Il primo episodio della serie televisiva “The Last of Us”targata HBO ha centrato l’obiettivo di porsi in un equilibrio perfetto per accontentare i fan della saga di videogiochi da cui è tratta e appassionare i nuovi spettatori. Il primo episodio infatti dimostra il rispetto per il materiale originale ma allo stesso tempo introduce alcuni dettagli chiave separati dalla sua storia d’origine.
La serie ha apportato diverse modifiche alla trama dalla prima parte del gioco. Il più grande cambiamento è la datazione: se nel videogioco l’infezione cerebrale da Cordyceps si impadronisce della società nel 2013, la pandemia nella serie televisiva ha avuto luogo nel 2003 in modo da osservare le gesta dei protagonisti in uno scenario post apocalittico ambientato nel 2023.
Un’altra modifica importante è l’età anagrafica del protagonista Joel, interpretato da Pedro Pascal. Nel prologo del videogame il personaggio ha 32 anni per poi compierne 52 quando incontra il personaggio di Elle. Nella serie tv invece Joel ha 36 anni allo scoppio della pandemia mentre ne compie 56 nello sviluppo del racconto.
Un’altra grande differenza rispetto ai vari capitoli della saga videoludica è la dinamica delle relazioni tra i protagonisti.
Nel gioco, Marlene (Merle Dandridge) ed Ellie (Bella Ramsey) si conoscevano chiaramente, erano persino protettive l’una con l’altra, quando Joel e Tess le incontrano per la prima volta. Questo perché Marlene ha promesso alla madre di Ellie che si sarebbe presa cura di lei dopo la sua morte. Ellie inizialmente è riluttante a lasciare Marlene per viaggiare con Joel.
Nella serie tv Ellie e Marlene hanno una relazione controversa. Si dice che Marlene sappia chi sia Ellie, sebbene non sia chiaro il viceversa. Ciò probabilmente è per indurre lo spettatore a prendere le parti della giovane ragazza.
Nel primo episodio di “The Last of Us” non mancano i riferimenti fedeli al videogame
La narrazione televisiva per forza di cose deve esplorare alcuni elementi che nel gioco non venivano spiegati. Ad esempio particolare attenzione è posta al mostrare esplicitamente il dominio militare della Federal Disaster Response Agency (FEDRA) sui sopravvissuti nelle zone di quarantena quando nel videogioco i protagonisti ne sentono la presenza opprimente solo indirettamente dai racconti di altri personaggi.
Questo ed altri cambiamenti sono infatti stati necessari per immergere al meglio nella narrazione anche gli spettatori che non hanno mai giocato al videogame.
L’attività da contrabbandiere di Joel è stata inoltre maggiormente marcata e contestualizzata nello scenario post apocalittico ed inoltre sono resi maggiormente umani i rapporti tra Ellie e Joel al fine di far empatizzare lo spettatore nelle vicende trasposte.
La presenza tra i produttori della serie tv del creatore del videogioco, Neil Druckmann, dimostra però l’attenzione nella sceneggiatura ad inserire particolari rimandi che hanno reso epica la saga videoludica, come ad esempio la scena in cui Sarah regala a Joel il suo amato orologio per il suo compleanno che contiene stralci di dialoghi fedeli alla sequenza di gioco.
Sono proprio questi dettagli, incastonati nei momenti più tranquilli della narrazione, ad emozionare tanto i fan del videogame quando a far appassionare i nuovi spettatori. Un riferimento esplicito, seppur non apprezzabile nel doppiaggio italiano, è poi la presenza di Merle Dandridge, che riprende i panni di Marlene dopo averle dato la voce nel videogioco.
E tu, cosa ne pensi del primo episodio di “The Last of Us”? Secondo tu è all’altezza del videogame? Lasica un commento!