Nato il 7 luglio del 1940 a Liverpool, sir Richard Starkey, in arte Ringo Starr, oggi compie 80 anni. Il giovane Richard si dà alla musica sin da piccolo per lenire ad un’infanzia problematica dovuta a una salute cagionevole. Da giovanissimo inizia a suonare in alcuni gruppi di skiffle (un genere musicale in voga in quegli anni con influenze country, blues, jazz e folk), e solo durante alcune esibizioni con gli Hurricane incrocia la strada dei Beatles che alla batteria avevano ancora Pete Best. Ringo, infatti fu l’ultimo Beatle a entrare nel famoso gruppo di Liverpool.
Molti ironizzano sulla sua presunta incompetenza, o mancanza di “classe” nel suonare la batteria, ma per l’epoca Ringo Starr fu un batterista innovativo, poiché il suo approccio allo strumento fu proprio l’elemento che caratterizzò e contraddistinse la musica dei Fab Four.
Innovatore della batteria moderna
Ringo fu uno dei primi batteristi a creare quel semplice groove in “straight” fondamentale per la nascita del genere beat prima, e del pop poi. In un mondo di batteristi jazz, Starr fu uno dei pochi anticonformisti che prese il volo con il suo stile elementare e senza tanti fronzoli. Egli fu artefice di alcune innovazioni tecniche sullo strumento. Fu capace di generare un suono tutto suo, che negli anni fu emulato da migliaia di batteristi. Al tempo le batterie venivano registrate normalmente con due microfoni d’ambiente, ma i Beatles com’è noto, amavano sperimentare molto in fase di registrazione, e perciò Starr e i tecnici degli Abbey Road, ebbero l’intuizione di cominciare a registrare la batteria con i microfoni vicino ai tamburi e dentro alla cassa. Per ottenere un suono più contenuto Ringo inserì le cosiddette sordine per batteria; ad esempio fu il primo ad ovattare la cassa inserendo delle coperte all’interno, mentre prima le batterie erano solitamente chiuse da una pelle risonante.
L’ultimo arrivato in casa Beatles cominciò così ad apportare modifiche alla batteria in maniera diversa dagli standard dell’epoca, utilizzando una nuova impugnatura delle bacchette detta “matched”, ovvero identica per entrambe le mani, che diventa il brevetto utilizzato dei batteristi rock negli anni a venire. Non solo. Egli creò dei ritmi nuovi, dei veri e propri marchi di fabbrica del suono dei Beatles, e foggiò la moda di tenere lo sgabello molto alto, così che potesse interagire visivamente con gli altri musicisti.
Per il suo carattere delle volte un po’ schivo e introverso fu soprannominato “il Beatles triste”, ma qualche volta riuscì a ritagliarsi anche uno spazio come cantante in alcuni brani come “With A Little Help From My Friend” e “Yellow Submarine” nonostante non gli fosse stato concesso abbastanza spazio come autore; infatti nei notissimi album dei Beatles, Ringo compare solo in due brani come compositore.
La sua carriera dopo i Beatles
Terminata l’avventura con i Fab Four si dà alla carriera da solista producendo più di 20 album e una serie di tour memorabili, dove spesso, si è esibito con il suo “super gruppo”, la All Starr Band.
Ringo Starr si è cimentato anche con il cinema. A parte le apparizioni nei mitici film come “Tutti per uno”, “Help!” e “Yellow Submarine” , che fanno nascere in lui la passione per la recitazione, ha avuto l’onore di recitare insieme a Marlon Brando in “Candy e il suo pazzo mondo”, con Mae West e Tony Curtis in “Sextette” e con Peter Sellers in “Le incredibili avventure del signor Grand col complesso del miliardo e il pallino della truffa”.
Negli anni a venire si dedica alla sua attività di concertista, a cui il grande pubblico ha sempre risposto con grande entusiasmo. Oggi, oltre a girare i palchi più famosi del mondo, il batterista sostiene numerose attività benefiche, anche attraverso il concerto che sta organizzando in queste ore per i suoi 80 anni. l Big Birthday Show – che sarà trasmesso sul suo canale Youtube – si terrà stanotte alle 2 circa, ora italiana, e vedrà la presenza di artisti del calibro di Sheryl Crow, Jeff Bridges, Ben Harper e l’immancabile Paul McCartney. Ringo ha chiesto a tutti i suoi fan di augurargli buon compleanno usando l’hashtag #peaceandlove per sostenere così, come nei favolosi anni Sessanta, che l’essere umano ha bisogno in ogni circostanza d’amore. Tutti sanno chi sono i Beatles, tutti sanno chi è Ringo Starr, ma forse non tutti conoscono il contributo che Ringo Starr ha dato alla batteria moderna e alla musica contemporanea. Auguri Ringo!