alci, pugni, coltelli e poi ancora spranghe e spray al peperoncino utilizzati come armi, è quanto accaduto Sabato sera a Perugia, nella discoteca Gradisca, in una rissa nata durante il concerto del rapper Paky.
Tutta questa violenza è stata filmata e condivisa sui social network da alcuni ragazzi presenti nel locale e dalle immagini si vede che tra la folla è stato coinvolto anche il musicista napoletano d’origine e rozzanese d’adozione.
Secondo quanto emerso fino ad ora, Paky avrebbe inizialmente provato a riportare la calma, interrompendo una delle sua canzoni per chiedere: “Che state facendo, uagliò?”. Ma le intenzioni da paciere l’avrebbero presto abbandonato: il 23enne si sarebbe spazientito e avrebbe iniziato a fare a botte con un fan, abbandonando subito il palco.
Qualcuno, tra la folla, avrebbe addirittura spruzzato spray al peperoncino scatenando il panico tra le decine di ragazzini ammassati in pista e generando scompiglio, poi degenerato in violenza.
Tutto è comunque ancora da verificare, ma gli utenti su internet parlano di decine di contusi e di due ambulanze del 118 accorse sul posto.
L’ipotesi baby gang per la rissa al concerto di Paky
La prima scintilla, stando ancora una volta ai racconti fatti sui social, sarebbe scaturita dalle intemperanze di un gruppo di ragazzini e dal tentativo di non farli avvicinare troppo al cantante.
Ma non è escluso che gli episodi di violenza siano stati più d’uno, in diversi punti del locale, con diversi protagonisti e per diverse cause che hanno portato anche a molti atti di vandalismo al locale.
Tra le prime ricostruzioni, spunta anche l’ipotesi che tra i protagonisti dei disordini ci siano i membri di una baby gang che vivono non lontani da Ponte Valleceppi, la frazione alla periferia della città dove si trova il Gradisca e che da tempo alimentano un clima di terrore e violenze nella zona.
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