Il 3 aprile, come ormai anche i non fan sanno, è uscita su Netflix la quarta e molto attesa stagione del fenomeno mondiale “La Casa di Carta”. Parlando con alcuni amici e colleghi di lavoro, ho trovato che vi è una netta divisione: chi ha visto il trailer della serie e non ha provato alcun interesse e chi al contrario si è innamorato totalmente divorandosi le quattro stagioni in un lampo.
Io senz’altro faccio parte della seconda categoria, sarò sincera!
Quando nel 2017 è uscita la prima stagione, erano stati attuati dei forti programmi di marketing e pubblicità della stessa, che veniva descritta come un contenuto che andava assolutamente visto. Perciò, mi sono avventurata in questo mondo composto da azione, storie d’amore complicate, colpi di scena e plot twist incredibili e che mi hanno portata fino a questa quarta stagione e a rimpiangere il momento in cui sono arrivata all’ultima puntata.
Ogni volta che premo play, spero sempre che la puntata duri all’infinito ed è una cosa che non ho mai sperimentato con nessun’altra serie, in quanto le tante puntate e le varie stagioni solitamente mi danno molta noia e finisco per lasciar perdere ben presto per dedicarmi ad altro. Però credo che i produttori abbiano studiato un metodo infallibile per creare una totale dipendenza e non mi viene assolutamente strano pensare che c’è chi la serie l’ha finita la notte stessa che è uscita! L’unica cosa che dissuade me dal fare lo stesso, è il fatto che poi so che il tempo per avere un’altra serie sarà piuttosto lungo, perciò cerco di non essere troppo precipitosa e di godermi pian piano ogni minuto di suspense e di coinvolgimento.
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Qui sotto trovate il trailer della quarta stagione:
Attenzione: se non vuoi sapere nulla riguardo a ciò che troverai in queste nuove puntate, non proseguire, l’articolo contiene spoiler!
Di cosa parla la stagione 4?
Verso il finale della terza parte, Rìo (Miguel Herràn) dopo essere stato ostaggio del governo e torturato dalla spietata ispettrice Alicia Sierra (Najwa Nimri) viene finalmente restituito ai compagni come patteggiato dal Professore e perciò la banda si ritrova al completo dentro alla Banca, pronta per tenerci di nuovo col fiato sospeso. Inoltre la stessa, riesce strategicamente ad attirare Nairobi (Alba Flores) davanti alle finestre dell’edificio con la scusa di volerle mostrare suo figlio di nove anni, dando poi l’ordine di sparare alla ladra, che rimane gravemente ferita. La serie però termina con un altro grande interrogativo: che fine ha fatto Lisbona (Itziar Ituño)? E’ stata veramente uccisa brutalmente dai militari che la stavano cercando o è tutto un piano architettato dal Governo per mettere in ginocchio il Professore?
Come già successo per la seconda stagione, questa quarta stagione riprende il filo che era stato lasciato in sospeso alla fine della precedente: siamo durante il colpo più grande della storia alla Riserva Nazionale di Oro della Banca di Spagna a Madrid. I ladri mascherati da Salvador Dalì, guidati dall’immancabile Professore (Alvaro Morte), hanno l’ordine perentorio di continuare a fondere oro indipendentemente da ciò che accadrà, per poi creare lingotti che verranno successivamente trasportati all’esterno.
Il Professore inizialmente viene visto sotto un’ottica completamente diversa a quella abituale: egli infatti, convinto di aver perso definitivamente la sua compagna Raquel, si ritrova spaesato e fatica a utilizzare la sua geniale mente per aiutare i suoi ragazzi impegnati nel colpo alla Banca. Quando tutto sembra andare per il verso sbagliato, arriva però l’illuminazione da parte di Tokio (Ursula Còrbero), che in un momento riesce a contattarlo telefonicamente: se avessero veramente ucciso Lisbona, i notiziari spagnoli sarebbero stati sicuramente interpellati e la notizia sarebbe apparsa ovunque no?
