J. K. Rowling, scrittrice conosciuta in tutto il mondo per aver dato vita all’universo di Harry Potter, nelle ultime ore è stata accusata di transfobia, e quindi di odio verso i transessuali. Ma da dove ha avuto inizio la storia? Che cosa ha detto e scritto la Rowling per attirare su di sé la rabbia di centinaia di fan?
Come è solito di questi tempi, tutto è partito dai social, in questo particolar caso da Twitter, portale dove la Rowling ha scritto un commento ambiguo. Una frase infelice, un’ingenuità?
Il commento di J.K. Rowling
Non è la prima volta che la Rowling si ritrova ad essere accusata, come in questo caso, di transfobia, e probabilmente non sarà l’ultima visto che la scrittrice ci tiene a difendere la sua posizione.
Tutto ha avuto inizio da un articolo dal titolo “Creare un mondo post-Covid-19 più equo per le persone che hanno le mestruazioni” dove la Rowling ha voluto commentare (e ironizzare) con queste parole:
Persone con le mestruazioni. Sono certa che c’era una parola per definirle… aiutatemi. Donnole?
Il significato sottinteso del commento è che solo le persone che hanno le mestruazioni possono chiamarsi donne, cosa che ha fatto arrabbiare molto la comunità Lgbtqi+ che ha visto nel commento una palese discriminazione nei confronti della transessualità.
Dopo una pioggia di commenti e accuse che si scagliavano contro di lei, la Rowling ha voluto chiarire il concetto da lei espresso. Ecco quanto dichiarato dalla scrittrice britannica:
Se il sesso non è reale, non esiste attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta dalle donne di tutto il mondo viene cancellata. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso significa rimuovere la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite. Dire la verità non vuol dire odiare
Tu cosa ne pensi? J. K. Rowling nutre davvero un odio verso i transessuali oppure le sue parole vengono recepite male? Dì la tua lasciando un commento qui sotto.