Il 2021 di Rancore si apre con un singolo molto promettente dal titolo Equatore, dove il rapper si è fatto affiancare dalla cantante Margherita Vicario. Un vero e proprio viaggio intorno al mondo, tutto in una canzone, che diventa il modo per raccontare se stesso, e la continua ricerca che ci fa umani in questo mondo molto spesso più grande di noi.
Equatore si pone come base per un futuro album di Rancore, che nello scorso anno ha vissuto il successo della sua esperienza sanremese con il brano Eden e che ora riprende in mano la sua creatività per aprire nuove porte e nuove partenze per la sua carriera.
Equatore si presenta, da oggi in rotazione radiofonica, come un vero e proprio viaggio intorno al globo, e grazie all’incontro delle voci di Rancore e Margherita Vicario, un sali scendi di emozioni diverse.
Da dove nasce il testo di Equatore?
Lo stesso Rancore ha raccontato con queste parole la nascita della sua canzone e la scelta di interpretarla insieme a Margherita Vicario:
Molte volte per scrivere una canzone, visto che amo complicarmi la vita, ho riempito il mio zaino di libri e manuali di ogni genere e quando ho potuto ho intrapreso viaggi che non avrei mai pensato di fare.
Rancore
Ogni mia canzone è uno studio, un percorso.
Poi è arrivato il giorno, in apparenza un giorno qualunque, in cui cercando tra gli oggetti dimenticati ho rispolverato un libro che non aprivo da tanto tempo. Si tratta di un vecchio atlante da anni dimenticato sullo scaffale. Non sapevo che sarebbe stato proprio quello il mio nuovo protagonista.
La nuova canzone nasce quel giorno, con il mondo intero in un libro, utilizzando una bussola con delle squadre e cercando di tracciare un percorso grazie alle parole e alle immagini. Se vuoi che il tuo viaggio abbia davvero senso non puoi partire da solo.
La voce e lo stile di Margherita Vicario mi hanno da sempre trasportato in mondi lontani, tra immagini e profumi nuovi. Siamo felici ora di raccontarvi insieme questa storia.
Cosa ne pensi di Equatore? Lascia un commento per dire la tua, ma dopo aver letto il testo della canzone che trovi qui di seguito.
Il testo di Equatore
Un venerdì in aeroporto fermo a Nizza
tu stavi sotto le piramidi di Giza
avevo sabbia sulla lingua a Teheran
io quando ti cercavo in Cina tu eri a Taiwan
ho fatto a botte con i gechi come a Gibuti
tu che salivi sulla Luna a Teotihuacan
io navigavo ad Alicudi, tu Filicudi
tu stavi alle Champs-Élysées quando ero ad Amsterdam
ti rivelerò il mistero mio
sottovoce qui nei tropici
potrò cambiare emisfero io
non gireranno al contrario i miei vortici
io mentre ero a Fushun, tu Suzaka
ero in Zimbabwe, tu in Zambia, a Lusaka
io stavo in Madagascar, tu a Kaapstad
ero una foglia che volava verso Bagdad
E tu sei come vento, tempesta in te
io sono come una forеsta, una guerra in me
ci siamo chiusi in un cerchio con una linеa
per dopo chiederci con cosa confina
Cercami nelle parole
il vento è una voce che va dove vuole
corre veloce oltre la fine
oltre ogni limite
siamo nati all’opposto
ci vediamo tra poco
ci mescoleremo soltanto a due passi dall’equatore
a due passi dall’equatore
tu sei sull’Oceano Pacifico
io nella foresta dell’Ecuador
insieme a due passi dall’equatore
a due passi dall’equatore
incontriamoci all’equatore
Era domenica, io sono stato sulle isole Galápagos
fino a Quito, Portorico
risalito poi a Chicago, sono andato in Laos
arrivato prendo il volo per il Mozambico
luna piena, era lunedì
si vedeva anche il Taj Mahal
tu come vento, eri un fiume di
polvere magica negli occhi kajal
io sono sceso in Antartide quasi Atlantide
ho ballato con il diavolio in Tasmania
la luce della Tanzania, il tuo velo blu
io sono in Transilvania, tu a Malibù
E tu sei come vento, tempesta in te
io sono come una foresta, una guerra in me
ci siamo chiusi in un cerchio con una linea
per dopo chiederci con cosa confina
Cercami nelle parole
il vento è una voce che va dove vuole
corre veloce oltre la fine
oltre ogni limite
siamo nati all’opposto
ci vediamo tra poco
ci mescoleremo soltanto a due passi dall’equatore
a due passi dall’equatore
tu sei sull’Oceano Pacifico
io nella foresta dell’Ecuador
insieme a due passi dall’equatore
a due passi dall’equatore
incontriamoci all’equatore
Io pensavo di seguirti ma è un’illusione
tu eri come un soffio sopra una foglia
cercavamo di creare comunicazione
sembravamo quasi un uomo ed una donna
ci mescoleremo come il nero e il bianco
ruberemo solo un punto l’uno dall’altro
questo vento è veloce
io lo so come
arrivare in nuovi luoghi
di cui non so il nome
Cercami nelle parole
il vento è una voce che va dove vuole
corre veloce oltre la fine
oltre ogni limite
siamo nati all’opposto
ci vediamo tra poco
ci mescoleremo soltanto a due passi dall’equatore
a due passi dall’equatore
tu sei sull’Oceano Pacifico
io nella foresta dell’Ecuador
insieme a due passi dall’equatore
a due passi dall’equatore
incontriamoci all’equatore