TITOLO: Professore per amore | PAESE: USA |
TITOLO ORIGINALE: The Rewrite | ANNO: 2014 |
CAST: Hugh Grant, J. K. Simmons, Marisa Tomei, Allison Janney, Chris Elliott | GENERE: commedia sentimentale
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Recensione a cura di Serena Grosso | DURATA: 106 minuti |
Le commedie sentimentali con Hugh Grant sono una garanzia dal lontano 1999 quando, con Notting Hill, fece innamorare tutte (ma proprio tutte).
L’attore più anticonformista di sempre ammalia e conquista anche con Professore per amore, una pellicola romantica, divertente e perfino educativa. La traduzione italiana del titolo non lascia trapelare nulla ma The Rewrite “la riscrittura” si pone come obiettivo quello di dimostrare che tutto, nella vita, può essere recuperato e, appunto, “riscritto”. Insomma, commedia sì, romantica ma anche moralmente utile. Emblema delle seconde possibilità, delle rinascite emotive e della filosofia “Never give up”, mai arrendersi.
“Sei strano…ma metà delle persone di successo a Hollywood lo sono.”
Il personaggio principale è Keith Michaels (Hugh Grant), uno sceneggiatore di successo che vinse anche l’Oscar nel lontano 1998. Adesso, però, quasi vent’anni dopo, Keith si ritrova in una situazione completamente diversa: reduce da un matrimonio finito male, con un NON rapporto con il figlio ormai diciottenne e con una carriera sul bilico. I suoi lavori, difatti, vengono continuamente scartati, ritenuti poco adatti all’evolversi del panorama cinematografico.
Sconfortato e senza più un soldo, Keith cerca di capire come muoversi, che direzione prendere. E’ la sua agente a fargli una proposta, consigliandogli un posto come insegnante di sceneggiatura e scrittura creativa in un’università di Binghamton, dalle parti di New York.
Lo sceneggiatore è titubante a riguardo: innanzitutto non lo entusiasma l’idea di lasciare Hollywood per una cittadina semi sconosciuta e, come se non bastasse, non crede nell’insegnamento scolastico.
“Con il dovuto rispetto, non credo ci sia qualcosa che possa essere insegnato in un’aula.”
Tuttavia è costretto ad accettare l’offerta, spinto più dalla necessità economica che dalla volontà vera e propria.
In un primo momento tutto gli sembra un incubo (eccetto le giovani e seducenti studentesse disinibite) e si ripromette di fare il minimo indispensabile per mantenere il posto ma poi, a causa delle circostanze, deve ritrattare e comincia a mettersi d’impegno nel tentativo di trasmettere ai propri studenti le sue nozioni ed i suoi consigli personali.
Merito anche della madre single Holly (Marisa Tomei), una donna simpatica che ha deciso di riprendere gli studi.
Holly ha un’influenza totalmente positiva su Keith che, frequentandola, lascia sempre più da parte il lato da incallito seduttore per vestire, invece, i panni dell’uomo maturo.
“Sei una persona con cui è facile parlare…anche se parli sempre tu.”
Professore per amore fa centro su tutti i fronti. La love story, c’è e funziona. E’ credibile e la complicità sullo schermo fra i due attori è molto gradevole da vedere. I due personaggi principali, ormai persone adulte, si punzecchiano a suon di botta e risposta veramente brillanti. La comicità, c’è. Hugh Grant è maestro, oramai, in ironia fine e sottile, uno humor inglese insostituibile (“E anche se sono stato via solo poche ore, ho scoperto che sentivo la tua mancanza. Ora…è possibile che se fossi rimasto lì ancora qualche ora la cosa mi sarebbe passata…bè…ora non lo sapremo mai. Perciò la risposta è, sì…spero che ci sia qualcos’altro.”) e le sue espressioni facciali sono tanto buffe quanto sexy. Anche i personaggi secondari sono stati costruiti egregiamente, con dei ruoli stereotipati resi comici dalle ovvietà e dai cliché. Inoltre la presenza di J. K. Simmons nei panni di un uomo di polso ma padre sensibile, fa la differenza.
E per concludere, anche l’insegnamento morale…c’è, dando a questa commedia il tocco in più.
“Il talento non si insegna.”
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La Recensione
Descrizione e Verdetto
<strong>Professore per amore</strong>…galateo del divertimento e manuale per il successo.