Ed ecco che tutto riacquista un senso: il Professore tira fuori le sue doti intellettive e di ragionamento per sottrarre la sua amata dalle grinfie di Alicia e della Polizia, il cosiddetto “Piano Parigi”, che egli aveva già messo in conto e ben calcolato durante la progettazione del colpo. Riuscirà il mitico Professore nel suo intento? Che domande, ovviamente sì! Facendosi aiutare da Marsiglia e altri fidati amici carpentieri, il Prof vuole sottrarre Lisbona alla Polizia dopo la sua deposizione in Tribunale, nel momento in cui lei si troverà nel parcheggio sotterraneo circondata dalla scorta di poliziotti. Come ci riuscirà? Facendo costruire un cunicolo e una finta parete e chiedendo alla sua squadra di amici di fingersi anch’essi guardie civili che accompagnano un detenuto al Processo. Geniale no?
Veniamo però ora alla parte più intricata della serie; quella in cui uno degli ostaggi, Gandìa (Josè Manuel Poga), ex capo della sicurezza del Governatore della Banca, riesce a liberarsi dalle manette su consiglio di Palermo e riesce a recarsi in un bunker segreto conosciuto solo da lui nei sotterranei della Banca: da lì egli comincia la comunicazione con la Polizia all’esterno e ha un solo obbiettivo: uccidere tutta la banda di ladri uno per uno. Con la sua astuzia e la sua grande esperienza, Gandìa riesce a mettere fortemente in difficoltà i ragazzi, prendendo in ostaggio prima Tokìo e poi anche Nairobi. Durante questa parte di serie, questo personaggio avrà il sopravvento, ma tranquilli, nulla è destinato a durare per molto.
La situazione, di per sé già molto pesante dal punto di vista psicologico, viene ulteriormente appesantita dal fatto che Denver (Jaime Lorente), tira fuori in alcuni momenti una rabbia esagerata e fuori dal comune, che viene vista dalla compagna Stoccolma come qualcosa di problematico tanto da farla allontanare da lui. Il ragazzo perciò, molto provato, continua per un pò il suo percorso da solo, mentre Stoccolma (Estèr Acebo) sembra occuparsi molto volentieri di Rìo e dei suoi attacchi di panico dovuti allo stress post traumatico. Denver come si può immaginare non è per nulla felice di questo e anzi, insinua che tra i due ci possa essere del tenero. Fortunatamente, in un momento successivo il trio riesce a chiarirsi e tutto ritorna in equilibrio.
Ora arriva la parte peggiore, quella che mi ha spezzato il cuore in maniera irreparabile: la carismatica e fortissima Nairobi morirà a causa di un colpo di pistola dritto alla testa fatto partire da Gandìa stesso. Per quanto mi riguarda, Nairobi era uno dei personaggi più belli e validi di questa stagione e la interprete Alba Flores trovo sia una grande attrice in grado di rendere ogni ruolo unico nel suo genere. Nairobi, prima dell’inizio del colpo, era persino riuscita a convincere il Professore a diventare il donatore di sperma per poter avere un’altro figlio, cosa molto desiderata da lei e per cui attendeva la fine di tutto con grande emozione. Questa ipotesi sembrava del tutto improbabile dopo la prima sparatoria di cui era stata protagonista, ma i compagni all’interno della Banca erano riusciti a curarla portandola quasi alla completa guarigione. Inoltre questa perdita, colpisce molto soprattutto due personaggi della squadra: Helsinki (Darko Peric), di cui Nairobi era molto innamorata ma non ricambiata per via della sua omosessualità, e Bogotà (Hovik Keuchkerian), che da poco si comprende essere totalmente perso di lei.
Un’altra parte molto coinvolgente dal punto di vista emotivo, è quella riguardante due personaggi che si conoscevano da moltissimi anni: Berlino (Pedro Alonso), fratello del Professore e ideatore del secondo piano, e Palermo (Rodrigo de la Serna), designato per guidare la squadra nell’attuazione dello stesso. Da alcune scene si evince che Palermo da sempre è stato innamorato di Berlino, standogli accanto anche solo come amico per non perderlo, ma il vero colpo di scena è che l’amore era contraccambiato. Giuro, non sono impazzita! Infatti, la scena emblema di questa coppia è un momento molto intimo in cui Berlino confessa che non è mai stato innamorato di nessuno se non di Palermo, ma che per vari motivi non starà mai con lui per davvero. In quel momento mi sono totalmente cadute le braccia, perché trovo fossero davvero una bellissima coppia e il bacio scattato tra loro è uno dei più passionali e sentiti che abbia mai visto all’interno della serie. Però evidentemente, questo rimarrà solo un sogno, anche se moltissimi fan (me compresa), sperano in uno spin-off dedicato totalmente alla coppia Palermo-Berlino, in cui il loro amore faccia da protagonista. Chissà, speriamo che i produttori ci diano ascolto!
