E se Kevin Spacey tornasse al cinema?
Kevin Spacey è stato protagonista di scandali in quanto accusato di molestie sessuali. Ciò lo ha reso letteralmente bandito dal mondo di Hollywood e del cinema.
Ultimamente noto al pubblico per aver interpretato magistralmente il ruolo del Presidente degli Stati Uniti Frank Underwood nella serie House of Cards, è stato licenziato da Netflix che ha creato una sesta ed ultima stagione senza Kevin Spacey dove la protagonista è solo la First Lady Claire Underwood (Robin Wright) la quale però non ha saputo reggere l’assenza del Presidente.
Anche Ridley Scott ha dovuto fare a meno di lui nel film Tutti i soldi del mondo.
Il mondo del cinema sente la mancanza di una figura come Kevin Spacey, ma nessuno si sente abbastanza coraggioso da ammetterlo, almeno fino a questo momento.
Paul Schrader, regista cardine della corrente della New Hollywood, ha partecipata al Festival del Cinema di Venezia nel 2017 con il film First Reformend riscuotendo un buon successo da parte della critica. Adesso vuole tornare dietro la macchina da presa per poter sperare di fare un film all’altezza degli Oscar, e pensa che Kevin Spacey sarebbe l’attore perfetto per la sua nuova storia.
“Ieri mi è stata inviata una sceneggiatura, davvero molto buona che urlava il nome di Kevin Spacey come protagonista. Ho detto chiaramente al mio produttore che avrei diretto il film solo se avessimo coinvolto Kevin. Mi ha risposto che non era possibile. Credo che ci siano crimini nella vita ma non ci siano crimini nell’arte. Spacey dovrebbe essere punito per qualsiasi crimine abbia compiuto nella vita privata. Ma non per l’arte. Tutta l’arte è un crimine. Punirlo come artista sminuisce tutta l’arte. Mettete in carcere Celine, mettete in carcere Pound, punite Wilde e Bruce, ma non censurate la loro arte”.
Paul Schrader ha espresso il suo pensiero su Twitter ma il post ha riscosso molte polemiche e per questo è stato rimosso subito dopo.
Il regista statunitense ha corso un grande rischio scagliandosi così apertamente a favore di Kevin Spacey, ma il discorso va ben oltre: il suo obiettivo è togliere Hollywood dall’ipocrisia.
La polemica non è stata d’aiuto al regista dato che alla giuria degli Academy non piace invischiarsi in questi scandali.