Un reboot senza anima: a chi è destinato?
Nonostante i numerosi difetti, che sono molti, il peccato più grande del reboot di The Crow – Il corvo, film goth di culto del 1994, è che i suoi creatori sembrano non sapere nemmeno per chi è stato realizzato.
Se il regista Rupert Sanders (noto per Ghost in the Shell) sta cercando di assecondare coloro che hanno amato il film originale, è davvero strano. Se invece il suo bizzarro remake è un sincero tentativo di aggiornare la storia per il pubblico moderno o per la generazione Z, allora è ancora peggio. Questo nuovo The Crow – Il corvo è esattamente il tipo di film che alimenta diatribe e riflessioni sulla mancanza di anima di Hollywood e sulla siccità di idee: è tutto ciò che non va nei film, racchiuso in un pacchetto insopportabilmente noioso.
La trama: nulla di nuovo sotto il sole
Come il film originale, The Crow – Il corvo ruota attorno a una coppia di amanti che vengono brutalmente assassinati da una banda oscura. E proprio come l’originale, Eric (interpretato originariamente da Brandon Lee, la cui tragica morte sul set lo ha reso una leggenda) risorge dalla tomba per vendicare la sua amata Shelly (interpretata in questa versione da una terribile, orribile, pessima FKA Twigs). La morte permea ogni scena. Tuttavia, questa volta, Eric (Bill Skårsgard, già noto per il ruolo di Pennywise in It) abbraccia un’estetica da “goth da centro commerciale” nella sua ricerca di vendetta. Chi avrebbe mai pensato che tutti quelli che vengono falciati da un anti-zombie immortale potessero essere così noiosi? Un trench nero, purtroppo, non è sufficiente a rendere un film un successo, e le notizie sul fiasco al botteghino di The Crow – Il corvo sin dal suo debutto dovrebbero essere un monito per chiunque pensi di rifare opere che non necessitano di essere rifatte.
Una nuova versione del corvo senza profondità
Questa nuova versione di The Crow – Il corvo non solo introduce personaggi ed elementi di trama che non portano da nessuna parte, ma si avvale anche di un cast sorprendentemente privo di dimensioni. L’interpretazione di Skårsgard del personaggio principale oscilla tra la cupezza melodrammatica adolescenziale, nella migliore delle ipotesi, e una visione insensibile della depressione, nella peggiore. Nemmeno il veterano attore Danny Huston, nel ruolo del cattivo, riesce a dare vita a questa pellicola mediocre, e la totale mancanza di chimica tra Skårsgard e FKA Twigs rende ogni bacio e scena di sesso imbarazzante e inutile. Se The Crow – Il corvo ha una qualche grazia salvifica, è forse una singola scena ispirata a John Wick ambientata in un teatro dell’opera. Tuttavia, questa scena non riesce a salvare il film da una colonna sonora priva di ispirazione, composta da melodie trite dei Joy Division e Gary Numan.
Una produzione senza direzione e senza cuore
Cosa dice quel vecchio detto inglese su come un cammello sia un cavallo progettato da un comitato? Questo film ne è la prova vivente. Ogni decisione creativa presa in The Crow – Il corvo sembra essere stata fatta senza una chiara visione o comprensione di ciò che ha reso l’originale un classico di culto. La regia di Rupert Sanders manca di coerenza e sembra non avere una direzione chiara, mentre la sceneggiatura è un miscuglio confuso di momenti drammatici mal costruiti e dialoghi insulsi. Il risultato è un film che non riesce a coinvolgere né i fan del film originale né i nuovi spettatori.
Conclusione: perché rifare un cult che non aveva bisogno di un remake?
The Crow – Il corvo è un fallimento sotto quasi ogni aspetto. Se c’è una lezione da imparare da questo reboot, è che non tutte le storie necessitano di essere raccontate di nuovo. Il film del 1994, con tutte le sue imperfezioni, possiede un’anima e una passione che mancano completamente in questa nuova versione. Se avete amato l’originale, vi consiglio di rivederlo e di evitare questo reboot. E se non conoscete The Crow – Il corvo, fatevi un favore: cercate l’originale e scoprirete perché è diventato un classico di culto.
Voi cosa ne pensate? Avete visto questo remake? Come vi ha fatto sentire? Scrivetelo nei commenti!
La Recensione
The Crow - Il Corvo (2024)
Un reboot senz'anima, "The Crow - Il corvo" è un disastro cinematografico che tradisce il cult originale.
CONTRO
- Performance piatte e senza chimica.
- Trama confusa con elementi inutili e noiosi.
- Colonna sonora deludente e priva di ispirazione.