Giudicare il re delle recensioni non è mai facile ma stuzzicante e in questo articolo proverò ad analizzare ciò che mi è piaciuto e non del ristorante di Alessandro Borghese – Il Lusso della semplicità. Una cosa è certa… per la prima volta Alessandro non potrà ribaltare il risultato!
La location di Il Lusso della semplicità
Non così semplice!
Il ristorante si trova in viale Belisario 3, nel cuore della city life milanese. Non sono riuscito a localizzarlo sin da subito perché non è presente una sorta d’insegna esterna che ne risalta la presenza. All’ingresso trovo una ragazza ad accogliermi e sopra di lei un monitor con una clip di Alessandro Borghese. Dopo 3 minuti la receptionist mi invita a percorrere la bella scala e mi informa che alla fine di questa ci sarà il direttore di sala ad accogliermi. Lo stesso mi da la possibilità di scegliere tra due opzioni: la sala art déco molto luminosa e un’altra più appartata che si affaccia al cocktail bar. Scelgo la prima e mi accomodo al tavolo.
La location è molto bella e la cucina a vista fa vedere agli ospiti come lo chef cura ogni giorno i suoi ingredienti di prima qualità. Apprezzato Ale.
Il menu di Alessandro Borghese
Il menu è molto chiaro ma ho già deciso cosa prendere: il degustazione per assaggiare più piatti possibili. Oggi lo chef propone tartare di tonno, fregola sarda con crudo di gamberi rossi di Mazara del Vallo, la sua cacio e pepe, stracotto di guancia di vitello con purea di burro acido e salsa al prezzemolo, straccetti di gallina e per concludere un dolce: una mousse al cioccolato bianco con finocchio crudo e sorbetto in cima. Assaggiamo!
La presentazione dei piatti è abbastanza notevole e rispetto all’ultimo ristorante di alto livello che ho provato, ho trovato il menu del ristorante di Alessandro Borghese superiore. La cacio e pepe di Alessandro è la migliore che abbia mai mangiato. Lo stracotto è stato ugualmente spettacolare… peccato che finisce subito! Da sardo ho apprezzato anche la frigula. Ale ha giocato con gli ingredienti per conferire la sapidità al piatto. All’inizio pensavo: e il sale? Ed invece Borghese aveva una carta da giocare: i capperi fritti! Il menu promosso a pieni voti. Come dolce avrei preferito il tiramisù (il mio dolce preferito) però anche la mousse al cioccolato bianco aveva il suo perché. Ho trovato un po’ debole l’accostamento con il finocchietto, ma si tratta di un gusto personale.
Il servizio
Alessandro si è circondato di tanti ottimi camerieri per gestire i suoi difficili commensali. Ho avuto a che fare con 5 persone e le ho trovate tutte più o meno preparate. Immancabile la descrizione del piatto con qualche dettaglio sulla procedura della preparazione e cottura. Chi ama cucinare come me prenderà appunti per un’eventuale cena stellata. Ho trovato leggermente esagerata l’attesa per la prima portata, soprattutto perché trattasi di un menu degustazione. Molto gentile la ragazza – una mia conterranea – ed anche il ragazzo che mi ha servito abitualmente. Beh… servizio promosso! E il prezzo?
Quanto costa mangiare da Alessandro Borghese?
Il menu degustazione che ho scelto costa 90 euro, bevande a parte. Con il calice di vino, acqua e coperto ho pagato 120 euro circa per mangiare nel ristorante di Alessandro Borghese. Ho optato per il menu più caro ma ci sono tante altre possibilità per spendere meno e gustarsi un’ottimo pranzo o cena in compagnia del famoso chef.
Siamo arrivati a un verdetto… i voti li ho già dati nel ristorante, ma qui sul sito hanno un altro sapore!
La Recensione
Alessandro Borghese - Il Lusso della Semplicita
Alessandro Borghese trasmette la sua energia e passione anche ai piatti che ogni giorno prepara nella sua bellissima cucina a vista. Una cacio e pepe e frigula sarda sublimi, una location moderna ed elegante e un servizio di primo livello rendono Il lusso della semplicità uno dei ristoranti e cocktail bar più interessanti di Milano.