Tenebre e Ossa, l’adattamento Netflix della serie di romanzi di Leigh Bardugo, sta soddisfacendo i due principali desideri del suo pubblico. In primo luogo, è una fantasy epico con un’intricata trama, colmando il vuoto lasciato da Game of Thrones. Ma è anche la storia di una ragazza umile che si ritrova in un mondo magico dopo essere stata rivelata come La Prescelta o l’Evoca Luce; una trama molto familiare per la generazione post-Harry-Potter e post-Hunger-Games.
Nella stagione 2, la serie presenta quanto di buono fatto vedere nella prima stagione di Tenebre e Ossa, intensificando gli aspetti che hanno reso la stagione 1 un successo di pubblico e critica e facendo evolvere la serie in qualcosa di più di un semplice erede di Game of Thrones e Harry Potter: qualcosa di completamente nuovo.
La stagione 1 della serie ha fatto il lavoro più difficile. Ha presentato il mondo di Ravka, diviso in due da una misteriosa nube oscura piena di creature terrificanti. Ha introdotto i Grisha, persone dotate di doni magici come il controllo degli elementi, la guarigione, la manipolazione dei cuori e persino la metallurgia. Alina Starkov (Jessie Mei Li), un tempo umile cartografa, viene rivelata come la mitica Evocatrice della Luce e i suoi poteri si scontrano con Kirigan, noto anche come L’Oscuro (Ben Barnes).
La stagione 2 riprende da dove si era interrotta la stagione 1: Alina è in fuga con il suo migliore amico e fedele compagno Mal (Archic Renaux) e mentre cercano di sfuggire ai nemici che si sono creati, intraprendono una grande avventura alla ricerca di “amplificatori” per potenziare i poteri di Alina. Questo viaggio tra i regni è mostrato attraverso ritagli di una mappa, un interessante riferimento al passato di Alina come cartografa.
Ma queste inquadrature sulla mappa sono più di un semplice richiamo al passato di Alina: sono anche uno strumento utile per gestire il più grande difetto della serie. L’azione di questa serie si sviluppa ora su più trame, ognuna completamente slegata dall’altra. In una trama, Alina e Mal sono alla ricerca di amplificatori insieme a Nikolai Lantsov (Patrick Gibson), il principe pirata disonesto molto atteso dai fan dei libri. In un’altra, L’Oscuro cerca di riguadagnare il suo potere dopo una perdita devastante che gli ha lasciato delle cicatrici da supercattivo sul viso. In un’altra trama ancora, la banda dei Corvi pianifica colpo dopo colpo.
Sebbene queste trame finiscano per intersecarsi, non c’è un tema unificante per ogni episodio della serie, quindi il risultato è un miscuglio di storie in stile soap opera. È lo stesso problema che Game of Thrones ha incontrato quasi subito, e non è un qualcosa che la serie TV avrebbe potuto evitare: è semplicemente parte integrante del raccontare una storia epica.
Ma mentre Tenebre e Ossa potrebbe essere incappata in una struttura da soap opera, prende molto deliberatamente un altro elemento del genere: i cliché romantici. Fin dal primo episodio, quando Mal e Alina noleggiano una barca e scoprono che c’è solo un letto, è chiaro che questa serie non ha paura di puntare un po’ di più sul romanticismo rispetto alla stagione 1.
Ci sono tante relazioni che spaziano da: un fidanzamento di convenienza, passaggio da amici ad amanti, da amanti a condannati, da oscurità a luce, da vecchi amanti e tanto, tanto desiderio. Senza nemmeno menzionare lo strano legame psichico tra Alina e L’Oscuro.
È divertente il fatto che questa stagione si interessi alla ricerca degli amplificatori, perché ogni elemento della stagione 2 di Tenebre e Ossa è in grado di alzare il volume. La magia è ora più importante, l’azione è più emozionante, la posta in gioco è più alta e le perdite sono maggiori (ma non sempre) permanenti. È anche evidente che c’è ancora spazio per alzare ancora di più il sound quando la serie si conclude con un cliffhanger terrificante che cambia le carte in tavola.
Tenebre e Ossa mostra consapevolezza nella propria adolescenza, ammettendo di poter affrontare questioni serie ma abbracciando anche il proprio amore per situazioni romantiche e baci soffusi.
La costruzione del mondo è ancora spettacolare, e ancora migliore stavolta, considerando la bella ambientazione della stagione 1. I costumi, la scenografia e gli effetti speciali sono davvero azzeccati. La colonna sonora di Joseph Trapanese è evocativa e coinvolgente, e gli attori si sono calati molto bene nei loro personaggi, offrendo interpretazioni magnetiche che assicurano l’impegno emotivo in ciò che gli accade durante la stagione. Tuttavia, la stagione 2 avrebbe potuto ridurre alcuni flashback sul passato di Kaz; a un certo punto diventano un po’ ridondanti. Ciò detto, ciò non toglie nulla al piacere della stagione, aggiungendo contesto che approfondisce il passato di Kaz.
Personalmente mi è piaciuta questa seconda stagione e ho deciso di dargli 7. Fammi sapere se sei d’accordo con il voto attraverso i commenti.
La Recensione
Tenebre e Ossa 2
In conclusione, ho apprezzato la seconda stagione di Tenebre e Ossa. Trovo che la serie sia riuscita ad intensificare gli elementi positivi della prima stagione, presentando una trama avvincente e coinvolgente. Nonostante alcuni problemi strutturali simili a quelli riscontrati in Game of Thrones, la serie abbraccia i cliché romantici e le relazioni tra i personaggi, che la rendono divertente e appassionante. La costruzione del mondo, i costumi, la scenografia, gli effetti speciali e le interpretazioni degli attori sono tutti di alto livello.
PRO
- Ambientazione e costruzione del mondo affascinanti
- Personaggi ben sviluppati e interpretazioni magnetiche degli attori
CONTRO
- Struttura narrativa a trame multiple che può risultare confusionaria
- Eccesso di flashback sul passato di alcuni personaggi, come Kaz, che a tratti risulta ridondante