Quando si parla di Jeremy Saulnier, il regista e sceneggiatore dietro capolavori come Blue Ruin, ci si aspetta un livello di tensione e brutalità che non lascia spazio alla noia.
Con il suo ultimo film, Rebel Ridge, Saulnier non delude. Questo thriller è un pugno allo stomaco, una riflessione su giustizia e corruzione che, fin dai primi minuti, ti tiene incollato allo schermo.
Ecco perché considero Rebel Ridge uno dei migliori thriller dell’anno, e vi spiegherò in dettaglio il perché.
Un inizio che non lascia tregua
Il film si apre con una sequenza che, come spettatore, non puoi ignorare. Terry Richmond (interpretato da Aaron Pierre, una delle giovani promesse del cinema) viene investito da un’auto della polizia mentre è in bicicletta. La tensione sale immediatamente quando scopriamo che Terry stava portando una somma consistente di denaro per pagare la cauzione di suo cugino, rinchiuso in prigione. A questo punto, il dipartimento di polizia vede un’opportunità per appropriarsi del denaro, sfruttando la corruzione che infesta questa piccola città, guidata dall’inquietante Chief Sandy Burnne (interpretato con maestria da Don Johnson).
La regia di Saulnier è impeccabile in queste prime scene. Ogni movimento di camera, ogni taglio di montaggio (curato dallo stesso Saulnier) è calibrato con precisione chirurgica. La scena d’apertura diventa una lezione di come creare tensione con pochi elementi. David Gallego, il direttore della fotografia, ci immerge in un’atmosfera cupa e soffocante, amplificando il senso di claustrofobia e impotenza che pervade la vita di Terry.
Un cast di supporto ben calibrato
Un altro punto di forza di Rebel Ridge è la scelta del cast di supporto. AnnaSophia Robb interpreta una impiegata del tribunale che tenta di aiutare Terry nel suo percorso di giustizia, mentre piccoli ruoli come quelli di Steve Zissis e James Cromwell aggiungono profondità al mondo creato da Saulnier. Tuttavia, il film rimane centrato sulla figura di Terry, un eroe che non ha nulla da perdere, pronto a lottare contro il sistema corrotto che lo ha messo all’angolo.
Tematiche sociali e richiami cinematografici
A prima vista, Rebel Ridge può sembrare il classico thriller di vendetta, ma è molto di più. Saulnier utilizza la narrativa del bene contro il male per riflettere su temi più ampi come la corruzione nel sistema giudiziario e il razzismo del Sud degli Stati Uniti. C’è una critica sottile ma costante nei confronti della polizia e di come il potere venga abusato per schiacciare chi è già vulnerabile. Il personaggio di Terry rappresenta l’individuo che si ribella contro un sistema che lo considera sacrificabile.
Un aspetto affascinante del film è la sua capacità di richiamare elementi dei classici western e dei film d’azione degli anni ’80. Terry è l’uomo solo contro il mondo, il cavaliere solitario che arriva nella città sbagliata al momento sbagliato. Il ritmo del film richiama le grandi scene d’azione dei western, dove la geografia dello scontro è chiara e la tensione cresce lentamente fino a esplodere in violenza pura.
Un crescendo di tensione
Uno dei momenti più memorabili del film è quando Terry cerca di seguire le vie legali per ottenere giustizia. Va al tribunale, tenta di sporgere denuncia alla polizia… ma, prevedibilmente, nessuno lo ascolta. Il culmine di questa frustrazione si raggiunge quando Chief Burnne si rende conto di aver sottovalutato Terry. In una scena incredibilmente tesa, uno degli agenti scopre tramite una rapida ricerca su Wikipedia chi è davvero Terry, ma lo scopre troppo tardi. Questa scena è un perfetto esempio di come Saulnier utilizzi l’umorismo nero per alleggerire la tensione senza mai perdere di vista l’orrore della situazione.
La seconda metà del film evolve in un crescendo di azione e sparatorie, con Saulnier che dimostra ancora una volta il suo talento nell’orchestrare sequenze d’azione. Ogni scena è strutturata con attenzione, mantenendo sempre chiara la geografia degli scontri e l’emozione che ne deriva. È raro trovare un film moderno che riesca a gestire così bene l’azione senza perdersi in confusione visiva o montaggio frenetico.
Aaron Pierre: una stella nascente
Gran parte del successo di Rebel Ridge si deve alla straordinaria interpretazione di Aaron Pierre. Dopo aver dimostrato il suo talento in serie come The Underground Railroad, Pierre offre qui la sua migliore performance. Il suo Terry è un personaggio che trasmette disperazione e determinazione in egual misura. La sua formazione militare emerge nei suoi movimenti e nella sua strategia, rendendo ogni sua azione calcolata e precisa.
Pierre riesce a bilanciare momenti di vulnerabilità con una ferocia che lo rende credibile sia come uomo comune che come guerriero improvvisato. Non è un Rambo, ma le sue capacità di sopravvivenza lo rendono altrettanto temibile. È una delle interpretazioni più intense dell’anno, e sono sicuro che vedremo molto di più di Pierre nei prossimi anni.
Un commento sulla polizia moderna
Uno degli aspetti più interessanti di Rebel Ridge è la sua riflessione sulla polizia e su come la corruzione non sia stata eliminata, ma semplicemente si sia evoluta. Il film mostra come il sistema giudiziario possa essere tanto brutale quanto un’arma fisica. Attraverso piccoli dettagli e dialoghi, Saulnier suggerisce che le tattiche di de-escalation moderne non hanno fatto altro che spingere le violenze della polizia sottoterra, dove diventano ancora più tossiche.
Questa critica sociale è uno degli elementi che eleva Rebel Ridge al di sopra del semplice thriller d’azione. Il film invita lo spettatore a riflettere su questioni di giustizia e corruzione, senza mai predicare apertamente.
Conclusione: un’opera di grande valore artistico
In definitiva, Rebel Ridge è un promemoria di quanto possa essere avvincente un film di genere quando viene realizzato con maestria. Jeremy Saulnier dimostra ancora una volta di essere uno dei migliori registi in circolazione quando si tratta di raccontare storie tese e brutali. L’azione è impeccabile, l’interpretazione di Aaron Pierre straordinaria, e la regia di Saulnier è semplicemente eccellente.
La Recensione
Rebel Ridge
Se sei un amante dei thriller o se semplicemente apprezzi film che offrono qualcosa di più di semplici sparatorie e inseguimenti, Rebel Ridge è un film da non perdere. Hai già visto il film? Lasciami un commento e fammi sapere cosa ne pensi!
PRO
- la tensione continua che ti tiene incollato allo schermo in ogni scena.
- le performance eccezionali, con un Aaron Pierre in stato di grazia.
- la riflessione sociale, che offre un commento tagliente sulla corruzione moderna.
CONTRO
- nonostante l'inizio brillante, la narrazione tende a rallentare nella parte centrale, perdendo un po' del ritmo e della tensione accumulati.