“Oppenheimer” di Christopher Nolan è da poco uscito nelle sale cinematografiche italiane e ha subito riscosso un grande successo. Un biopic sul “padre della bomba atomica”, girato in buona parte in bianco e nero, lungo tre ore che ha ottenuto 2.028.801 di euro, perfettamente in linea con quello del suo rivale per antonomasia: “Barbie” di Greta Gerwig, che circa un mese fa ha esordito con 2.178.000 euro.
Si tratta dunque del secondo miglior debutto dell’anno e del migliore di sempre per quanto riguarda i film di Christopher Nolan. Sul successo nostrano del film con protagonista Cillian Murphy ha sicuramente influito il mese di attesa rispetto al mercato internazionale, dove Oppenheimer ha toccato quota 727 milioni, diventando il quinto film vietato ai minori di sempre e il quarto nella speciale classifica dei blockbuster firmati dal regista britannico, superando addirittura l’acclamato Interstellar.
Negli Stati Uniti e in moltissime altre nazioni, “Oppenheimer” e “Barbie” sono usciti nello stesso giorno, il 21 Luglio, generando un’attenzione intorno all’esperienza del cinema in sala che non si vedeva da anni.
Ne hanno giovato entrambi: se “Barbie” ha abbondantemente superato il miliardo di dollari globale (1 miliardo e 290 milioni circa, di cui quasi 30 in Italia), “Oppenheimer” procede spedito verso gli 800 milioni, con un budget attestato intorno ai 100.
“Oppenheimer” infine segna anche il miglior debutto italiano per un film di Nolan, Grazie a questa pellicola infatti Nolan batte il precedente record detenuto da “Il cavaliere oscuro, il ritorno”, che debuttò il 29 Agosto 2012 con 1.287.831 euro (totale 14,7 milioni). Va da sé che “Oppenheimer” non ha rivali.
“Oppenheimer” Christopher Nolan: quanto è fedele il film alla storia vera?
Christopher Nolan sapeva che nel suo epico film Oppenheimer la scena del Trinity test avrebbe dovuto essere un momento eccezionale. Dopo tutto, il vero Trinity test fu la detonazione della prima bomba atomica, e un momento trasformativo nella storia mondiale.
La bomba esplose nel deserto del Nuovo Messico pochi secondi delle 5:30 del mattino il 16 Luglio del 1945, generando un’esplosione di luce accecante e un’onda d’urto percepita a centinaia di chilometri di distanza. In solo sette minuti si alzò in cielo una nube a forma di fungo che raggiunse un’altezza di quasi 12 km. Lasciò un cratere ampio circa 800 metri e profondo 2,5 metri, composto da una sostanza radioattiva verde e vetrosa conosciuta come trinitite.
Per quanto terribile, la prova fu considerata un successo: meno di un mese dopo, gli Stati Uniti sganciarono bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, obbligando il Giappone ad arrendersi e ponendo fine alla Seconda guerra mondiale.
La complessa eredità e i dilemmi etici generati dalla creazione della bomba atomica avrebbero perseguitato il fisico teorico J. Robert Oppenheimer. Gli sforzi suoi e del team di scienziati del Progetto Manhattan per sviluppare la bomba costituiscono il tema centrale del film Oppenheimer.
Replicare il Trinity test per il cinema è stata una sfida, anche per Nolan, regista e sceneggiatore conosciuto per film di grande spettacolo – nella sua opera del 2020 Tenet ha persino fatto esplodere un vero Boeing 747 invece di utilizzare la CGI.. Anche nel caso di Oppenheimer, Nolan ha deciso di non utilizzare la CGI, perché “avrebbe trasmesso un eccessivo senso di sicurezza”, come ha raccontato a National Geographic.
“Nel film, il Trinity test doveva apparire terrificante, ed essere testimonianza di ciò che Oppenheimer aveva dato al mondo. Doveva apparire letale. Doveva essere bello e suscitare meraviglia, ma al tempo stesso spavento”.
Nel cinema, l’accuratezza storica può essere insidiosa e oggetto di pignoleria (alcuni spettatori, ad esempio, hanno fatto notare che in Oppenheimer le bandiere americane rappresentate mostrano 50 stelle, quando in realtà a quei tempi ne avevano solo 48). Tuttavia Nolan afferma che il suo scopo era sì quello di garantire l’accuratezza storica, evitando però che il film apparisse come l’imitazione maldestra di un periodo storico.
Studiare la storia e riportarla in vita
Al di là di raccontare la storia della corsa allo sviluppo della prima bomba atomica, “Oppenheimer” mostra l’esperienza di J. Robert Oppenheimer, la sua angoscia per la creazione di un’arma potenzialmente in grado di distruggere la civiltà e il clima politico che lo trasformò in un reietto accusato di essere un simpatizzante comunista.
Basato sul romanzo del 2005 vincitore del premio Pulitzer “Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica. Il trionfo e la tragedia di uno scienziato” di Martin J. Sherwin e Kai Bird, il film ha fatto di tutto per essere il più accurato possibile.
Gli interni sono stati girati in edifici storici, alcuni personaggi sono basati sui veri scienziati del Progetto Manhattan e sono stati utilizzati dialoghi tratti direttamente da un’udienza del Senato degli Stati Uniti, da documenti declassificati dell’FBI e da altri documenti d’archivio.
“Non sono riuscito a trovare un solo errore storico nel film”, afferma Bird, che ha letto in anticipo la sceneggiatura di Nolan e ha fornito la sua consulenza per il film. Anche il caratteristico cappello di Oppenheimer ha superato il test di accuratezza: la costumista Ellen Mirojnick ha contattato produttori di cappelli a New York e in Italia, finché non ha trovato l’oggetto perfetto.
La ricerca delle location ha portato il team per tutti gli Stati Uniti occidentali e infine nel nord del Nuovo Messico, dove si trovava il vero Progetto Manhattan top-secret dell’esercito presso il Los Alamos National Laboratory.
Le scene sono state girate nella casa originale dove Oppenheimer e sua moglie Kitty (Emily Blunt) vivevano e nell’Institute for Advanced Study di Princeton, nel New Jersey, dove Oppenheimer e Albert Einstein lavorarono insieme dopo la Seconda guerra mondiale.
E tu cosa ne pensi di “Oppenheimer” Christopher Nolan? Lascia un commneto!