Arriviamo perciò alla fine della stagione, in cui Lisbona viene riportata tramite un elicottero e un inganno dentro la Banca dai suoi compagni, per tenerla al sicuro fino alla fine e sotto controllo da parte del Professore. Sembra tutto sistemato no? Purtroppo. non ci sarebbe una quarta stagione se tutto si fosse rimesso in sesto così. Infatti, la cinica Alicia, dopo esser stata allontanata dalla Polizia per i suoi atti penali, non abbandona nemmeno per un attimo il suo intento di rovinare il Professore: nella scena finale dell’ottava e ultima puntata, Alicia infatti riesce ad arrivare al nascondiglio del Professore. E il seguito, chissà! Dovremo aspettare per saperlo!
I pro e i contro di questa stagione
Partendo dal presupposto che in generale tutte le serie mi sono molto piaciute, ci sono alcuni punti che mi lasciano un pò perplessa e che elencherò di seguito:
- Le pratiche mediche: sicuramente questa non è una serie che tratta specificatamente di atti medico-tecnici, però da infermiera e spettatrice rimango sbalordita dalla facilità con cui attuano operazioni chirurgiche molto complesse, utilizzando gli strumenti talvolta in maniera errata e ignorando totalmente le tecniche di igiene. La povera Nairobi è stata in questa serie sotto i ferri con Tokio come chirurgo, guidata a distanza in videochiamata da un vero medico. Eppure, utilizzare un bisturi sembra un gioco da ragazzi! A mio avviso, se questo succedesse nella realtà, la povera paziente sarebbe morta probabilmente di shock settico oppure dissanguata, ma questo grazie a Dio è solo un telefilm!
- I piani del Professore: tralasciando la genialità dei due colpi ideati dal Professore e dal fratello Berlino, alcuni dei progetti che vengono messi in atto durante la stagione hanno dell’inverosimile. Sembra che tutto sia stato perfettamente calcolato, senza lasciare nulla al caso, anche se in realtà basterebbe un minimo cambiamento per far saltare tutto. Per non parlare della semplicità con cui questi vengono attuati: sembra un pò impossibile scavare 40 metri di cunicolo senza nessun macchinario, come anche fondere oro in quantità industriali con solo tre persone come operai, eppure, sotto l’occhio vigile del Professore accadono miracoli!
- Il salvataggio di Raquel: ci sono un pò rimasta alla fine quando ho capito che gran parte di tutto il trambusto successo nelle ultime puntate erano volti a riportare Raquel nella Banca per riunire tutta la squadra. Mi sarei aspettata un finale un pò diverso, dando importanza ad altri personaggi piuttosto che a lei che durante tutta la stagione non ha praticamente avuto nessun ruolo se non quello di fingere con la Polizia ed attendere che il Professore la salvasse.
- La lunghezza della serie: come ogni volta, trovo che 8 puntate siano troppo poche per soddisfare la sete che noi fan abbiamo di questa serie, ma credo che per i produttori probabilmente queste sono state le tempistiche per dare risalto alle tematiche.
Vi ho dato abbastanza spunti per non perdervi neanche un minuto di questa avventura? Io spero di sì, non ve ne pentirete affatto! Se avete visto la serie, fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!
La Recensione
La Casa di Carta 4
La Casa di Carta come sempre trova il modo di lasciarti a bocca aperta. Questa serie è uscita il 3 aprile ma già siamo in trepidante attesa della prossima! Ottima la sceneggiatura e l'interpretazione dei personaggi, la trama è coinvolgente e accattivante. Da rivedere alcuni errori tecnici ma del tutto ingnorabili. In generale consiglio vivamente questa serie, dalla prima alla quarta indistintamente!
PRO
- Il cast di attori veramente performanti
- I colpi di scena immancabili
- L'inaspettato amore di Palermo e Berlino
- La trama avvincente
CONTRO
- La morte di Nairobi
- La lunghezza della serie
- Il poco risalto che viene dato ad alcuni personaggi