Ed eccoci alla recensione di Purple Hearts.
In questo film, Cassie Salazar (Sofia Carson) vive per l’arte (la musica). Beh, abbiamo qualcosa in comune… anche in Wonder Channel amiamo la musica. Quando non lavora, canta con la sua band The Loyal e scrive canzoni basate sulle sue vicende personali. I soldi scarseggiano; tutto ciò che guadagna lo usa per pagare l’affitto e le bollette, per non parlare della sua continua lotta contro il diabete. Ed è proprio questa malattia a cambiare la vita di Cassie.
Non ha più i soldi per pagarsi le cure e deve trovare una soluzione se vuole sopravvivere. Si, è una questione di vita e di morte.
Quando un suo amico militare fa ritorno per una breve vacanza, nella mente di Cassie nasce l’idea del finto matrimonio, che avvantaggerebbe sia lei che il suo amico. Grazie alle finte nozze riuscirebbe a pagarsi le cure per merito della copertura garantita alle mogli dei militari e lui avrebbe dei soldi extra. Al suo amico Frankie però questa idea non piace… anche perché è innamorato di un’altra ragazza e non crede che lei gradirebbe la situazione. Luke (Nicholas Galitzine) invece, un militare che sta a casa di Frankie, decide di accettare la proposta di Cassie. Anzi, dopo aver ascoltato i due, propone lui stesso il finto matrimonio a Cassie. La vita di Luke prima dei Marines non era rosa e fiori e i soldi extra farebbero comodo per pagare dei debiti arretrati.
Cassie e Luke si scontrano spesso. Lei non ama i suoi colleghi militari e il trattamento misogino che riceve. Sebbene Luke sia d’accordo con lei, pensa che ci siano modi migliori per affrontare i loro disaccordi. Carson e Galitzine hanno un’intesa romantica piuttosto buona, e quando i loro personaggi iniziano a convivere, questi momenti di romanticismo creano un’esperienza coinvolgente. Il regista lo sa e sfrutta i primi piani durante questi momenti d’intimità. Si tratta di una mossa rischiosa in cui l’abilità dell’attore fa la differenza. Fortunatamente per Purple Hearts, sia Carson che Galitzine sono all’altezza del compito.
Galitzine, in particolare, aveva già dimostrato di essere un discreto protagonista romantico, avendo ben recitato in Il rito delle streghe e Cenerentola. Carson, che è una cantante nella vita reale, porta la sua energia elettrica da palcoscenico nel film, riuscendo quasi a creare una versione più recente di A Star is Born. Tutte le canzoni eseguite da Sofia Carson riflettono alcuni aspetti della relazione di Cassie con Luke. Questo aspetto non va sottovalutato perché offre al pubblico maggiori informazioni sulle dinamiche della loro relazione.
Anche le varie impostazioni e sfondi utilizzati nel film non sono male. Spesso, questi film Netflix non vengono girati sul posto ma col green screen e questo rovina l’esperienza utente.
Dove il film non è all’altezza è nella narrazione. Quando la minaccia che il finto matrimonio potrebbe essere smascherato incombe, l’intera faccenda si svolge nel modo più irrealistico possibile. È come se il film stesse urlando: “Guarda! La ama così tanto, che volete di più!” Ci sono modi migliori per inquadrare una dichiarazione romantica. Sembra un film emotivamente manipolativo, in cui la storia viene spinta per far piangere il pubblico.
L’essenza del film risiede in realtà nei suoi due personaggi principali, che diventano persone migliori grazie a quello che sono l’uno con l’altro. Luke ispira Cassie a scrivere in un modo in cui non ha mai fatto prima, e Cassie dà a Luke una casa in cui vuole tornare. Il modo in cui si prendono cura l’uno dell’altra e si amano è davvero avvincente.
Un vero peccato per la narrazione. Comunque ho deciso di dare 7 a Purple Hearts. Mi sono focalizzato molto sul genere quando ho dato il voto. E tu hai visto il film? Dimmi cosa ne pensi attraverso i commenti.
La Recensione
Purple Hearts
Purple Hearts racconta un matrimonio di convenienza e lo fa con una trama inaspettata. Essere sorpreso in un dramma romantico è un'esperienza abbastanza insolita per me. Questo non vuol dire che sia un grande film romantico ma significa che non sono stato colpito fino all'incoscienza da cliché cinematografici pesanti. La scenografia non mi è dispiaciuta ma è la recitazione a vendere davvero la storia. Sofia Carson è ferita e ambiziosa e la sua ribollente ostilità mantiene alta la tensione nel film. Nicholas Galitzine dimostra di cavarsela molto bene nei ruoli romantici. I due hanno una forte chimica e riescono a rendere credibile la loro relazione. Purple Hearts non vincerà sicuramente nessuna statuetta ma almeno ha un cuore – e in questo genere di solito è abbastanza.
PRO
- Bellissima chimica tra i due personaggi
CONTRO
- Alcune scelte di narrazione irrealistiche
Gli attori sono stati eccellenti, il film molto romantico mi ha emozionato
vero 🙂 bel film romantico Vivy