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TITOLO: Rapunzel – L’intreccio della torre
TITOLO ORIGINALE: Tangled
REGIA: Nathan Greno, Byron Howard
PAESE: USA
ANNO: 2010
GENERE: animazione
DURATA: 100 minuti
DOPPIATORI ORIGINALI: Mandy Moore, Zachary Levi, Donna Murphy, Ron Perlman
DOPPIATORI ITALIANI: Laura Chiatti, Giampaolo Morelli, Massimiliano Alto, Giò Giò Rapattoni, Pino Insegno
Dimenticatevi la principessa standard e il Principe Azzurro lindo e pulito a cui la Disney ci ha sempre abituati. In Rapunzel – L’intreccio della torre i parametri della più famosa casa di produzione cambiano, pur mantenendo alcuni cliché romantici a cui mai avremmo potuto rinunciare.
Questo cinquantesimo classico Disney (senza ombra di dubbio uno dei miei preferiti) ripropone in una chiave del tutto nuova la fiaba tedesca di Raperonzolo, scritta dai fratelli Grimm.
Rapunzel è una piccola principessa che ha ereditato, ad insaputa di tutti (o quasi), un potere molto speciale: la sua folta chioma infatti, se pettinata, aiuta a mantenere giovani le persone.
Purtroppo tale dono non passa inosservato all’antagonista del cartone, una donna malvagia che pur di continuare a ringiovanire rapisce la neonata per rinchiuderla in una torre nel bosco ed utilizzarla per il suo scopo.
Passano gli anni e i regnanti non riescono a trovare la loro principessa che, nel frattempo, è cresciuta pensando di essere la figlia della donna che l’ha rapita. La curiosità e le mille domande a cui non trova risposta la faranno disobbedire a quella che crede essere sua madre per partire all’avventura e alla scoperta del mondo in compagnia di un ladruncolo, Flynn, che capiterà per caso nella sua dimora.
“La terra, l’erba e i fiori sono davvero qua,
il vento che mi sfiora dove mi condurrà,
oggi farò, davvero, quello che mi va…
voglio saltare, danzare, cantare, gridare, sfrecciare, sognare, volare, guardare, scappare,
fin quando saprò finalmente cos’è la libertà!”
La Disney supera nuovamente se stessa creando un connubio a dir poco magico che rende questo film d’animazione uno dei più apprezzati degli ultimi anni (a livello di incassi viene battuto solo da Il re leone e Frozen). La tecnica vincente è stata quella di mescolare alcuni ingredienti classici ad una “modernizzazione” tutta innovativa. Abbiamo sì degli elementi tipicamente fiabeschi e disneyani, come per esempio una principessa, una casa nella zona più remota del bosco, gli animali buoni, le canzoni ironiche e quelle romantiche ma, con l’aggiunta questa volta, di fattori differenti. La principessa, per esempio, ha un caratterino che discosta notevolmente dalle personalità che solitamente ci vengono proposte nelle principesse di sempre. Ha sì un principe tutto suo ma non ha bisogno totalmente di lui per affrontare la vita. E’ una donna moderna che non si lascia mettere i piedi in testa dal sesso maschile e che si ritrova ad affrontare problemi del tutto attuali. E, a proposito di principi, Flynn non è lo stereotipo di Prince Charming classico, anzi, all’opposto! E’ un ragazzo irriverente che come mestiere fa il ladro ed ha come scopo di vita quello di diventare ricco, il fine, poi, giustifica i mezzi. Altra novità assoluta è il rapporto tra i due: cliché cinematografico (che però fa sempre colpo), femmina e maschio in un primo momento vanno tutto meno che d’accordo, anzi, siamo al limite dell’odio. Ovviamente non sarebbe un cartone degno della categoria se alla fine questo sentimento non cambiasse radicalmente sfociando in un amore puro e incondizionato (e ci piace così).
Mi spiace ripetermi ma se dovessi definire Rapunzel – L’intreccio della torre con una parola sola, userei “modernità”. Noto una varietà di battute completamente diverse da quelle a cui siamo abituati, la Disney sta al passo coi tempi offrendo un cartone animato, una principessa tosta, un principe un po’ “sporco”, una storia d’amore unica, realtà quotidiane ma, soprattutto, una comicità senza precedenti.
“Ora vedo la realtà
e la nebbia si è dissolta.
Anche nell’oscurità
tutto è chiaro intorno a me.
So cos’è la libertà,
ora per la prima volta.
Tutto ormai è così diverso…
solo grazie a te.”
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La Recensione
Il Verdetto
Terzo film d'animazione Disney ad aver incassato di più. Successo planetario per questo cartone animato che mischia elementi classici a elementi innovativi. La chiave moderna con la quale è stata realizzata la pellicola non sbaglia, fa centro, diverte ed emoziona.