Momento impegnativo per il grande regista Robert Zemeckis: oltre a ricorrere in questi giorni, il trentesimo “compleanno” di “Chi ha incastrato Roger Rabbit”, é stato rilasciato il trailer ufficiale del nuovo “Welcome to Marwen”, interpretato da Steve Carrell in versione “stop-motion”. Ma non é tutto qui.
Le ultime news ci riferiscono che il buon vecchio Bob porterà sul grande schermo l’addattamento di “Le streghe” di Rohald Dahl.
Un progetto a lungo cullato
Da più di 10 anni il progetto attende di essere realizzato, dopo che Alfonso Cuàron e Guillermo DelToro acquisirono i diritti del romanzo datato 1983, con l’intenzione di ritagliarsi unicamente il ruolo di produttori, affidando la regia proprio al più illustre collega premio Oscar.
E così sarà. “Le streghe” vanta già un adattamento del 1990 interpretato da Anjelica Houston e sarà il terzo romanzo di Dahl ad essere portato sul grande schermo. I predecessori, lo ricordiamo, sono “La fabbrica di cioccolato” (ben due versioni, la prima interpretata da Gene Wilder e la seconda, burtoniana, da Johnny Depp) e il “GGG”, uscito meno di due anni fa con la regia di Steven Spielberg. Ed è proprio quest’ultima trasposizione, realizzata in tecnica mista, ad aver deluso maggiormente i fan dello scrittore inglese. Il film di Spielberg si é rivelato un colossale flop, a tratti grottesco (per non dire ridicolo). Vedremo se Zemeckis, che ha saputo dare vita a storie meravigliose e a personaggi che ormai vivono di vita propria nella mente di tutti noi (da Doc e Martin di “Ritorno al futuro”, a “Forrest Gump” passando appunto per “Roger Rabbit”) riuscirà a rendere giustizia alla fantasia di Roald Dahl.
“Le streghe” un classico amatissimo
Il romanzo racconta la storia di un bambino svedese che, rimasto orfano va a vivere con la nonna. La donna, vispa e vitale, gli racconta delle streghe e di come riconoscerle. Non ci vorrà molto che una di loro incroci il cammino del ragazzo.
Ovviamente é ancora presto oer sapere quando inizieranno le riprese e quale sarà il cast. Certo é che qui, la parte più fanciullesca di Robert Zemeckis potrebbe trovare la giusta dimensione.