Titolo: Rogue One: A Star Wars Story
Regista: Gareth Edwards
Cast: Felicity Jones, Diego Luna, Ben Mendelsohn, Donnie Yen, Mads Mikkelsen, Alan Tudyk, Wen Jiang, Forest Whitaker, James Earl Jones, Riz Ahmed, Jonathan Aris.
Anno: 2016
Genere: Fantascienza/Avventura
Durata: 133 minuti
Paese: Usa
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La recensione dettagliata per Rogue One: A Star Wars Story:
Con lo slogan “A Star Wars Story“, questo primo spin-off della saga non è in realtà un film autonomo. Richiede una certa conoscenza del contesto in quanto racconta gli eventi che portano direttamente al film del 1977 “Guerre Stellari“. Si tratta di un film d’azione serio e travolgente con un cast di personaggi dalle sfaccettature sorprendenti, che riescono ad abbracciare anche gli elementi più oscuri della narrazione. In altre parole, potrebbe essere il “primo” film di Star Wars realizzato appositamente “anche” per gli adulti.
Il film si apre con l’Impero che sta schiacciando sistematicamente la rivolta, lasciando i rivoltosi con poche speranze. Secondo alcune voci, l’Impero sta costruendo un enorme Death Star, e la ribelle Jyn (Felicity Jones) scopre che è stato progettato da suo padre Galen (Mads Mikkelsen), che le invia un messaggio in cui dice che ha lasciato una falla nel sistema che i ribelli potrebbero sfruttare a loro favore. Così si unisce ad una squadra guidata da Cassian (Diego Luna), che dubita “però” sulle reali intenzioni di Galen. Sono accompagnati dal pilota Bodhi (Riz Ahmed), dal robot sarcastico K-2SO (Alan Tudyk), dal cieco Jedi Chirrut (Donnie Yen) e dal suo braccio destro Battling Baze (Jiang Wen). Quando la loro missione prenderà il via, il capo imperiale Orson (Ben Mendelsohn) e Darth Vader (ancora una volta doppiato da James Earl Jones) proveranno ad ostacolarli.
Il regista Gareth Edwards (Monster) compone il film con riferimenti visivi ad Una nuova speranza, corrispondenti al lavoro di progettazione, evitando effetti digitali fasulli e sostituendoli con dei modelli più pratici, battaglie da paura ed impostazioni vivaci. Questo dà al film un’atmosfera elettrica che è tagliente ed imprevedibile, anche se tutti noi sappiamo esattamente quale sarà l’epilogo di questa missione. All’inizio, la trama si sente un po’ scheggiata, ma poi prenderà uno slancio pazzesco.
Il film ci fa sentire come in un vero lungometraggio di Star Wars, con ambienti incredibilmente belli e spettacolari. Per chi avesse sognato di visitare uno di questi scenari, vi posso dire che Rogue One è stato girato in Islanda e nelle Maldive.
Jones appare in forma sfoderando una performance di tutto rispetto. Il percorso emotivo di Jyn è propriamente epico, ed evita le insidie che devono affrontare la maggior parte delle eroine dei film d’azione. C’è solo un vago odore di romanticismo con Cassian, che però appare più concentrato verso la sua missione. Allo stesso tempo, Rogue One ci consegna il personaggio più divertente di qualsiasi film di Star Wars. Opportunamente, è un robot. Ma se R2-D2 e BB-8 erano divertenti in un modo infantile e dolce, K2-SO è divertente perché è uno stronzo. E’ fantastico ed è assolutamente una delle parti migliori del lavoro di Edwards.
Conclusioni finali:
Si tratta di un grande blocco di partenza per questa serie di film che la Disney ha in programma di rilasciare. Rogue One sembra faticare all’inizio, ma poi riesce a carburare e diventa una bellezza “visiva” per gli occhi. Gareth Edwards ha fatto un lavoro fantastico, e cioè consegnare un altro film di Star Wars che si unisce splendidamente alla saga. Non si sente forzato o fuori luogo, e questo è ciò che rende Rogue One un film di spessore. Ha ottenuto il suo scopo, e cioè rinfrescare il franchise con toni più adulti e riportare in vita la trilogia originale. Non fatevi ingannare dai primi 40 minuti, perché poi la trama inizierà ad ingranare, consegnando alcune scene che resteranno memorabili per la serie, tra cui l’ultima scena di Darth Vader. La scena mostra il suo picco in potenza e velocità e mi ha ricordato perché è uno dei mie personaggi preferiti di tutti i tempi.
La Recensione
Il verdetto su Rogue One
<p style="text-align: justify;">Si tratta di un grande blocco di partenza per questa serie di film che la Disney ha in programma di rilasciare. Rogue One sembra faticare all'inizio, ma poi riesce a carburare e diventa una bellezza "visiva" per gli occhi. Gareth Edwards ha fatto un lavoro fantastico, e cioè consegnare un altro film di Star Wars che si unisce splendidamente alla saga. Non si sente forzato o fuori luogo, e questo è ciò che rende Rogue One un film di spessore. Ha ottenuto il suo scopo, e cioè rinfrescare il franchise con toni più adulti e riportare in vita la trilogia originale. Non fatevi ingannare dai primi 40 minuti, perché poi la trama inizierà ad ingranare, consegnando alcune scene che resteranno memorabili per la serie, tra cui l'ultima scena di Darth Vader. La scena mostra il suo picco in potenza e velocità e mi ha ricordato perché è uno dei mie personaggi preferiti di tutti i tempi.</p>