La 90ª edizione degli Oscar si è conclusa, i vincitori sono stati annunciati, i vinti sono tornati a casa a mani vuote. Questi Academy Awards hanno segnato alcuni record destinati a perdurare nel tempo.
Il Matusalemme degli Oscar
Grazie al brillante script di Chiamami col tuo nome, James Ivory si è aggiudicato il premio Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale (il film è tratto dal romanzo omonimo di André Aciman). Già candidato per tre volte come Miglior regista con Camera con vista, Casa Howard e Quel che resta del giorno, Ivory alla fine l’ha spuntata come sceneggiatore.
Quel che rende però davvero eccezionale la vittoria di James Ivory, è che con i suoi 89 anni è la persona più anziana a essere insignita di un premio Oscar. Il precedente primato era di Ennio Morricone, vincitore della statuetta per la Miglior colonna sonora vinta nel 2016 con The Hateful Eight: aveva 87 anni.
Oscar in Black
Tra gli outsider di questa 90ª edizione degli Academy Awards, spiccava senza dubbio Scappa – Get Out di Jordan Peele, in lizza in quattro categorie: Miglior film, Miglior regista, Miglior attore con Daniel Kaluuya e Miglior sceneggiatura originale ancora a Jordan Peele.
Delle due nomination, Jordan Peele è riuscito a concretizzarne una, aggiudicandosi il premio Oscar per la Miglior sceneggiatura originale. Risultato storico perché si tratta del primo nero a vincere questa statuetta.
¡Que viva Mexico!
I Premi Oscar saranno anche Made in USA, ma a dominare nella categoria Miglior regia è un altro paese, il Messico. Negli ultimi 5 anni, infatti, la statuetta è stata vinta per ben quattro volte da cineasti messicani.
Nel 2014 era stato Alfonso Cuaron con Gravity ad aggiudicarsi l’Oscar. I due anni seguenti era stato Alejandro Gonzalez Iñarritu a mettere a segno una spettacolare doppietta con Birdman e Revenant – Redivivo. Dopo una breve pausa con Damien Chazelle premiato nel 2017 con La La Land, quest’anno l’onore è toccato a un altro messicano, ovvero Guillermo del Toro con La forma dell’acqua.
Quel che rende ancora più spettacolare lo strapotere di Cuaron, Iñarritu e del Toro, è che i tre messicani sono anche amici nella vita reale, tanto da essere noti agli appassionati di cinema come i Three Amigos.