Vittoria Puccini torna su Rai Uno nel thriller psicologico La fuggitiva, in onda lunedì 5 aprile in prima serata. Una nuova avventura per l’attrice toscana che vestirà nuovamente i panni di una donna forte, costretta suo malgrado a confrontarsi con una situazione tragica.
L’attrice interpreta Arianna Comani, 38 anni, che all’improvviso è costretta fare i tragici conti con un cambiamento radicale nella sua vita apparentemente tranquilla, almeno fino al momento in cui tutto assume una piega assolutamente inaspettata. Così come raccontato dalla stessa Vittoria Puccini, che ha parlato entusiasticamente del suo nuovo personaggio, la protagonista della storia vedrà improvvisamente tutta la sua esistenza sconvolta da un evento drammatico:
“Il marito assessore regionale viene ucciso, e lei da tranquilla moglie di un tranquillo politico di provincia, nonchè madre di un bambino di 8 anni, viene catapultata in un incubo. Si mette in fuga con il figlio per andare alla ricerca della verità.”
Vittoria Puccini parla del suo ruolo: dinamismo e azione
La fuggitiva è una serie densa di azione, e allo stesso tempo anche un thriller dai risvolti psicologici molto forti, spesso tragici. Una fiction in bilico tra action e crime, come ha voluto sottolineare in prima persona Vittoria Puccini parlando del suo personaggio:
“È un ruolo dinamico, bello ed è la prima volta che mi trovo a girare scene di azione anche pericolose. È stato faticoso interpretarlo perchè ha richiesto un grande lavoro fisico: ci sono combattimenti, sparatorie, mi sono preparata con gli stunt per imparare le coreografie. Ha anche una parte sentimentale che racconta il rapporto con il figlio che è tutta la sua vita. Nella sua fuga Arianna sarà affiancata da un giornalista, Marcello, che crede nella sua innocenza.”,
Un personaggio, quindi, che l’ha vista costretta a doversi misurare con una serie di situazioni anche fisicamente impegnative, mai sperimentate prima di questo momento. Come da lei stessa ammesso, infatti, impersonare Arianna non è stato affatto così facile, soprattutto quando si è trovata a dover girare la scena più pericolosa della serie, di notte, durante una sparatoria:
“Mi sono fatta male, mi sono distratta e per fuggire ho perso l’equilibrio, sono scivolata sul brecciolino. Il giorno dopo ero sul set.”
Vedremo, quindi, una Vittoria Puccini molto più dinamica del solito, che è riuscita a impressionare per prima sua figlia Elena recitando in un ruolo diverso da tutti quelli gà sperimentati. Alla domanda su come ha reagito la figlia nel vederla così sportiva e veloce, l’attrice ha risposto prontamente:
“Mi sono allenata molto, anche se nella vita la corsa non è uno sport che frequento molto. Mi sono allenata anche con gli stuntmen con i quali abbiamo studiato le coreografie. Arianna deve imparare a sopravvivere, non ci siamo rifatti a un’arte marziale, ma a varie tecniche di combattimento. È stata una delle sfide che mi ha conquistato, quella di lavorare sul fisico e di trovare una velocità di reazione che nella vita non mi appartiene. Sono pigra. Una sorpresa, per lei sono più pigra, una donna e mamma normalissima che fa rispettare le regole, ma anche molto amorevole.”
La fuggitiva, quattro puntate su Rai Uno
Vittoria Puccini, appena nominata come miglior attrice ai David di Donatello 2021 per il film 18 regali in cui recita insieme a Edoardo Leo e a Benedetta Porcaroli, si dice molto soddisfatta di questo nuovo ruolo.
La serie, diretta Carlo Carlei e prodotta dalla Compagnia Leone Cinematografica Srl in collaborazione con Rai Fiction, andrà in onda in quattro puntate e debutterà in prima serata sulla rete ammiraglia Rai il giorno di Pasquetta.
