forse del brano più famoso e conosciuto dei Nomadi. Il singolo è stato scritto da Alberto Salerno con la musica del bassista Damiano Dattoli. Fu un grandissimo successo in grado di vendere oltre un milione di copie e, da subito, è diventato un classico del repertorio della band.
Il pezzo è nostalgico, tra l’incoscienza di essere bambini con la vita davanti e il futuro che metterà di fronte difficoltà e ostacoli. Il ricordo è al centro della canzone, tra quando si era piccoli e adulti, oggi. Dio rimane il punto fermo, lo sguardo rivolto verso una vita che ci siamo lasciati alle spalle e una casa, il focolare, che abbiamo abbandonato.
Canzone per un’amica
“Canzone per un’amica” è un pezzo scritto da Francesco Guccini e cantato dai Nomadi nel 1968. Racconta la tragedia di chi perde qualcuno in un incidente della strada, con parole semplici ma profonde: ci chiediamo a che cosa serva fare tutto quello che facciamo se poi si perde la vita così facilmente. Ma c’è un disegno più grande, il ricordo di chi muore rimane vivo in noi.
Ti voglio
“Ti voglio”, è il brano contenuto nell’album “Per quando noi non ci saremo” del 1967, nel periodo gucciniano del gruppo.
Il brano parala della donna amata, ormai persa, che viene ricordata tra gli stralci di una vita che va avanti.
Crescerai
“Crescerai” è molto di più che una canzone dedicata ad una singola persona. Col pretesto di rivolgersi genericamente ad un bambino o ad una bambina, l’autore apre lo scenario immenso della propria giovinezza.
Un giorno insieme
La canzone racconta la storia di un uomo che dopo aver passato una bellissima giornata con una donna al mattino si sveglia e se ne va. Nel testo si legge una certa nota di tristezza per questa partenza, l’uomo infatti è costretto a partire. Tuttavia il mondo e il cielo sono talmente grandi che fermarsi sarebbe controproducente e la bellissima donna sarà purtroppo dimenticata presto, al sorgere del sole: “cielo grande cielo blu, quanto spazio c’è lassù, e il giorno che nasce cancella ogni segno di te”.
E tu cosa ne pensi delle migliori canzoni dei Nomadi in occasione del loro 60° anniversario? Lascia un commento!