Sally Cruz torna con un nuovo singolo, “Poligono”, disponibile dal 1° novembre per la rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming.
Questa volta, l’artista ci porta in un mondo oscuro, fatto di dolore e apatia, ma anche di una fragile speranza che emerge tra le crepe. Il brano, con una sonorità decisamente pop, colpisce per la sua capacità di coniugare testi profondi a una melodia che si imprime nella mente. La forza di Sally sta proprio nella sua voce intensa e nella sua capacità di farci vivere le emozioni che racconta, attraversando l’anima dell’ascoltatore e rendendo ogni parola un’esperienza condivisa.
In “Poligono”, Sally racconta un percorso di autoanalisi e resistenza interiore. È un brano che parla di quanto sia difficile rimanere in equilibrio, quando la vita ci mette alla prova, ma anche di quanto sia importante continuare a stare in bilico, pur senza la certezza di restare in piedi.
Il significato di “Poligono”: tra apatia e resilienza
Il testo di “Poligono” è pervaso da una tristezza profonda e da un senso di vuoto che sembra impossibile da riempire. Sally Cruz descrive una serie di scene notturne e momenti di solitudine che fanno emergere una sensazione di precarietà emotiva. Il brano si apre con il verso: “Saranno brutti ricordi fumare tutta la notte / per riuscire a non pensare a questi giorni, sporchi”, in cui viene subito presentato il bisogno di sfuggire ai propri pensieri e ai ricordi dolorosi attraverso abitudini autodistruttive.
La frase “Tu sparami come fossi al poligono”, ripetuta nel ritornello, è potente e rappresenta un modo estremo per esprimere il desiderio di sentirsi staccati dal dolore. Come se ogni colpo sparato fosse un tentativo di anestetizzare le proprie emozioni, di coprire le ferite con nuovi lividi, anziché affrontarle. “Ogni colpo copre un livido” sottolinea come la protagonista cerchi di nascondere le proprie sofferenze sotto strati di dolore, creando un ciclo perpetuo di sofferenza non risolta.
Strofa 1: il peso dei vent’anni
Nella prima strofa, Sally canta “Oggi che è l’ultimo giorno che ho 20 anni / Non mi importa più dei soldi”. Questa frase rappresenta il passaggio cruciale tra la gioventù e l’età adulta, una transizione spesso caratterizzata da disillusione. Gli amici sono descritti come “amici stronzi che mi mangiano viva”, un’immagine che riflette la sensazione di essere sfruttati o incompleti, di avere a che fare con relazioni tossiche che drenano energia invece di darne.
L’artista ammette di avere “acuto crisi che ora non fanno più male”, suggerendo come le crisi, per quanto dolorose, siano diventate una costante nella sua vita, al punto da non far più effetto. C’è un’apatia crescente che permea il testo, un tentativo di guardare oltre il dolore senza riuscirci veramente.
Il ritornello: il poligono come metafora del dolore
Il ritornello di “Poligono” è il fulcro emotivo del brano. “Tu sparami come fossi al poligono / Che non è importante restare in piedi / Basta stare in bilico, ogni notte sembra l’ultima / O forse è l’unica”. Il poligono diventa una metafora potente della vita stessa: un luogo in cui si affrontano prove continue, in cui ogni colpo è una sfida, una ferita che non si può evitare. Sally Cruz si pone come bersaglio, accettando il dolore e l’incertezza con una sorta di rassegnazione: non importa se si cade, importa solo rimanere in bilico.
L’idea che “ogni notte sembra l’ultima, o forse è l’unica” suggerisce l’importanza del vivere il presente, anche se esso è carico di sofferenza. La precarietà di ogni momento diventa quasi un mantra, una verità a cui aggrapparsi quando tutto il resto sembra crollare.