Il regista, parlando della fiction, lo ha definito un “action thriller e melodramma” e, raccontando in maniera entusiastica la storia de La fuggitiva, ci ha tenuto a sottolineare come Vittoria Puccini sia riuscita a ricalcare Harrison Ford nel film Il fuggitivo:
“Solo che nel film Tommy Lee Jones credeva nella sua colpevolezza, la nostra serie vive invece di una rivalità che diventerà solidarietà femminile. È un omaggio alle donne e alla loro incredibile capacità di sollevarsi nelle situazioni più difficili.”
Nel cast de La fuggitiva, oltre alla protagonista ci saranno anche gli attori Pina Turco – che abbiamo conosciuto nel ruolo della moglie di Ciro di Marzio in Gomorra e che in questa serie vestirà i panni di una poliziotta incaricata di trovare la fuggitiva Arianna Comani -, Gianni Rosato, nei panni di Goran, Alan Cappelli Goetz in quelli di Franz, Eugenio Mastrandrea è il giornalista Marcello Favini, Sergio Romano e Antonio Gerardi.
Pina Turco sarà la poliziotta che insegue la protagonista
Ecco come Pina Turco ha parlato del suo personaggio, accennando al fatto che il regista Carlo Carlei aveva chiaro sin dall’inizo che le due protagoniste femminili, la fuggitiva e la poliziotta, sono in realtà due facce della femminilità, che si rispecchiano l’una nell’altra:
“È un punto di partenza che Carlo aveva ben chiaro, siamo partite da questo tema. Nel thriller ci sono due donne alla ricerca di loro stesse, che, in modo diverso, percorrono la strada del coraggio. Il simile avvicina il simile e sono molto piu vicine di quanto immaginano. Abbiamo lavorato come se fosse un unico personaggio, arriva un momento della storia in cui questo si rivela in modo molto chiaro.”
Le fa eco Vittoria Puccini, che aggiunge:
“Sono apparentemente antagoniste ma entrambe portatrici di una ferita che non sono riuscite a guarire, superano il conflitto interiore che riguarda il loro passato. Penso che le donne quando si mettono insieme possono diventare una forza inarrestabile, vincente.”
La trama de La fuggitiva
Arianna, 38 anni, è sposata e ha un figlio di 8 anni. È una donna mite e felicemente appagata dal suo matrimonio con Fabrizio, assessore all’urbanistica di un piccolo comune nel torinese. Tra i due tutto procede normalmente fino al giorno in cui la donna viene sconvolta dalla morte dell’uomo. Assassinato.
La donna ha un passato misterioso: trent’anni prima la sua famiglia era stata sterminata durante una rapina nella villa dove abitava. La rapina finì male e di lei si persero le tracce per molto tempo. Ricomparve dieci anni dopo, insieme a un gruppo di profughi scampati alla guerra in Bosnia. Accolta in una casa famiglia da una suora laica, suor Donata, Arianna, profondamente traumatizzata, parlò e rivelò la sua vera identità solo dopo mesi. Il migliore amico e socio di suo padre, l’avvocato e ora senatore Feola, si fece avanti e la adottò, commosso per averla ritrovata.
Arianna dopo la morte di Fabrizio è distrutta: non solo il marito è morto ma la polizia sembra essere pronta a mettere lei in cella per il delitto, e così l’unico modo che ha per dimostrare la sua innocenza e scappare e cercare di scoprire chi l’ha incastrata. La donna fugge, portando con sé suo figlio, e a questo punto entra in scena anche un’altra figura misteriosa: la presunta amante di suo marito Fabrizio.
Davvero è la gelosia il movente del delitto? La polizia l’ha incriminata, in commissariato si è presentata una donna che dice di essere stata l’amante di Fabrizio, però non tutto quadra come dovrebbe. Arianna – che si è trasformata in una specie di Nikita – ha preso il figlio ed è scappata, inseguita da un’ispettrice (Pina Turco) che non crede nella sua colpevolezza.
Dalla parte di Arianna c’è anche il giornalista Marcello Favini, il primo a mettere in dubbio la colpevolezza della donna e a intuire che è potrebbe essere stata incastrata. E sarà proprio lei a chiedergli aiuto. L’uomo, quindi, decide di unirsi a lei e a suo figlio, diventando anche lui, di fatto, un fuggitivo. Tra i due nasce una complicità che sfocerà in qualcosa di più.