A dire la verità ci sono episodi che mi sono piaciuti di più e altri meno della serie TV “Il Clandestino“, ora in onda su Netflix.
L’aspetto che ho trovato più divertente è il tocco di ironia dato dall’attore Hassani Shapi, che interpreta il personaggio di Palitha. Un meccanico singalese che ospita Luca (Edoardo Lei) nella sua autofficina, con il quale inizia a collaborare nella sua nuova attività di investigatore privato, che si chiama appunto “Il Clandestino”.
Di cosa parla Il Clandestino?
Luca Travaglia, un tempo ispettore capo dell’antiterrorismo, ha abbandonato la polizia dopo un tragico attentato durante una serata di gala tra diplomatici. La sua ex fidanzata, Khadija, di origine libica, è morta nell’esplosione, evento che ha anche lasciato paralizzato Sergio Bonetti, il più giovane dei suoi agenti. Travaglia non riesce a superare il trauma e, incapace di comprendere l’accaduto, decide di trasferirsi da Roma a Milano.
A Milano, Luca inizia una nuova vita lavorando come buttafuori nelle discoteche e guardia del corpo. Vive in affitto nell’autorimessa di Palitha, un singalese con competenze da meccanico che gestisce un’impresa di soccorso stradale. Palitha vive al piano superiore con la moglie Gedara. Luca spesso si perde nei suoi dolorosi ricordi, cercando di dimenticare con il Gin del supermercato vicino.
Il suo ex collega e amico De Giglio, archivista della polizia, lo aiuta raccogliendo informazioni sull’attentato. Con il passare del tempo, Luca e Palitha iniziano a lavorare insieme come investigatori privati. L’idea è di Palitha e coinvolge Luca suo malgrado. Grazie alla complicità del vicequestore Claudio Maganza, vecchio amico di Luca, riescono a ottenere una licenza provvisoria per esercitare la professione investigativa.
Luca e Palitha si dedicano ad aiutare persone in difficoltà, come immigrati clandestini e italiani finiti nel giro della malavita o scomparsi, che non possono rivolgersi alla polizia. Per i loro spostamenti usano un furgone Fiat 1100 rosso, restaurato e modificato come carro attrezzi.
I ricordi di Khadija riaffiorano spesso nella mente di Luca. Flashback continui mostrano il loro primo incontro, i momenti felici vissuti insieme e il tragico evento dell’esplosione. Questi ricordi si intrecciano con gli eventi attuali delle sue indagini, rendendo il passato sempre presente nella vita di Luca.
Cosa mi è piaciuto e cosa non mi è piaciuto della serie?
Oltre al personaggio Palitha, c’è qualche altra cosa che mi ha convinto. Ma partiamo da una cosa che non mi ha convinto.
Si, perché “Il Clandestino” presenta alcune debolezze non di poco tanto. Nonostante la scelta di non basarsi su un romanzo, la trama spesso risulta prevedibile. I casi settimanali, pur ben strutturati, a volte sembrano forzati e mancano di profondità. Il protagonista, interpretato da Edoardo Leo, offre una buona performance, ma alcuni personaggi secondari (non Palitha) non sono altrettanto convincenti. Le loro storie risultano superficiali e non sempre ben integrate nella trama principale.
Un altro aspetto problematico è la gestione del ritmo narrativo. Alcuni episodi soffrono di lentezza e mancanza di azione. Questa discontinuità può portare a momenti di noia totale. Oltre a questo, la serie non sempre riesce a mantenere alta la tensione emotiva, diluendo l’impatto dei momenti drammatici.
La scenografia di Milano è un punto forte di “Il Clandestino.” Milano emerge come un personaggio a sé stante. La serie dipinge un ritratto realistico della città, lontano dagli stereotipi della Milano da bere. I quartieri popolari, con le loro sfumature grigie e cupe, diventano il teatro perfetto per le storie di emarginati e invisibili, tipo gli immigrati e clandestini irregolari, che commettono la maggior parte dei reati nella città meneghina.
“Il Clandestino” ha ottenuto un buon successo su Netflix Italia, confermando una tendenza già vista con altre serie Rai crime. Questo passaggio allo streaming sembra conferire alle produzioni italiane un appeal maggiore. Comunque ho notato un problema con il montaggio tipico dei prodotti Rai.
E tu hai visto la 1° stagione di Il Clandestino? Cosa ne pensi? Dì la tua nei commenti.
Dettagli sulla serie Il Clandestino
Dettagli della serie Il Clandestino:
- Disponibile in streaming: dal 8 aprile 2024 su Rai 1 e successivamente su Netflix.
- Cast: Edoardo Leo, Hassani Shapi, Alice Arcuri, Fausto Maria Sciarappa, Lavinia Longhi, Mattia Mele, Michele Savoia, Isabella Mottinelli, Tia Architto, Stefano Guerrieri.
- Regista: Rolando Ravello.
- Informazioni sull’inclusività: include attori di diverse origini etniche e personaggi femminili di rilievo.
- Studio: Rai Com.
- Genere: dramma, crime.
- Temi: emarginazione sociale, lotta contro il crimine, ricerca della verità.
- Forze dei personaggi: coraggio, resilienza, spirito di giustizia.
- Durata: 12 episodi di circa 50 minuti ciascuno.
La Recensione
Il Clandestino (1° stagione)
"Il Clandestino" alterna momenti brillanti a cali di tensione. La performance di Hassani Shapi aggiunge una nota ironica, mentre la trama a volte prevedibile e il ritmo disomogeneo ne minano l'efficacia. La scenografia di Milano merita.
PRO
- Hassani Shapi è divertente
- Bella la scenografia di Milano
- Anche Edoardo Leo se la cava bene
CONTRO
- Molti personaggi secondati ci azzeccano poco con la storia
- Non tutti gli episodi sono interessanti
- Troppi momenti di calma piatta e dialoghi non sempre coinvolgenti