Strofa 2: solitudine e resistenza
Nella seconda strofa, l’artista continua a descrivere la sua lotta interiore: “Questa notte mi addormento sola / Con gli occhi stanchi, con i fantasmi che ho / Con tutti i traumi che ho”. I fantasmi e i traumi sono compagni costanti delle sue notti, mentre la solitudine diventa un rifugio e una condanna. La voce di Sally si fa vulnerabile, rivelando la sua fragilità e la difficoltà di trovare conforto nelle situazioni quotidiane.
Il verso “Cartine e nuvole, mi dico non ci pensare” evoca l’immagine di una fuga temporanea, un modo per trovare sollievo anche solo per un momento. Le cartine e le nuvole rappresentano simbolicamente il bisogno di evadere, di creare una realtà alternativa in cui il dolore può essere sospeso.
Il bridge: vivere in bilico
Il bridge è il punto in cui Sally riassume l’intero significato della canzone: “Che non è importante restare in piedi, basta stare in bilico”. Questa frase è il manifesto del brano, un’espressione della lotta per rimanere vivi anche quando la vita sembra insostenibile. Il bilico diventa la condizione esistenziale, una scelta deliberata di non arrendersi, anche quando sembra impossibile trovare una vera stabilità.
Il brano suggerisce che la sopravvivenza stessa può essere un atto di coraggio. Anche se non c’è la certezza di stare bene, il solo fatto di non cadere del tutto, di restare in equilibrio, è già una vittoria.
Il ritornello finale: il dolore che rimane
Nel ritornello finale, Sally riprende il tema della lotta interiore, con la stessa intensità: “Tu sparami come fossi al poligono / Che non è importante restare in piedi / Basta stare in bilico”. La ripetizione del ritornello rafforza l’idea di apatia verso il dolore e di resistenza nonostante tutto. Ogni colpo ricevuto è una nuova ferita, ma non abbastanza per abbatterla del tutto. L’artista continua a sfidare se stessa, accettando il dolore come parte integrante della sua esistenza.
Conclusione: la voce di una generazione in lotta
“Poligono” di Sally Cruz è un ritratto crudo e autentico di una generazione che cerca di trovare un equilibrio tra il dolore e la voglia di sopravvivere. Con la sua voce potente e le parole taglienti, Sally riesce a dipingere una realtà in cui molti giovani possono riconoscersi: quella di chi affronta i propri demoni quotidiani senza certezze, ma con la determinazione di non arrendersi mai del tutto.
E voi? Vi siete mai sentiti così, sospesi tra la voglia di andare avanti e la paura di non farcela? Condividete le vostre esperienze nei commenti e lasciate che le parole di Sally Cruz vi ispirino a trovare la vostra forza, anche solo per restare in bilico.
Il testo di Poligono di Sally Cruz
Saranno brutti ricordi fumare tutta la notte
per riuscire a non pensare a questi giorni, sporchi
Spenti, da buttare via
Ho, ho, toccato il limite, perso una goccia nel mare
Palazzi e pillole, scuse per farsi del male
Questa notte mi addormento sola
Con gli occhi stanchi, con i fantasmi che ho
Con tutti i traumi che ho
Tu sparami come fossi al poligono
Che non è importante restare in piedi
Basta stare in bilico, ogni notte sembra l’ultima
O forse è l’unica
Tu sparati ogni colpo copre un livido
Che non è importante
Oggi, oggi che è l’ultimo giorno che ho 20 anni
Non mi importa più dei soldi
Ho amici stronzi che mi mangiano viva
Ho acuto crisi che ora non fanno più male
Cartine e nuvole, mi dico non ci pensare
Questa notte mi addormento sola
Con gli occhi stanchi, con i fantasmi che ho
Con tutti i traumi che ho
Tu sparami come fossi al poligono
Che non è importante restare in piedi
Basta stare in bilico, ogni notte sembra l’ultima
O forse è l’unica
Tu sparati ogni colpo copri un livido
Che non è importante
(Che non è importante)
Tu sparami come fossi al poligono
Che non è importante restare in piedi
Basta stare in bilico, ogni notte sembra l’ultima
O forse è l’unica
Tu sparati ogni colpo copre un livido
Che non è importante