La docu-serie ideata e diretta da Eric Goode e Rebecca Chaiklin è disponibile su Netflix, e racconta la storia incredibile del fondatore dello zoo e allevatore di tigri Joe Exotic. Una fra le tante passioni degli statunitensi sono i felini tenuti in cattività: questo spiega perché in America tutti stanno parlando della docu-serie Tiger King, che sta avendo un enorme successo.
La trama della docu-serie
Strutturata in 7 episodi, Tiger King racconta la storia di Joe Exotic, il fondatore di uno zoo in Oklahoma riservato alle tigri, che ospita circa 200 esemplari. Definirlo un personaggio singolare sarà forse riduttivo, dato che si presenta vestito da cowboy, con una chioma ossigenata e col corpo cosparso di tatuaggi e piercing, costantemente armato. La passione per le tigri e l’aspetto stravagante non è tutto: al momento Joe si trova in carcere con l’accusa di aver incaricato l’omicidio di Carole Baskin, fortunatamente mai avvenuto. Carole Baskin è la fondatrice di Big Cat Rescue, la più grande riserva accreditata del mondo, un’organizzazione no-profit che lotta contro lo sfruttamento dei felini, o almeno pare.
“Lei voleva chiudergli lo zoo, e lui la voleva morta”.
Questo episodio segna l’apice di continui litigi tra l’attivista e l’allevatore, che dal 2006 e negli anni a venire se ne erano dette di tutti i colori attraverso tv, web, e social media.
Una cosa li accomuna: il presunto amore per gli animali, che entrambi utilizzano per affermare sé stessi.
Joseph Schreibvogel, il vero nome di Joe Exotic, nasce in Kansas nel 1963. All’età di 5 anni subisce una violenza sessuale. Successivamente si trasferisce con la famiglia in Texas, dove diventa il capo della polizia. Verrà poi ripudiato dalla famiglia, quando verrà a galla la sua omosessualità, in seguito a cui Joe tenterà il suicidio. Solo dopo la morte del fratello, Joe decide di dedicarsi ai felini acquistando una fattoria in Oklahoma.
Non c’è dubbio dell’immagine negativa ritratta di Joe: tossicodipendente, egocentrico e disposto a tutto per ottenere i suoi obiettivi.
Ma le altre persone che compaiono non sono da meno. Carole Baskin mostra un’ossessione morbosa per i felini, tanto da spingerla a vestirsi e addobbare e arredare la casa con stampe animalier che ricordano le tigri. Puntata dopo puntata, l’immagine dell’attivista appare sempre più sfumata, ma in negativo:
“Secondo me Carole Baskin non era migliore di Joe, entrambi sfruttavano gli animali esotici per fare soldi. Per me era una faida tra loro”.
Così ne parla il giornalista dell’Oklahoma Rick Kirkham.
Non solo, la moralità della donna viene messa in dubbio anche a causa della misteriosa morte del marito milionario, lasciando pensare che sia stata proprio lei a ucciderlo, nonostante non sussistano prove.
Il racconto di Tiger King è il racconto degli ultimi, dei più fragili che tentano disperatamente di emergere.
Un racconto così potente che ha portato Edward Norton a dichiarare il desiderio di poter vestire i panni di Joe, il re delle tigri, in un biopic, qualora si presentasse la possibilità. Forse presto ne risentiremo parlare?!
Guardare e interpretare la serie
Non è possibile mollare la serie a metà: tutto è talmente assurdo da rimanervi affascinati. Il documentario è strutturato unendo al racconto principale diverse storie, sui temi più disparati.
Gli argomenti sono numerosi, non è la semplice storia di un allevatore di tigri. Si parla di egocentrismo, di tossicodipendenza, di armi, di reati, violenze sugli animali, tentati omicidi, violenze sessuali, suicidio e molto altro ancora.
Si parla della vita di persone che si trovano a un passo dal baratro. Nell’idea iniziale, questo documentario avrebbe dovuto occuparsi del traffico illecito di animali, ma il risultato finale è stato il ritratto del lato più fosco degli Stati Uniti. Fin dalla prima puntata capiamo che non finirà bene, che non comparirà nessun esempio positivo ma, capiamo anche, che non smetteremo di guardarlo perché anche il baratro crea la sua curiosità che non possiamo permetterci di non scoprire, soprattutto se comodamente seduti sul divano di casa nostra.
Inoltre, la riflessione sulle condizioni degli animali tenuti in gabbia, che sembra passare in secondo piano rispetto a tutti gli altri risvolti della narrazione, è costantemente sotto ai nostri occhi nelle immagini che scorrono e, al termine di Tiger King una serie di scritte ci rammentano che i grandi felini prigionieri negli zoo sono migliaia.
Spesso, in questi 7 episodi (più uno in aggiunta), ti troverai a chiederti se è realtà o finzione.
È realtà, ed è per questo che vale la pena guardare questa breve serie.
Lascia un commento e dimmi che ne pensi!
La Recensione
Tiger King
La serie che sta spopolando negli Stati Uniti non parla solo di uno zoo e di animali esotici, ma mette in luce i lati oscuri della personalità di Joe Exotic e della sua nemica numero uno: Carole Baskin.
PRO
- La docu-serie è ben articolata, e mette in luce tutti gli aspetti della vita dei protagonisti.
CONTRO
- Le immagini sono molto forti, non ci sono esempi positivi.