Appena approdata su Netflix, l’8 gennaio 2021, la serie Lupin, sulle orme di Arsenio ha già scalato le vette delle classifiche dei film più visti. Sarà il ricordo delle storie dell’astuto Lupin, il ladro gentiluomo che ha preso vita dalla creatività di Maurice Leblanc o il fascino di Omar Sy, che interpreta Assan Diop? Ad ogni modo, a quasi cent’anni di distanza, Lupin continua a incantare il pubblico.
Un nuovo omaggio alla penna di Maurice Leblanc
Come punto di partenza, bisogna chiarire che Lupin, sulle orme di Arsenio, composto da George Kay e François Uzan, non è un adattamento dei romanzi di Leblanc, quanto più un omaggio allo scrittore, che è la principale fonte di ispirazione. Allo stesso modo, va precisato che la serie Netflix non si rifà nemmeno al personaggio dei fumetti giapponese, e che il protagonista, Assan Diop, non incarna l’astuto ladro, ma lo usa come punto di riferimento nella condotta della sua vita e nella ricerca della verità celata dietro alla morte del padre.
Assan Diop è il notissimo Omar Sy, reso celebre dal film del 2011 Quasi amici – Intouchables, e qui veste i panni di un uomo adulto, ex marito e padre, ma ancora alle prese col suo dolore che lo ha reso orfano fin da giovanissimo.
Assan e suo padre, Babakar Diop, arrivano a Parigi dal Senegal, e suo padre fa da autista e tuttofare presso la ricca famiglia Pellegrini che lo tratta con superficialità e disprezzo, eccezion fatta per lo slancio di umanità da parte della signora Pellegrini che un giorno consente a Babakar di scegliere un libro in regalo che sarà, appunto, le avventure di Lupin, romanzo che finirà nelle mani del figlio Assan come eredità e che segnerà il suo modo di vivere, all’insegna di truffe e giochi di prestigio.
La serie è divisa in 5 episodi, con l’apertura di un furto scenografico al museo del Louvre capace di coinvolgere immediatamente il pubblico, per poi continuare la trama con continui flashback della giovinezza di Assan che ci rende in grado di capire i suoi obiettivi e il perché dei suoi comportamenti.
Ogni episodio è un pezzetto di un puzzle che chiarisce i vari rapporti tra i personaggi, il passato di ognuno, e come si sia arrivati al punto presente, in cui predomina da parte di Assan la ricerca di vendetta per l’ingiusta morte del padre e per dimostrarne l’innocenza davanti ad accuse infondate di furto.
Fin dalla prima puntata, diretta da Leterrier, infatti, è chiaro che il Lupin di Omar Sy è un ladro galantuomo, dal sorriso dolce e capace di acquisire fiducia, astuto e in grado di camuffare la sua identità all’occorrenza, con la risposta pronta e sempre un piano B in tasca, ma accecato da un desiderio di vendetta che gli farà rischiare tutto quanto di più caro ha, come vedremo nell’ultimo episodio di questa prima parte, in attesa di conoscerne l’epilogo.
Cosa aspettarsi da questa rivisitazione di Lupin
In questo nuovo adattamento del ladro più gentile e famoso che ci sia, il colpo di scena è un fattore essenziale, spesso a discapito della credibilità. D’altronde, però, da sempre Lupin ama stupire, essendo insito nella natura stessa del personaggio, che gli autori hanno deciso di non stravolgere. Fantastica l’interpretazione di Omar Sy, che sembra nato per interpretare questo personaggio: una presenza fisica adatta ai combattimenti corpo a corpo, così come il sorriso giusto da gentiluomo capace di ingannare tutti. Così descrive il personaggio di Lupin Assan, che, in questo modo, descrive un po’ anche sé stesso:
“Lupin usa i suoi straordinari talenti per commettere furti, nessun ostacolo può sventare i suoi piani, ma il suo più straordinario talento è senza dubbio essere sempre un passo avanti. Fondamentalmente Arsenio Lupin è un lupo solitario, che di tanto in tanto fa visita ai suoi amici, i quali possono avere una morale discutibile, ma una lealtà incrollabile”.
Marginalmente, vengono trattati anche i temi della vendetta, del rapporto genitori e figli, e della difficoltà di vivere una vita onesta se non si ha una guida al fianco capace ci indicarci la giusta via da percorrere. La morte del padre, infatti, non viene utilizzata come un pretesto per una vita all’insegna dei furti, ma come il cuore pulsante della vicenda che lo spinge ad andare fino in fondo per sentirsi in pace e far riposare il ricordo del padre senza oscurità e bugie.
Insomma, questa serie è destinata ad avere un grande successo, perché attraverso una bellissima scenografia e ambientazione, la scelta azzeccata del protagonista e i giochi di prestigio di un ladro gentile, riesce a fare breccia nei cuori degli amanti di intrecci che amano il personaggio dei romanzi fin dalle sue origini.
La trama dei romanzi è anche il fil rouge della serie, come intuito dall’istinto di un poliziotto che grazie alla sua conoscenza letteraria saprà, forse, anticipare le mosse dell’astuto e calcolatore Assan.
Sarà davvero così che il nostro Lupin verrà catturato?
Aspettiamo la seconda parte per scoprirlo!
Intanto, fammi sapere nei commenti se ti è piaciuta questa “serie a metà”!
La Recensione
Lupin, sulle orme di Arsenio
Lupin, sulle orme di Arsenio, è una nuova rivisitazione delle storiche avventure del ladro gentiluomo più famoso di sempre, in una serie ben riuscita che segue il filo dei furti abbinato a una sfera più intima del protagonista.
PRO
- Ottima l'interpretazione di Omar Sy, bella scenografia e una trama ricca di colpi di scena.
CONTRO
- A tratti, i colpi di scena rendono la trama inverosimile.