Tancredi, finalista di Sanremo Giovani 2023 pubblica “Perle” con cui il cantautore si esibirà il 19 Dicembre nella finale in diretta su Rai 1 provando a conquistare un posto tra i big del Festival di Sanremo 2024.
Prodotto da Giordano Colombo e scritto da Tancredi e Alessandro Antonini, il brano prosegue il filone cantautorale che ha caratterizzato l’artista nei suoi ultimi singoli, un approccio alla scrittura volto a raccontarsi in maniera autentica e senza filtri, trovando la giusta intensità per dare voce a sentimenti ed emozioni in cui l’ascoltatore riesce facilmente ad immedesimarsi.
Significato di “Perle” di Tancredi
“Perle” è una canzone d’amore per il cantautore in bilico tra pop e indie. Nel brano viene spiegato il rapporto con lei è altalenante, lei solare e sognatrice, guarda il cielo azzurro, lui in preda a paranoie e insicurezze guarda il pavimento e, forse, si accorge che questo rapporto con lei ormai è solo l’eco della sua solitudine.
“Perle” nasce da un periodo buio e Tancredi decide di fotografarne l’evoluzione, in cui il difficile rapporto con se stesso che ha vissuto in quella fase si intreccia con una relazione d’amore, passando in rassegna le immagini e i ricordi che meglio lo definiscono.
Il testo di “Perle” di Tancredi
Questo letto da una piazza e mezzo non è fatto per due
ma a noi va bene lo stesso
non sono mai stato bravo a cucinare per due
però lo faccio lo stesso
il mondo gira a cento all’ora
ma poi si ferma ogni mezz’ora
e stamattina ho solo voglia di te, voglia di te
ho solamente voglia di te, voglia di te
lasci le perle in bagno, le cicche, lo smalto
come volessi dirmi stai tranquillo ripasso
mi lasci il tuo sapore di fumo
ed un mezzo saluto
e poco prima di uscire
Mi dici che siamo tutto
io lo trovo assurdo
tu guardi il cielo azzurro
io guardo le piastrelle
quando sono distrutto
mi manchi di brutto
tranquilla è solamente una sera di quelle
in cui voglio stare male
ti griderei dalle scale
che forse tu sei tutto
ma io non sono niente
quando guardi il cielo azzurro io guardo le piastrelle
Cosa vuoi che ti risponda
lo sai
mi chiedi solo di noi
ma le parole le so usare solo nelle canzoni, eh
che ti aspettavi da me non lo so, non lo so
e il mondo gira a cento all’ora
si ferma ogni quarto d’ora
mi passi le paranoie
mi passa anche il mal di gola
a volte scusa non ho voglia di te, voglia di te
a volte non ho voglia di te, voglia di te
lasci le perle in bagno, le cicche, lo smalto
come volessi dirmi stai tranquillo ripasso
mi lasci il tuo sapore di fumo
ed un mezzo saluto
e poco prima di uscire
Mi dici che siamo tutto
io lo trovo assurdo
tu guardi il cielo azzurro
io guardo le piastrelle
quando sono distrutto
mi manchi di brutto
tranquilla è solamente un’altra sera di quelle
in cui voglio stare male
ti griderei dalle scale
che forse tu sei tutto
ma io non sono niente
quando guardi il cielo azzurro io guardo le piastrelle
Ho solamente voglia di te, voglia di te
Ho solamente voglia di te, voglia di te
ma a volte non ho voglia di te, voglia di te
a volte non ho voglia di te, voglia di te
Quando mi dici che siamo tutto
io lo trovo assurdo
tu guardi il cielo azzurro
io guardo le piastrelle
quando sono distrutto
mi manchi di brutto
tranquilla è solamente un’altra sera di quelle
in cui voglio stare male
ti griderei dalle scale
che forse tu sei tutto
ma io non sono niente
quando guardi il cielo azzurro io guardo le piastrelle
ci ho fatto un po’ l’abitudine
ho capito che in mezzo al mio disordine
tu sei l’eco della mia solitudine
Quante volte noi dobbiamo discutere
oltre a te io non ho niente da perdere
tu sei l’eco della mia solitudine
tu sei l’eco della mia solitudine
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